26/11/2013

Il web per il business? Maggiori potenzialità per le PMI

A Schio, al convegno della Sezione Meccanica, Metallurgica ed Elettronica, si è parlato delle opportunità del web marketing.

Come, quanto e quando le piccole e medie imprese tipiche del panorama produttivo vicentino possono puntare sul web per promuovere i propri prodotti, la propria immagine e incrementare la presenza sui mercati mondiali? In che modo le PMI possono utilizzare il canale online per studiare il mercato e sviluppare i rapporti commerciali con attività mirate di promozione, vendita e assistenza al cliente?
Se qualcuno pensasse che porsi queste domande mentre si vede all'orizzonte la prima alba del 2014 sia un po' troppo tardi e un po' troppo “basico”, commetterebbe un errore marchiano e dovrebbe considerare che ci sono migliaia di piccole imprese in tutto il paese che, pur essendo presenti sul web, non ne sfruttano le sempre più invitanti e creative potenzialità di business. Del resto, vale una vecchia ma efficace battuta secondo cui il web è come il sesso al liceo: tutti ne parlano, ma pochi lo fanno.
La realtà di partenza la fotografano meglio di tutti i numeri dell'e-commerce: se nel mondo le vendite via web valgono in totale 1000 miliardi di dollari, in Europa valgono 305 miliardi di euro e in Italia arrivano appena a 9 miliardi di euro.

Chi sa bene che le domande iniziali sono del tutto pertinenti è la Sezione Meccanica, Metallurgica ed elettronica di Confindustria Vicenza che al tema del web marketing e di “come vendere attraverso la rete” ha dedicato un incontro svoltosi nella sede associativa di Schio e rivolto in modo specifico alle aziende manifatturiere e di trasformazione, le più presenti nel tessuto produttivo altovicentino e vicentino in generale.
“In un momento economico difficile e di transizione come quello che viviamo, tutti gli strumenti utili a far conoscere il proprio marchio e migliorare le vendite sono interessanti e vanno presi in considerazione – ha detto Massimo Carboniero, presidente della Sezione Meccanica, in apertura d'incontro, affiancato dalla vicepresidente Laura Dalla Vecchia -. Il web è sicuramente utile anche per chi produce beni strumentali e di investimento come è il caso di tante delle nostre aziende, ed è valido anche per tanti altri prodotti che escono dalle aziende del nostro territorio”.
E che l'interesse per questi temi ci sia lo ha confermato l'affluenza del pubblico presente al convegno di Schio, decine di imprenditori venuti ad ascoltare esperienze e consigli di esperti non di poco conto: Roberta Barba digital marketing manager di Fiat Group Automobiles, Fabio Galetto di Google e Marco Massarotto fondatore e amministratore delegato di Hagakure, agenzia che si occupa di tecnologie digitali. Da loro, stimolati dalle domande di Cinzia Zuccon Morgani che ha moderato il dibattito, sono arrivate indicazioni, “dritte” e anticipazioni che hanno aperto nuovi “cassetti di saperi” per tutti i presenti.

Ad esempio: occorre scoprire bene chi è il cliente potenziale e che percorso fa dal momento in cui decide di acquistare un vostro prodotto. E poi: importante è essere sempre presenti, presidiare tutti i momenti e le fasi del “marketing in rete”, perché basta un solo momento o una disattenzione per perdere un'occasione di business o un cliente. E ancora: conta molto saper essere “multiscreen”, ovvero fare una comunicazione trasversale su tutti i 4 schermi attraverso i quali viaggia la comunicazione: tv, pc, smartphone e tablet.
Il web per vendere, ma ancora prima il web per capire e conoscere meglio il proprio target, monitorarlo allo scopo di fidelizzarlo. Il contatto con il cliente, grazie alle tecnologie digitali, può essere davvero one-to-one, personalizzato al massimo, per essere in grado di fare offerte mirate a seconda delle esigenze o delle preferenze espresse dall'user.
E va messo definitivamente da parte il pensiero che tutto questo sia valido per le grandi aziende e non per quelle più piccole, anzi: la “democraticità” dello strumento e la velocità, hanno assicurato gli esperti, fanno sì che proprio le PMI siano soggetti favoriti rispetto alle grandi aziende.
Occorre essere consapevoli, però, che il web è un lavoro e che ogni giorno porta una cosa nuova.