27/06/2016

Brexit, Luciano Vescovi: "Subito turbolenze ma nel medio periodo possibili opportunità"

"Messaggio chiaro ai governanti europei: il concetto di Europa va rivisto e profondamente rivitalizzato".

Il presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi commenta l'esito del referendum in cui il Regno Unito decreta la propria volontà di uscire dall'Unione Europea: "Questo voto dice che molti inglesi sembrano rifarsi ancora allo 'splendido isolamento' che li aveva caratterizzati nell'Ottocento. Mia moglie in questo momento è nel Devon, un angolo di Inghilterra dove raramente si incontrano stranieri, ad eccezione degli studenti. Le è stato subito chiaro che questo sarebbe stato il risultato: i cartelli incitanti ad andare a votare per l'uscita troneggiavano in ogni giardino e le vetrine dei negozi ne erano tappezzate".


"La reazione di Cameron è encomiabile e coerente - ha aggiunto Luciano Vescovi -: 'Rispetto la decisione del popolo, farò quanto è in mio potere per accompagnare il paese ma non sono la persona che potrà guidarlo in questa decisione'. E mi colpiscono anche gli avversari politici di Cameron, che con grande dignità, pur gioendo per il risultato, hanno parole di sostegno e di rispetto verso gli avversari. Da noi questo purtroppo non succede".


"Quanto alla ricadute sull'Europa, nel breve termine è da prevedere un periodo di turbolenza sui mercati finanziari, il che potrebbe mettere ulteriormente sotto pressione un settore già molto teso come quello delle banche - spiega il presidente di Confindustria Vicenza -. La preoccupazione è che ci possano essere ripercussioni negative anche sul nostro territorio, dove la situazione del mercato del credito presenta già elementi di tensione. Anche il mercato delle valute sarà in fibrillazione e questo dovrà essere un elemento di attenzione in particolare per le aziende esportatrici".


"In ogni caso - conclude Vescovi -, come ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, niente panico, i fondamentali dell'Unione sono solidi. Nel medio periodo Brexit potrebbe anche offrire alcune opportunità all'Europa, che potrebbe sostituire, almeno parzialmente, Londra come mercato finanziario di riferimento.
In definitiva, sono convinto che ancora una volta le imprese con una situazione finanziaria in ordine e in equilibrio riusciranno a gestire e a superare più facilmente questo periodo.
Comunque è arrivato un messaggio molto chiaro ai governanti europei: il concetto di Europa va rivisto e profondamente rivitalizzato, altrimenti gli elementi di disgregazione rischieranno in futuro di aumentare".





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