20/04/2018

“Pop - Palladio Olimpico Project”, Baricco riscrive la narrazione del Teatro Olimpico grazie anche a Confindustria

Inaugurato il nuovo allestimento realizzato per la visita dell’Olimpico, grazie anche alle luci di Bibetech.

Il Teatro Olimpico rinasce sotto una nuova luce e con una nuova narrazione della sua storia che coinvolge l’Accademia Olimpica – che l’ha costruito e inaugurato il 3 marzo 1585 - e tutti i vicentini – che nel 1944 l’ha salvato dai bombardamenti, smontando e ricostruendo la scenografia che rappresenta la Tebe dell’Edipo Re, scenografia dello spettacolo inaugurale, nata per essere temporanea e sopravvissuta, invece, fino ai giorni nostri.

Una storia pronta per essere vissuta da tutti: grandi, piccini, italiani e stranieri. Uno splendido racconto di un gioiello che deve ancora ricevere tutti i dovuti onori. Questo è “Pop - Palladio Olimpico Project(guarda qui il servizio del Tg2), l'innovativo modo di visitare il Teatro Olimpico, ideato da Alessandro Baricco e prodotto dalla Scuola Holden.

Nell’allestimento realizzato per la visita dell’Olimpico, tutti gli spazi del Teatro verranno coinvolti nella narrazione, diventando prologo ed epilogo dello spettacolo che prenderà vita nella Sala. I visitatori faranno dunque un percorso, andando alla scoperta di storie, voci, video e immagini, tutti piccoli pezzi di un quadro più grande che si comporrà man mano, fino a svelare il finale spettacolare.

Grazie a POP saranno visitabili virtualmente anche le scene e il palcoscenico, spazi solitamente off limits, così che il pubblico possa navigare fino agli angoli più impensabili del Teatro. Dopodiché, una volta usciti dalla Sala per tornare nel mondo (quello reale), ognuno avrà la consapevolezza di essere diventato a sua volta depositario della storia dell’Olimpico: per sempre la ricorderà, e per sempre la racconterà ad altri.

“Non nascondo una certa emozione - ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla crescita di Vicenza Jacopo Bulgarini d'Elci -. Sono passati quasi tre anni dall'inizio di questo percorso, che non avremo potuto fare senza il supporto di Confindustria Vicenza, la prima a crederci convintamente, AIM, Fondazione Cariverona, Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e Bibetech, partner tecnico numero uno. Si può pensare ai monumenti, come l’Olimpico, la Basilica Palladiana e il Chiericati come qualcosa da conservare, ma anche pensare a come rianimarli, a dotarli nuovamente di anima: farla abitare di nuove energie, nuove persone. E dovendo scegliere qualcuno che portasse un capolavoro come l’Olimpico a parlare la lingua d’oggi, non poteva esserci soggetto migliore di Alessandro Baricco”.

“Questo è un giorno che ho immaginato da molto tempo – ha affermato lo scrittore Alessandro Baricco -. Innamorarsi dell'Olimpico è stato immediato perché è di una bellezza pazzesca e singolare. L'ultima volta in cui ho fatto qui uno spettacolo, ho avuto un pensiero elementare: passare di qui dovrebbe essere indimenticabile. Così abbiamo passato gli ultimi tre anni a rendere il passaggio della gente più emozionante. Noi siamo narratori e abbiamo cercato di re-immaginare l'esperienza di visita come un percorso drammaturgico, come una storia. Sono contento, è bello, emoziona. Questa operazione è, per la mia visione mondo, quello che tutti dovrebbero fare. Vicenza in questo senso è un modello, il nuovo Olimpico traccerà una nuova via per molti”.

“Quando ci è stato presentato questo progetto – spiega Claudia Piaserico, vicepresidente di Confindustria Vicenza - abbiamo sentito immediatamente la necessità di dare il nostro apporto perché è un’operazione che riflette il nostro DNA di imprenditori. In primis: si tratta di un’operazione innovativa, direi quasi di un azzardo perché per metter mano ad un capolavoro come l’Olimpico… ci vuole un bel coraggio e mi fa piacere che ci siano state persone coraggiose che l’hanno fatto.

E poi perché se è vero, e lo è, che sono la nostra cultura e la nostra storia che ci hanno portato fin qui e ci hanno permesso di essere un’avanguardia nel mondo a livello produttivo e industriale: coltivare e rendere sempre nuovo quello che è il gioiello più prezioso della nostra città, quello che dovrebbe rappresentare la nostra identità, è uno dei nostri primi compiti come rappresentanti delle imprese vicentine”.

“Abbiamo sempre pensato che la bellezza e le emozioni che la nostra città può dare dovessero essere per tutti, dallo studioso al turista di passaggio – ha dichiarato Achille Variati, sindaco di Vicenza -. Alessandro Baricco qui ha lavorato con rigore, ma anche con passione, con affetto, con semplicità. Rendendo il Teatro Olimpico e la sua storia accessibili a tutti. Sono convinto che chi entrerà per la prima volta in questo luogo magnifico, accompagnato dal racconto di Baricco, proverà emozioni indimenticabili. E chi conosce già l'Olimpico, lo riscoprirà sotto una luce totalmente nuova”.