11/02/2020

Livio Gemmo: i 100 anni di storia dell'azienda diventano un libro

"Mio nonno aveva un sogno. E una passione" inizia così il volume realizzato per celebrare il centenario della Gemmo di Thiene.

Una pagina per ogni anno vita: questo l'obiettivo che si è dato Livio Gemmo, amministratore delegato della Gemmo di Thiene, per provare a riassumere in un libro la storia dell’azienda che lo scorso anno ha celebrato il centenario dalla fondazione.



Da questo proposito è nato un agile volume in cui al racconto di Livio Gemmo si alternano le fotografie di alcuni dei momenti più significativi dell'azienda. Al lettore è così dato modo di immergersi, attraverso la storia dell'impresa, in un’epoca che ha segnato profondamente la provincia di Vicenza e tutto il Paese, gli anni in cui si è assistito alla trasformazione del mondo produttivo e al costituirsi di quel tessuto di piccole e medie imprese che ha fatto per decenni del Nord Est la locomotiva d’Italia.

Mio nonno aveva un sogno. E una passione”. Livio Gemmo inizia così a raccontare la sua storia, che inizia proprio da quella del nonno Livio che oltre all'azienda ha lasciato l'importante eredità del nome. Il sogno, che continua ad essere portato avanti, è quello di creare qualcosa da lasciare in eredità. La passione, invece, era allora quella per l’elettrotecnica, la “nuova” scienza, che nei primi del ‘900 stava segnando lo sviluppo economico e sociale del vecchio continente.

È nel 1919 che Livio, a soli 21 anni, apre una piccola bottega di fili elettrici e lampadine, negozio ben noto ancor oggi a Thiene dal quale è partita la scintilla che ha portato poi alla nascita della Gemmo Thiene, che oggi occupa una cinquantina di dipendenti e che si occupa prevalentemente di quadri elettrici.

Saranno poi i figli di Livio a portare avanti lo sviluppo dell'azienda: Giorgio entrando fin da giovanissimo in azienda e Franco seguendo la parte commerciale fino alla fine degli anni ’70, quando decise di dare inizio ad una nuova avventura imprenditoriale.

Gli anni ’80 e ’90 segnano l’ulteriore consolidamento, con la realizzazione di importanti commesse. Sono di questo periodo l’illuminazione del nodo ferroviario Quadrante Europa di Verona, la cabina elettrica dell’Ospedale di Camposampiero, quella dell’Ospedale Civile di Padova e la fornitura di tutti i quadri elettrici per l’Istituto di Fisica Nucleare di Legnaro, l’illuminazione del Velodromo Marcante di Bassano del Grappa, in occasione dei Mondiali di ciclismo su pista e dello stadio “Pomari” a Vicenza per i Campionati mondiali di baseball.

È invece con negli anni 2000 che entra in azienda proprio l'autore del volume, Livio Gemmo, che ha raccolto il testimone dal padre Giorgio, scomparso nell’anno del centenario aziendale.