24/09/2025

Export regionale in calo nel Nord, cresce il Centro trainato da Lazio e Toscana

Nel primo semestre 2025 l’export nazionale sale del 2,1% grazie soprattutto a Lazio, Toscana e Abruzzo.

Nel secondo trimestre 2025 Istat rileva che le esportazioni italiane registrano un andamento eterogeneo: flessione per tutte le aree del Paese, ad eccezione del Centro (+4,6%). Il calo è più marcato per Sud e Isole (-3,6%) e per il Nord-est (-2,4%), più contenuto per il Nord-ovest (-0,6%).

Nel periodo gennaio-giugno 2025, l’export nazionale cresce complessivamente del 2,1% in valore. L’aumento è trainato dal Centro (+10,7%) e in misura minore dal Sud (+2,0%), mentre risultano in calo Nord-ovest (-0,3%), Nord-est (-0,5%) e Isole (-13,3%).

Le regioni con le migliori performance tendenziali sono Lazio (+17,4%), Toscana (+11,8%), Abruzzo (+10,1%) e Friuli-Venezia Giulia (+6,6%). Le flessioni più ampie si registrano invece in Sardegna (-17,3%), Sicilia (-11,2%), Molise (-9,8%) e Puglia (-6,0%).

A livello settoriale, contribuiscono positivamente la crescita delle esportazioni di prodotti farmaceutici da Toscana, Lazio, Lombardia, Abruzzo e Campania (+2,9 punti percentuali) e di mezzi di trasporto da Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Sicilia (+0,9 punti). Pesano invece negativamente le minori vendite di prodotti petroliferi da Sicilia e Sardegna e di autoveicoli da Piemonte e Campania (-1,0 punti).

I principali contributi positivi provengono dall’aumento delle vendite del Lazio verso gli Stati Uniti (+133,7%), della Toscana verso Spagna (+97,5%) e Francia (+27,0%), del Friuli-Venezia Giulia verso la Germania (+92,2%) e dell’Abruzzo verso gli Stati Uniti (+62,9%). I cali più rilevanti riguardano invece la Toscana verso la Turchia (-37,2%) e la Lombardia verso la Svizzera (-12,1%).

A livello provinciale spiccano le performance di Firenze, Roma, Trieste, Frosinone e L’Aquila, mentre i contributi negativi più ampi si registrano a Siracusa, Gorizia, Milano, Cagliari e Torino.

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