01/04/2015

SuppreMol: un successo per l’italiana ZCube, research venture del gruppo farmaceutico Zambon

L'azienda biotech è stata acquisita dall’americana Baxter BioScience per un controvalore di 200 milioni di euro.

C’è anche il contributo italiano nel successo di SuppreMol GmbH, acquisita nei giorni scorsi dall’americana Baxter BioScience per un controvalore di 200 milioni di euro. Tra gli azionisti della biotech tedesca c’è infatti ZCube, research venture del gruppo farmaceutico Zambon, entrato originariamente come principale investitore nel capitale di SuppreMol nel 2005 con un apporto finanziario e proseguito negli anni successivi con un trasferimento di fondi ed expertise in grado di trasformare la società impegnata nella ricerca di base in una nuova realtà con un approccio terapeutico innovativo nell’ambito di patologie autoimmuni e rare.

SuppreMol, uno spin-off del Max-Planck-Institute di Monaco di Baviera che ha visto nel Prof. Robert Huber, Premio Nobel per la Chimica nel 1988, uno dei fondatori, rappresenta quindi un importante successo nelle attività di ricerca e sviluppo di Zcube, orientate al lungo periodo e alle realtà del settore Life Science in grado di creare nel tempo valore aggiunto e beneficio per i pazienti.

"L’investimento deciso oltre 10 anni fa con l’ingresso in SuppreMol - ha commentato Maurizio Castorina, Consigliere incaricato allo sviluppo innovation in ZCube – è il frutto di una visione lungimirante di lungo periodo che caratterizza il nostro research venture. Una sfida che portiamo avanti con l’obiettivo di individuare e supportare realtà capaci di generare prodotti innovativi e che possono colmare importanti bisogni terapeutici. Il successo dell’operazione conferma inoltre come il modello di partnership nella ricerca adottato da Zcube in SuppreMol sia risultato vincente tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, dove ZCube ha investito in un fondo di grande rilievo come Mission Bay Capital per sostenere progetti di ricerca delle Università della California".