Il 23 luglio del 2023 arriva una notizia destinata a segnare la storia del marketing digitale. Twitter cambia formalmente nome e logo: al posto dello storico uccellino la nuova X, simbolo dell’impero di Elon Musk.
Nelle intenzioni del nuovo management, X diventerà un’applicazione con al suo interno numerose funzionalità, uno spazio “incentrato su audio, video, messaggistica, pagamenti e servizi bancari, creando un mercato globale per idee, beni, servizi e opportunità. Il tutto alimentato dall'intelligenza artificiale”.
L’idea di un’applicazione a 360° basata su IA è interessante, ma soprattutto racchiude in sé due delle principali tendenze che si stanno affermando nell’ambito del marketing digitale e che probabilmente caratterizzeranno l’evoluzione del prossimo anno.
Stiamo già assistendo da tempo a un rafforzamento delle piattaforme digitali più utilizzate tramite l’integrazione di nuovi servizi, dai pagamenti online all’e-commerce, dallo streaming video fino al gaming.
Pensiamo a Facebook, per esempio: al suo interno possiamo cercare oggetti da comprare nel marketplace, prendere appuntamento presso un’attività locale così come trovare l’anima gemella nello spazio dating.
Anche TikTok, dopo la sua rapida ascesa in tutto il mondo, ha puntato sull’integrazione con i servizi di e-commerce per poter offrire agli utenti la possibilità di acquistare prodotti direttamente al suo interno, senza necessità di uscire dall’app.
Con l’annuncio della probabile evoluzione dell’ex-Twitter verso un modello simile alla piattaforma cinese WeChat (al momento inarrivabile in quanto a offerta di funzionalità integrate), si consolida la tendenza a creare degli ambienti online nei quali gli utenti tenderanno a passare sempre più tempo e a compiere attività che in passato richiedevano l’accesso a più piattaforme.
Questa dinamica evidenzia l’importanza di un aggiornamento delle strategie digitali delle aziende, chiamate a rivedere il loro posizionamento e a valutare l’eventuale ingresso in piattaforme che fino a qualche anno fa sembravano distanti dai loro obiettivi di business, ma che oggi, complici le nuove funzionalità e il nuovo utilizzo che ne fanno gli utenti, possono tramutarsi in importanti strumenti di marketing.
La seconda tendenza racchiusa nel lancio del nuovo social media X è l’accento sul ruolo dell’intelligenza artificiale, che si conferma il tema più caldo e foriero di novità per il marketing (e non solo) aziendale.
Come l’IA guiderà l’evoluzione di X non è ancora chiaro, ma già sappiamo come sta plasmando il nuovo corso delle strategie digitali di quelle aziende che si sono dimostrate pronte a cavalcare l’onda innovativa. In particolar modo, rafforzando ancora di più un trend che già negli anni scorsi si era affacciato nell’ambito del marketing digitale, ovvero la personalizzazione dei contenuti. Grazie all'intelligenza artificiale è possibile creare una segmentazione dei clienti molto più granulare, elaborando e analizzando grandi volumi di dati utente da varie fonti come social media, siti web e processi di acquisto.
Questo lavoro consente di creare profili dettagliati dei clienti e segmenti altamente specifici, con l’obiettivo di fornire contenuti, offerte e consigli più mirati e pertinenti. La creazione di contenuti dinamici, quali layout di pagine web, immagini e testi, per offrire un'esperienza personalizzata è un’attività che anche le piccole e medie aziende possono mettere in atto anche con budget limitati.
Tenendo conto che il pubblico sembra già aver scelto da che parte stare: secondo un recente sondaggio il 72% delle persone interagisce online solo con messaggi su misura e il 63% dei consumatori evita i brand con scarsa personalizzazione. Usare l’IA per studiare i potenziali clienti e tracciare i loro comportamenti diventerà dunque imprescindibile per sfruttare in modo efficace gli strumenti di promozione online.
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