24/08/2021

In volo per l’italia le driver afghane del “Pink Shuttle”

Il progetto di Nove Onlus è sostenuto da OTB Foundation.

“Siamo felici di accoglierle -, racconta con orgoglio Arianna Alessi, vicepresidente di OTB Foundation - e di creare un nuovo progetto per aiutare loro e i loro bambini a non soccombere di fronte a imposizioni che le riportano a condizioni di vita inaccettabili”.

Sono in volo per l’Italia alcune delle coraggiose ragazze che guidavano le “navette rosa” a Kabul: auto guidate da donne per trasportare altre donne a cui non sarebbe altrimenti stato permesso spostarsi e viaggiare in vetture con presenza di uomini.
 

Ragazze che, quando l’emergenza politica ha reso le cose più difficili, hanno organizzato – sempre grazie alle navette che avevano imparato a guidare – un servizio sociale per donne e atlete disabili.
 

OTB Foundation aveva sostenuto il progetto “Pink Shuttle di  Nove  Onlus per formare queste ragazze, aiutarle a prendere la patente e metterle in condizione di lavorare.
 

“Ora siamo felici di accoglierle -, racconta con orgoglio Arianna Alessi, vicepresidente di OTB Foundation - e di creare un nuovo progetto per aiutare loro e i loro bambini a non soccombere di fronte a imposizioni che le riportano a condizioni di vita inaccettabili”.
 

“Imparare a guidare la navetta e mettermi al servizio di altre donne nel mio Paese è stato un incoraggiamento prezioso per me ma anche una spinta al cambiamento della condizione sociale femminile in Afghanistan, ora spero che tutto questo non svanisca”, racconta una delle driver del progetto Pink  Shuttle,  unendosi  agli  appelli lanciati nei  giorni  scorsi  sui  media  da  Amina,  una  giovane  laureata  parte  del  team di  Nove  Onlus  di  Kabul,  a  non  abbandonare  le  donne  afghane  al  terribile  futuro  che si prospetta per loro.
 

E intanto è già partito un movimento social #saveafghanwomen per mobilitare e sostenere la causa.