Il viaggio di “WoW-Wheels on Waves” ha raggiunto l’Europa. Alle 11.30 (ora locale) di giovedì 15 giugno il catamarano “Lo Spirito di Stella”, il primo al mondo completamente accessibile alle persone con disabilità, è approdato alle Isole Azzorre (porto di Horta) dopo tre settimane di viaggio dalle coste degli Stati Uniti. Il catamarano ha concluso la sua quinta tappa del viaggio, quella più impegnativa, la traversata dell’Oceano Atlantico percorrendo circa 3000 miglia da New York fino alle isole del Portogallo.
Al timone il velista vicentino Andrea Stella, past president del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Vicenza e presidente dell’associazione “Lo Spirito di Stella” da diciassette anni su una sedia a rotelle dopo essere stato ferito da un ladro a Miami, che con il progetto “WoW” ha sfidato le onde dell’oceano spinto da un importante obiettivo: consegnare a Papa Francesco la Convenzione dei Diritti delle Persone con Disabilità presa in custodia il 23 maggio dal Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres. Dopo l’emozionante incontro al Palazzo di Vetro, il 26 maggio scorso la barca aveva levato l’ancora dal porto della Grande Mela per partire alla conquista dell’oceano e lanciare un importante appello ad abbattere le barriere fisiche e mentali.
Un equipaggio di sette persone ha accompagnato Andrea Stella in questa grande avventura. Assieme a lui hanno solcato l’oceano la compagna Maria Foscarini (44 anni, artista di Thiene), il capitano Stefano Locci (30 anni di Caldonazzo, nella provincia di Trento), il sailor Matteo Baldi (22 anni, istruttore nautico di Chiavari nella provincia di Genova), Gino Bigai (44 anni tetraplegico, tecnico informatico di Sesto al Reghena nella provincia Pordenone), Daniele Passoni (53 anni, architetto di Lignano Sabbiadoro), Marco Faggin (45 anni, analista di sistemi di Udine) e Roberto Dal Tio (49 anni, imprenditore di Susegana nella provincia di Treviso), che con Andrea Stella fanno parte dell’Asd Tiliaventum di Lignano Sabbiadoro con cui “Lo Spirito di Stella” collabora in numerose attività legate agli sport del mare rivolte alle persone con disabilità.
“È stata la nostra prima traversata atlantica da ovest verso est – racconta Andrea Stella - Abbiamo allungato il percorso di molte miglia per limitare gli effetti di alcune basse pressioni che portavano venti fortissimi. Ma non è bastato per evitare tre giorni con vento forza sette e onde alte quattro metri. Non sono mancati nemmeno gli imprevisti, come la rottura del dissalatore dopo solo una settimana dalla partenza. Raggiunto, però, il 30° parallelo, dove il clima era nettamente più caldo, abbiamo scoperto che lavarsi con un secchio e l'acqua dell'oceano può essere anche piacevole. Le difficoltà in barca capitano continuamente, come del resto nella vita di tutti i giorni, solo che in mezzo all’oceano devi affidarti solo alle tue capacità e alla fine capisci che si può superare tutto. In compenso in cucina non ci siamo fatti mancare nulla, abbiamo pescato un Marlin da 30 kg, abbiamo fatto il pane e anche la pizza. Senza internet, eravamo isolati dal mondo ma connessi con la natura che ci circondava di cui ammirare ogni alba e ogni tramonto. Grazie Maria, Stefano, Matteo, Daniele, Gino, Roberto, Marco, grazie Oceano!”
Dopo un sosta di qualche giorno al porto di Horta, il catamarano riprenderà subito il viaggio in rotta verso Lagos. Nelle successive settimane raggiungerà le altre tappe europee, Gibilterra, Cartagena, Valencia, Barcellona e Marsiglia, fino all’arrivo previsto il 1° settembre in Italia al porto di La Spezia. A bordo si alterneranno persone di origine, età, cultura e abilità differenti, tutte accomunate da una storia di coraggio e determinazione. Per questa “famiglia inclusiva” la barca rappresenterà un luogo dove imparare a vivere in armonia, rispettando e valorizzando le proprie diversità.
Al timone il velista vicentino Andrea Stella, past president del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Vicenza e presidente dell’associazione “Lo Spirito di Stella” da diciassette anni su una sedia a rotelle dopo essere stato ferito da un ladro a Miami, che con il progetto “WoW” ha sfidato le onde dell’oceano spinto da un importante obiettivo: consegnare a Papa Francesco la Convenzione dei Diritti delle Persone con Disabilità presa in custodia il 23 maggio dal Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres. Dopo l’emozionante incontro al Palazzo di Vetro, il 26 maggio scorso la barca aveva levato l’ancora dal porto della Grande Mela per partire alla conquista dell’oceano e lanciare un importante appello ad abbattere le barriere fisiche e mentali.
Un equipaggio di sette persone ha accompagnato Andrea Stella in questa grande avventura. Assieme a lui hanno solcato l’oceano la compagna Maria Foscarini (44 anni, artista di Thiene), il capitano Stefano Locci (30 anni di Caldonazzo, nella provincia di Trento), il sailor Matteo Baldi (22 anni, istruttore nautico di Chiavari nella provincia di Genova), Gino Bigai (44 anni tetraplegico, tecnico informatico di Sesto al Reghena nella provincia Pordenone), Daniele Passoni (53 anni, architetto di Lignano Sabbiadoro), Marco Faggin (45 anni, analista di sistemi di Udine) e Roberto Dal Tio (49 anni, imprenditore di Susegana nella provincia di Treviso), che con Andrea Stella fanno parte dell’Asd Tiliaventum di Lignano Sabbiadoro con cui “Lo Spirito di Stella” collabora in numerose attività legate agli sport del mare rivolte alle persone con disabilità.
“È stata la nostra prima traversata atlantica da ovest verso est – racconta Andrea Stella - Abbiamo allungato il percorso di molte miglia per limitare gli effetti di alcune basse pressioni che portavano venti fortissimi. Ma non è bastato per evitare tre giorni con vento forza sette e onde alte quattro metri. Non sono mancati nemmeno gli imprevisti, come la rottura del dissalatore dopo solo una settimana dalla partenza. Raggiunto, però, il 30° parallelo, dove il clima era nettamente più caldo, abbiamo scoperto che lavarsi con un secchio e l'acqua dell'oceano può essere anche piacevole. Le difficoltà in barca capitano continuamente, come del resto nella vita di tutti i giorni, solo che in mezzo all’oceano devi affidarti solo alle tue capacità e alla fine capisci che si può superare tutto. In compenso in cucina non ci siamo fatti mancare nulla, abbiamo pescato un Marlin da 30 kg, abbiamo fatto il pane e anche la pizza. Senza internet, eravamo isolati dal mondo ma connessi con la natura che ci circondava di cui ammirare ogni alba e ogni tramonto. Grazie Maria, Stefano, Matteo, Daniele, Gino, Roberto, Marco, grazie Oceano!”
Dopo un sosta di qualche giorno al porto di Horta, il catamarano riprenderà subito il viaggio in rotta verso Lagos. Nelle successive settimane raggiungerà le altre tappe europee, Gibilterra, Cartagena, Valencia, Barcellona e Marsiglia, fino all’arrivo previsto il 1° settembre in Italia al porto di La Spezia. A bordo si alterneranno persone di origine, età, cultura e abilità differenti, tutte accomunate da una storia di coraggio e determinazione. Per questa “famiglia inclusiva” la barca rappresenterà un luogo dove imparare a vivere in armonia, rispettando e valorizzando le proprie diversità.