Frequentare la quarta e quinta superiore non solo con un contratto di apprendistato in tasca, ma anche con un’esperienza di lavoro importante nel proprio bagaglio di conoscenze e competenze. Questo è, in sintesi, l’obiettivo che si pone il progetto di apprendistato che, primo in provincia, prenderà il via all’IIS Masotto di Noventa dove Confindustria Vicenza e Confartigianato Vicenza hanno illustrato questa nuova contaminazione tra mondo della scuola e mondo dell’impresa alle proprie aziende associate.
Gli studenti del biennio di specializzazione del corso “Tecnico della manutenzione e assistenza tecnica” avranno infatti la possibilità di svolgere parte della loro formazione in aula e parte in azienda, il tutto tutelati da un contratto di apprendistato, ovviamente retribuito, e dal conseguente progetto formativo.
Oltre ad essere figure particolarmente richieste sul mercato del lavoro, i diplomati del Masotto, per la qualità della formazione e la portata innovativa della scuola risultano particolarmente adatti all’inserimento immediato tanto è vero che una delle imprese del territorio, la SAF di Grancona, rappresentata all’incontro dal direttore commerciale Sandro Fraron, negli ultimi 3 anni ha assunto ben 40 studenti.
“Abbiamo voluto spiegare alle aziende del territorio come funziona questa nuova modalità di formazione e interazione tra studenti e mondo del lavoro – spiega Lara Bisin, delegata scuola di Confindustria Vicenza – in primis per far vedere che si può trovare un modo innovativo per sopperire alla scarsità di figure tecniche preparate, e su questo bisogna dare il giusto merito all’istituto che ha dato ascolto alle associazioni. In secondo luogo abbiamo voluto invitare caldamente gli imprenditori a prendersi carico di questi studenti volenterosi e di aprire le porte delle proprie aziende ai potenziali apprendisti. Si tratta infatti di un’occasione importante, non solo per i ragazzi, ma anche per le imprese che li ospitano e che possono formare delle persone che magari, al termine della scuola, potrebbero rappresentare un nuovo talento da inserire in azienda. E poi, senza mezzi termini, avere dei ragazzi preparati è un valore per tutto il territorio e l’ecosistema imprenditoriale locale”.
“Questo progetto risponde ad una delle più sentite esigenze degli ultimi anni del mondo imprenditoriale vicentino, ossia la difficoltà di trovare personale tecnico e specializzato allineato ai bisogni aziendali. Finalmente il sistema scolastico arriva a riconoscere valore formativo all’azienda e questo ci offre la grande occasione di formare le risorse umane fin dai banchi di scuola, in modo che arrivino nelle nostre aziende già attrezzate e consapevoli del loro ruolo. Certamente una sfida che va affrontata con entusiasmo e che non ci troverà impreparati”, questo il messaggio di grande soddisfazione di Sandro Venzo, componente di Giunta con delega al Lavoro, Formazione e Scuola di Confartigianato Vicenza.
“Si tratta di una modalità che va addirittura oltre l’alternanza scuola lavoro – spiega il direttore scolastico Carlo Alberto Formaggio - e si ispira al sistema duale tedesco, migliorandolo. Per questo auspichiamo venga approvato dall’ufficio scolastico regionale”.
Gli studenti del biennio di specializzazione del corso “Tecnico della manutenzione e assistenza tecnica” avranno infatti la possibilità di svolgere parte della loro formazione in aula e parte in azienda, il tutto tutelati da un contratto di apprendistato, ovviamente retribuito, e dal conseguente progetto formativo.
Oltre ad essere figure particolarmente richieste sul mercato del lavoro, i diplomati del Masotto, per la qualità della formazione e la portata innovativa della scuola risultano particolarmente adatti all’inserimento immediato tanto è vero che una delle imprese del territorio, la SAF di Grancona, rappresentata all’incontro dal direttore commerciale Sandro Fraron, negli ultimi 3 anni ha assunto ben 40 studenti.
“Abbiamo voluto spiegare alle aziende del territorio come funziona questa nuova modalità di formazione e interazione tra studenti e mondo del lavoro – spiega Lara Bisin, delegata scuola di Confindustria Vicenza – in primis per far vedere che si può trovare un modo innovativo per sopperire alla scarsità di figure tecniche preparate, e su questo bisogna dare il giusto merito all’istituto che ha dato ascolto alle associazioni. In secondo luogo abbiamo voluto invitare caldamente gli imprenditori a prendersi carico di questi studenti volenterosi e di aprire le porte delle proprie aziende ai potenziali apprendisti. Si tratta infatti di un’occasione importante, non solo per i ragazzi, ma anche per le imprese che li ospitano e che possono formare delle persone che magari, al termine della scuola, potrebbero rappresentare un nuovo talento da inserire in azienda. E poi, senza mezzi termini, avere dei ragazzi preparati è un valore per tutto il territorio e l’ecosistema imprenditoriale locale”.
“Questo progetto risponde ad una delle più sentite esigenze degli ultimi anni del mondo imprenditoriale vicentino, ossia la difficoltà di trovare personale tecnico e specializzato allineato ai bisogni aziendali. Finalmente il sistema scolastico arriva a riconoscere valore formativo all’azienda e questo ci offre la grande occasione di formare le risorse umane fin dai banchi di scuola, in modo che arrivino nelle nostre aziende già attrezzate e consapevoli del loro ruolo. Certamente una sfida che va affrontata con entusiasmo e che non ci troverà impreparati”, questo il messaggio di grande soddisfazione di Sandro Venzo, componente di Giunta con delega al Lavoro, Formazione e Scuola di Confartigianato Vicenza.
“Si tratta di una modalità che va addirittura oltre l’alternanza scuola lavoro – spiega il direttore scolastico Carlo Alberto Formaggio - e si ispira al sistema duale tedesco, migliorandolo. Per questo auspichiamo venga approvato dall’ufficio scolastico regionale”.