20/11/2013

Wakamatsu: “Per diventare la migliore azienda sul mercato serve l’ingegno delle persone”

Il massimo esperto mondiale di Lean nel Vicentino per una lectio magistralis organizzata da Rete Formazione e Considi.

Per coltivare l’ingegno delle persone in azienda il numero chiave è il tre. La giornata deve infatti essere scandita in tre periodi per un utilizzo ottimale del tempo ed è necessario far lavorare le persone in gruppi di minimo tre persone per accrescerne le potenzialità. Sono questi alcuni dei concetti che si possono ricavare dalla filosofia di Yoshihito Wakamatsu, uno degli ultimi discepoli di Taiichi Ohno, l'ingegnere giapponese padre della “Lean Production”.
Wakamatsu è presente nel Vicentino per una lectio magistralis intitolata “Il valore delle persone nel Toyota Production System” organizzato da Rete Formazione in raccordo con Considi nell’ambito del Lean Society Forum promosso dal Lean Enterprise Center della Fondazione CUOA.

Nei suoi interventi ha voluto focalizzare l’attenzione sul continuo miglioramento delle persone come motore principale per l’applicazione del TPS che non è semplicemente un metodo per ridurre gli sprechi, ma una filosofia più ampia.
“Il TPS in occidente è stato spesso interpretato come una facile applicazione di un’insieme di mezzi e strumenti. Ma questo è assolutamente limitante. Le mere tecniche non permettono di superare tutte le difficoltà e di diventare l’azienda numero uno. Si rimarrà comunque dei follower - ha spiegato Wakamatsu -. Per diventare la migliore azienda sul mercato c’è una cosa che fa la differenza e che non su può acquistare: l’ingegno delle persone. E l’azienda deve creare un humus che faciliti la coltivazione dell’ingegno e che porti ad accumulare miglioramenti su miglioramenti. In questo modo è possibile raggiungere quello che dev’essere l’obiettivo di un’azienda: un profitto del 10% sul fatturato”.

“Il Toyota Production System – ha aggiunto Fabio Cappellozza, presidente di Considi, società di consulenza scelta come unico partner italiano da Yoshihito Wakamatsu - è una filosofia diversa rispetto al modello fordista per cui in 60 anni di applicazione di questo nuovo approccio alla gestione Toyota è passata dal centesimo al primo posto nel ranking mondiale dell’automotive. Ma TPS vuol dire anche Toyota People System perché quello che ha determinato il successo dell’azienda giapponese sono le persone e il sistema attraverso cui riescono a cambiare rotta nel lavoro a seconda di come cambia il mercato. Cultura che deve essere innestata anche nelle nostre aziende”.

L’obiettivo finale della filosofia TPS sul valore delle persone è quella di far funzionare un’azienda come un sistema nervoso autonomo che sappia interpretare i cambiamenti e cambiare rotta in modo da garantire il raggiungimento del risultato finale. Nessuna macchina può far questo, ma solo questa filosofia e capacità di cambiamento collettivo delle persone.
“Ci sono due concetti imprescindibili: il rispetto dell’uomo e dell’umanità – ha continuato Wakamatsu -. Per cui si deve prevedere un utilizzo buono del tempo in questi termini: in una giornata, 8 ore sono dedicate al riposto, 8 al lavoro e 8 alla vita privata. Poi per compensare i punti forti e le debolezze di ognuno e sviluppare l’ingegno si deve sempre lavorare in un gruppo di minimo tre persone. Un detto giapponese dice che tre persone generano la saggezza di un Buddha”.

Wakamatsu ha illustrato la filosofia TPS nelle sale di Villa Valmarana Morosini ad Altavilla Vicentina di fronte ad una platea di oltre 200 tra imprenditori e professionisti. “Rete Formazione - contratto di rete di cui fanno parte i consorzi di formazione delle territoriali confindustriali di Mantova (Assoservizi Mantova), Trento (Assoservizi S.r.l.), Verona (C.IM. & FORM.), Rovigo (C.I.F.I.R.), Bologna (COFIMP), Padova (Fòrema) e Vicenza (Risorse in Crescita) - ha lo scopo di mettere insieme risorse e idee per riuscire a realizzare iniziative di spessore come quella con Yoshihito Wakamatsu”, ha spiegato il consigliere delegato di Risorse in Crescita Carlo Frighetto. “È stato – ha aggiunto - un risultato doppiamente positivo perché oltre a fare rete tra le società di formazione di sette territoriali di Confindustria, lo si è fatto anche con importanti enti esterni come Considi e Fondazione Cuoa”.