11/04/2023

La metodologia a scenari di impatto per la protezione degli stabilimenti industriali

Una proposta di nuovo approccio alla valutazione e gestione della sicurezza in collaborazione con Niuko.

Gli eventi avversi e le calamità naturali accadono in modo inaspettato provocando impatti per le persone, i beni, l’attività e l’ambiente. Anche piccoli eventi, tuttavia, possono generare effetti rilevanti, soprattutto sulla continuità operativa delle aziende.

L’interruzione delle attività di una singola azienda può a sua volta influenzare anche un’intera filiera produttiva, una catena che si può rompere per il cedimento di un unico anello.

Questi rischi per la sicurezza aziendale, tuttavia, non sempre sono affrontati nei tempi e modi adeguati e le conseguenze su occupanti, edifici, impianti, merci e macchinari vengono prese in considerazione solo a seguito della constatazione degli effetti conseguenti al verificarsi di un evento avverso.

L’approccio tenuto nelle aziende mira spesso a gestire i potenziali rischi solo in risposta agli obblighi dettati dalle normative, definendo soluzioni minimali che non prendono in dovuta considerazione gli effetti (per persone, per macchinari e per aree cruciali per la produzione aziendale) che un potenziale evento avverso potrebbe avere sulle diverse attività presenti in azienda.

Consapevole di quanto sopra, Confindustria Vicenza, in collaborazione con la società di servizi Niuko, si è attivata per proporre alle aziende una modalità efficace di valutazione e gestione dei rischi generati da determinati eventi.

Il contatto con Safexpertise già start-up innovativa e poi spin-off universitario, è risultato interessante per approfondire un metodo da loro applicato per l’individuazione e valutazione degli “scenari di impatto” che possono coinvolgere uno stabilimento industriale.

Si tratta sostanzialmente di un processo finalizzato a comprendere gli effetti su un determinato oggetto/struttura/situazione aziendale a fronte di eventi quale un incendio o un sisma, per identificare le situazioni di rischio e poter quindi non solo individuare le aree sulle quali intervenire ma anche su quali focalizzarsi in tempi più rapidi o con misure di protezione adeguate (valutando quindi l’opportunità di interventi che vadano oltre il mero adeguamento ai requisiti minimi previsti dalla normativa vigente).

Né è scaturita una metodologia di analisi e segnalazione dei rischi per le aree aziendali denominata “IMPACT” (Individuazione e Mappatura degli impatti per la Pianificazione degli interventi l’Analisi dei rischi e la Continuità operativa in ambito Tecnico) sviluppata per migliorare, anche mediante interventi progressivi, la sicurezza degli stabilimenti industriali in caso di eventi avversi antropici e naturali come incendi e terremoti, fornendo il quadro della situazione di cosa potrebbe accadere al patrimonio aziendale (edificio, impianti, persone).

Il metodo IMPACT prevede una serie di attività che si susseguono secondo una procedura iterativa:

  • Sopralluoghi e analisi dei documenti inerenti il sito
  • Individuazione delle potenziali criticità
  • Valutazione di possibili scenari di impatto per le diverse aree/attività
  • Mappatura delle diverse situazioni aziendali evidenziando gli scenari e le criticità che le potrebbero interessare
  • Ipotesi di possibili interventi e contromisure
     

Una descrizione delle attività e dei risultati che ne scaturiscono viene fornita nel seguente documento.

Gli output principali del metodo sono costituiti da mappe delle aree aziendali che individuano i diversi scenari di impatto, ovvero cosa potrebbe accadere a seguito di un evento avverso.
Nelle mappe le rappresentazioni degli scenari sono sovrapposte alle aree aziendali, che illustrano le attività dello stabilimento, in modo da permettere una rapida comprensione della situazione, stabilire priorità, necessità di interventi o approfondimenti.
Per medesime aree vengono inoltre evidenziati scenari e criticità derivanti da eventi di origine diversa consentendo quindi di impostare strategie integrate per la riduzione dei rischi che le potrebbero interessare.

Gli esiti della valutazione sono forniti ricorrendo a un linguaggio grafico di facile comprensione, utile per dialogare sia all’interno dell’azienda, con le figure dirigenziali oltre che tecniche, che all’esterno, come ad esempio con le società assicurative.

Ne deriva uno strumento operativo di supporto alle decisioni aziendali utile alla valutazione e definizione di interventi di miglioramento della sicurezza che possano garantire migliori risultati in termini di rapporto costi-benefici, in quanto finalizzati a risolvere potenziali problemi strategici per la continuità operativa dell’azienda oltre al rispetto degli obblighi di legge.

Le mappe di impatto possono integrare il documento di valutazione dei rischi e forniscono indicazioni utili anche alle valutazioni di Business Impact Analysis e Business Continuity.

Al fine di illustrare nel dettaglio il metodo IMPACT e alcuni esempi di applicazione della metodologia a scenari di impatto in diverse realtà aziendali, Confindustria Vicenza organizza un webinar di approfondimento che si terrà il giorno 16 maggio 2023 dalle ore 9.00 alle ore 11.00
 

Si riepilogano di seguito le potenziali criticità dell’approccio classico alla valutazione dei rischi e i vantaggi derivanti dalla metodologia IMPACT

Approccio classico alla valutazione dei rischi

  • La valutazione del rischio condotta in modo separato per diverse fonti di pericolo può determinare la definizione di interventi che potrebbero interferire negativamente tra loro
  • Gli esiti delle valutazioni non consentono una chiara individuazione della entità e collocazione delle situazioni di rischio rispetto alle attività aziendali
  • Potrebbe risultare difficile integrare le soluzioni proposte per la gestione di diversi rischi le quali potrebbero comunque non tutelare la continuità aziendale
  • Gli interventi garantiscono il rispetto della legislazione vigente ma non necessariamente la continuità dell’attività aziendale a seguito di un evento dannoso

Approccio secondo il metodo IMPACT

  • L’approccio alla valutazione dei rischi in modo integrato, che considera cioè diversi rischi per medesime aree/impianti, consente di individuare soluzioni idonee alla gestione integrata di più situazioni di rischio
  • Il metodo fornisce una rappresentazione grafica delle situazioni di potenziale rischio (scenari) e della loro interazione con le attività aziendali
  • I risultati delle valutazioni condotte facilitano lo studio di soluzioni a copertura di più rischi e maggiormente mirate a favorire la continuità operativa delle attività aziendali
  • Consente di valutare interventi che oltre a garantire il rispetto degli obblighi di legge possano risultare un concreto investimento per la futura attività aziendale
Davide Casaro

Davide Casaro

Funzionario Area Sicurezza di Confindustria Vicenza