01/04/2020

"Difendiamo la salute ma anche il diritto di lavorare per tenere in piedi questo Paese"

L'intervento del presidente Luciano Vescovi: "Per dieci giorni non molliamo, poi le imprese devono riaprire".

"La verità è che nessun pasto è gratis, questo vorrei che fosse chiaro a chi chiude con disinvoltura le fabbriche".



Il presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi si rivolge così, dalle pagine de Il Giornale di Vicenza, a così a chi ha la responsabilità di prendere le decisioni sulla chiusura delle attività produttive.

"I prestiti, perché di prestiti si tratta quando parliamo del nuovo debito che l’Italia farà, vanno restituiti. Voglio dire che non ci aspettano anni di baldoria, ma di lavoro in cui dobbiamo restituire quanto ottenuto. Per questo puntiamo a riaprire le aziende dopo il 3 aprile, per alimentare i forzieri dell’Inps e non per depauperarli. E poi, a guardare bene, non è che la cassa integrazione garantisca tutto e tutti" ha sottolineato nell'intervista il presidente Vescovi.



All'intervista è seguito anche un intervento video in cui Vescovi afferma: "Noi difendiamo i cittadini, difendiamo certamente la salute, ma anche il diritto di lavorare, e anche il dovere di lavorare per tenere in piedi questo nostro paese. La struttura produttiva è al servizio di tutto il paese. Dicono che siamo in guerra, quindi al fronte ci sono tutti gli ospedalieri, tutti i medici e gli infermieri. Noi pensiamo di essere quelli che alimentano queste truppe in prima linea".