14/06/2022

Il futuro di Facebook: diverso da com'è oggi, ma ancora al centro delle strategie digitali

"Facebook è morto, lunga vita a Facebook", l'editoriale di Antonio Deruda

Facebook è morto, lunga vita a Facebook. Utenti in calo in diversi Paesi del mondo, nuovi concorrenti sul mercato, fuga degli utenti più giovani e limitazioni imposte dalla privacy sono alcune delle ragioni addotte da chi sostiene che il social media lanciato da Mark Zuckerberg nel 2004 sia ormai arrivato al capolinea. Una sentenza troppo perentoria e prematura.

Esistono sicuramente una serie di incognite sul presente e soprattutto sul futuro della piattaforma, ma numeri e trend confermano il primato mondiale di un social che le aziende dovranno ancora continuare a includere nelle loro strategie digitali, in particolare quelle che operano su vari mercati internazionali.   

Partiamo dai numeri. I risultati finanziari del 1° trimestre del 2022 sono stati accolti bene dal mercato: ricavi per 27,91 miliardi di dollari, in crescita del 7% rispetto ai 26,17 miliardi del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Gli utenti mensili attivi sono cresciuti del 3% arrivando a quota 2,94 miliardi. Nessun altro social media può contare oggi su questi flussi di cassa e su una base così vasta di utenti distribuiti in tutto il mondo, tranne in Cina e in parte in Russia.

Ci sono poi i grandi trend che stanno plasmando il mercato digitale, a cominciare dall’e-commerce. Sempre più persone cercano, comparano e acquistano prodotti online. Secondo il Global E-commerce Forecast di Insider Intelligence ed eMarketer, il valore del commercio online globale nel 2022 dovrebbe attestarsi a oltre 5mila miliardi di dollari. Buona parte degli acquisti avverranno sempre più sui social media, dando una vigorosa spinta a un fenomeno attualmente ancora relegato solo ad alcuni mercati a causa dei limiti delle stesse piattaforme. Appena la funzionalità di vendita diretta su Shops di Facebook e Instagram sarà estesa a tutti i Paesi, compresa l’Italia, i numeri saranno destinati a esplodere. Comprare sui social media si tradurrà in maggior tempo passato su queste piattaforme e in nuove opportunità di business che potranno aprirsi per i giganti del web più reattivi a coglierle.

Un’altra tendenza, stavolta di lungo periodo, che potrebbe rappresentare un volano per Facebook è quella del Metaverso. Non a caso Zuckerberg, con una vincente mossa di comunicazione, a fine 2021 ha messo una sorta di cappello sul nuovo Web 3.0, annunciando il cambio di nome della holding in Meta. I nuovi ambienti virtuali, per ora in fase sperimentale, possono diventare nuovi territori di rilancio per un Facebook che nel corso dei prossimi anni sarà diverso da come lo conosciamo oggi, con nuove funzionalità difficili da immaginare. Ma lo troveremo probabilmente ancora al centro delle nostre vite. E, di conseguenza, sarà importante non trascurare l’apporto che potrà dare alle strategie digitali delle aziende. 

 


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Antonio Deruda

Antonio Deruda

Consulente e docente di comunicazione digitale con vent’anni di esperienza. Tiene numerosi corsi in master universitari e scuole di specializzazione. È professore a contratto di Psicologia della Comunicazione e Neuromarketing. Organizza corsi su molteplici aspetti del digitale per aziende aderenti a Confindustria. Ha lavorato a progetti di formazione promossi da Microsoft, Vodafone, Samsung, Fastweb, Sky e Google. È trainer certificato Facebook e collabora con la multinazionale sui loro progetti di formazione italiani ed europei. Ha coordinato la comunicazione digitale della presidenza italiana del G20.