18/10/2017

Berica Cavi: per i 30 anni, assume giovani. L'AD Igino Camerra: "Li formiamo noi e li teniamo qui"

L'azienda ha l'obiettivo di incrementare il personale per oltre il 10% del totale dei suoi dipendenti.

"Stiamo cercando personale - afferma l'amministratore delegato Igino Camerra -, per formarli internamente grazie alla professionalità dei nostri tecnici. E poi li cerchiamo giovani perché potano novità e perché vogliamo che crescano e rimangano in azienda per molto tempo".



Ingegneri meccatronici ed elettrici, commerciali estero e operai con una previsione di assunzioni che porti ad una crescita superiore al 10% dell'attuale personale. Questa l'ambizione di Berica Cavi, azienda di Meledo di Sarego che proprio domani - 14 ottobre - festeggerà i 30 anni di attività con i propri dipendenti e le famiglie che potranno visitare la fabbrica in cui lavorano i propri genitori, fratelli o figli .

"Stiamo crescendo, ci stiamo sempre più sviluppando all'estero dove stiamo avendo commesse prestigiose. Oggi abbiamo 65 collaboratori e stiamo inserendo due giovani proprio in queste settimane. Ma nel 2018 vorremmo avere altre 7-8 nuove persone qui nella sede di Meledo", spiega Camerra.

L'azienda, che produce cavi elettrici speciali, è il tipico esempio di PMI vicentina con sguardo sul mondo, che ha fatto della ricerca, del "saper fare" e della flessibilità i propri baluardi. Tanto che, proprio negli anni della crisi, ha vissuto il suo boom: "L'azienda è nata nel 1987 - continua l'amministratore delegato - in maniera quasi casuale perché io provengo dal settore bancario, non dall'impresa manifatturiera. Forse anche per questo mio inconsueto retaggio, abbiamo da subito pensato di puntare sulla nicchia, sulla soddisfazione delle esigenze particolari del cliente, uscendo fuori dallo standard".

Berica Cavi, infatti, già negli anni 90 ha anticipando le esigenze tipiche dell'e-commerce: velocità di consegna di piccole quantità di prodotto. Questo nonostante con l'e-commerce, ancora non lavori.

"Il 2008, quando noi lavoravamo ancora solo per il mercato interno e soprattutto quando è iniziata la crisi, è stato l'anno della svolta - continua Igino Camerra - Da un lato abbiamo acquisito Fabbrica Trentina Conduttori di Rovereto, che era già presente in 40 paesi esteri e da cui abbiamo appreso come approcciare i mercati esteri, dall'altro lato c'è stato il boom del fotovoltaico".

"Allora, per intuizione di mio padre - spiega Giacomo Camerra, figlio di Igino, che, partito dalla produzione, ora viaggia per l'Europa e il Medio Oriente per portare nel mondo i cavi made in Meledo - siamo stati tra i primi al mondo e i secondi in Europa a certificare i cavi utilizzati nel fotovoltaico sia per l'Italia che per l'estero. I nostri clienti, produttori di impianti, grazie ai nostri cavi non solo potevano avere portare sul mercato un prodotto migliore, ma anche essere più attrattivi e credibili nei confronti del mondo del credito".

Questo vantaggio competitivo si è tramutato in un fatturato da record raggiunto nel 2010, in piena crisi. Anno che peraltro ha visto l'acquisizione di un'altra azienda, la padovana Item, società attiva nell'ambito del cablaggio strutturato che Berica Cavi non copriva.

"Ora vendiamo in Europa, in Asia, nei paesi Arabi e svilupperemo sicuramente il mercato africano - continua Giacomo Camerra -. E con importanti prospettive di crescita perché abbiamo l'abilità di arrivare sulla novità un po' prima degli altri. Lo abbiamo fatto col fotovoltaico, lo stiamo facendo con la grosse evoluzione dei cavi resistenti al fuoco con una tecnologia che ci riconoscono nel mondo e che ancora nessuno è riuscito ad imitare. Senza contare la capacità, tipica delle PMI venete, di risolvere i problemi del e con il cliente grazie alla flessibilità che i colossi stranieri non hanno".

"I nostri cavi - conclude Igino Camerra - sono assolutamente specializzati, per questo cerchiamo giovani, perché chi viene da lunghe esperienze in altre realtà, più difficilmente potrà entrare nella nostra ottica che è così diversa dai quella dei concorrenti. E poi vogliamo farli crescere questi giovani, perché vogliamo restare qui, nel Vicentino. Anche il nome stesso dell'azienda ci lega al territorio. Certo, è inevitabile, spingeremo verso l'automazione e l'industria 4.0, ma vogliamo crescere e soprattutto vogliamo farlo in Italia. Il Made in Italy è un grande valore, non solo nel food o nella moda. Anche nella meccanica. E il Vicentino è sicuramente un territorio campione in questo senso".