04/11/2024

Federmeccanica: a Vicenza la tappa del roadshow sulla proposta di “CCNL ESG"

Il confronto promosso dalla Sezione relativa, guidata da Andrea Tovo, ha visto la presidenza del presidente Visentin e del direttore Franchi.

Confindustria Vicenza ha organizzato un incontro con i vertici di Federmeccanica per un aggiornamento sullo stato della trattativa di rinnovo del contratto e illustrare la proposta di CCNL ESG che è stata presentata da Federmeccanica e ASSISTAL alle Organizzazioni Sindacali durante l’ultima riunione plenaria del 10 ottobre scorso.

Andrea Tovo, Presidente Sezione Meccanica, Metallurgica ed Elettronica di Confindustria Vicenza: “Stiamo parlando del settore con il maggior numero di aziende e di occupati in provincia e un contratto guida anche per altri settori di filiera. In Confindustria Vicenza contiamo oltre 500 aziende nella nostra Sezione per quasi 40.000 occupati. Quindi questo confronto tra la rappresentanza nazionale - oggi in capo ad un collega vicentino, giusto per sottolineare quanto, nel territorio, valga la filiera meccanica - rappresenta un’occasione importante per poter analizzare gli aspetti di valore di tale proposta e confrontarsi sul contesto economico in cui si pone il percorso di rinnovamento avviato da Federmeccanica anche in relazione al prosieguo che potrà avere il confronto avviato con le stesse organizzazioni sindacali”.

Federmeccanica e Assistal hanno proposto un rinnovo contrattuale, definito "CCNL ESG," per il periodo 2024-2028, che punta a realizzare nel Settore Metalmeccanico una piena convergenza tra sostenibilità e competitività.

Federico Visentin, Presidente di Federmeccanica: “ll CCNL ESG è un insieme di elementi, come tasselli che compongono un mosaico. Si va dagli aspetti sociali solidaristici come quanto previsto per la non autosufficienza lungo tutta la vita e l’assistenza sanitaria integrativa per le fasce più deboli, alla formazione e alla sicurezza sul lavoro, agli aspetti ambientali, fino alla governance sugli appalti e la partecipazione. Il CCNL ESG è anche attraversato da interventi importanti sui temi di genere, per il personale femminile: come il potenziamento della previdenza complementare, la formazione mirata, e gli obiettivi di aumentare l’occupazione femminile in generale e nei livelli direttivi. Sulla retribuzione, ferme restando la garanzia di adeguamento all’IPCA NEI già previste - che nel periodo di vigenza del precedente CCNL ha determinato adeguamenti dei minimi tabellari pari a circa 310 euro lordi al livello C3 -, si vuole garantire che laddove si genera adeguata marginalità, in un percorso di crescita costante, una parte venga redistribuita. Abbiamo previsto una soluzione per tutti quei casi in cui non ci sono premi di risultato o elementi economici collettivi in azienda, valorizzando allo stesso tempo i riconoscimenti individuali. Inoltre, la revisione dell’istituto degli scatti diventa un nuovo elemento volto a valorizzare la continuità professionale, che risponde a bisogni di persone e famiglie in termini di disponibilità finanziaria grazie agli anticipi e porta anche con il sesto biennio ulteriori benefici non assorbibili. La proposta di realizzare un CCNL ESG unisce due necessità imprescindibili: quella della sostenibilità economica e sociale e quella della competitività, continuando ad animare il Rinnovamento Contrattuale avviato dal 2016 con spirito riformatore”.

Stefano Franchi, Direttore Generale di Federmeccanica: “È una proposta calata nella realtà. La realtà di un Settore che sta attraversando grandi difficoltà e nel quale l’incremento di costi degli ultimi anni ha avuto un pesante impatto negativo su una già ridotta profittabilità essendo stato assorbito totalmente da moltissime imprese senza essere trasferito sui prezzi dei prodotti. La realtà di un modello contrattuale che ha dato risposte importanti per sostenere il reddito delle persone e delle famiglie grazie dall’adeguamento annuale all’inflazione, all’assistenza sanitaria integrativa fino ai flexible benefits e alla previdenza complementare, e che ha realizzato grandi riforme come il diritto soggettivo alla formazione e il nuovo inquadramento professionale. La realtà sociale fatta di grandi problemi presenti e futuri come quello demografico, che possono avere effetti devastanti sulla Società, sulle persone e sulle imprese”.