Si tratta solo dell'ultimo atto di una decisa presa di posizione da parte di Confindustria. "Con la Francia si è superato il limite. Un comportamento incomprensibile che danneggia l’Italia e la sua economia" ha dichiarato il Presidente Vincenzo Boccia.
Con la Francia si è superato il limite. Un comportamento incomprensibile che danneggia l’Italia e la sua economia. Basta con le continue distrazioni da campagna elettorale. Debito pubblico e recessione: il Governo prenda atto dei problemi del Paese e agisca – Boccia a @LaStampa pic.twitter.com/vw4I3ZQw6X
— Confindustria (@Confindustria) 8 febbraio 2019
Il rischio di un'eventuale rottura tra i due paesi è evidente se si considerano alcuni dati, oltre al fatto che la Francia è il secondo mercato di sbocco per il Made in Italy dopo la Germania con una bilancia commerciale sempre positiva per l'Italia, "Va ricordato che la Francia è il primo creditore straniero del nostro debito pubblico" ha messo in luce dal Direttore Generale di Confindustria Marcella Panucci sulle pagine de Il Messaggero.
Dopo mesi difficili si è arrivati alla rottura con la Francia. In mezzo ci sono 50 mld di export tra automotive, meccanica, moda e alimentare, circa 11 mld di surplus a favore del PIL italiano e molti dossier caldi da Alitalia a Fincantieri-Stx @panuccimar su @ilmessaggeroit pic.twitter.com/OUSs8wAZS9
— Confindustria (@Confindustria) 9 febbraio 2019
I dati nazionali si riflettono anche sul territorio vicentino, nel periodo gennaio-settembre 2018 l'export manifatturiero di Vicenza verso la Francia è di 1 miliardo e 137 milioni, in crescita di ben 80 milioni rispetto allo stesso periodo del 2017.
L'#export manifatturiero di #Vicenza verso la #Francia:
— Industria Vicentina (@IndustriaVi) 8 febbraio 2019
Gennaio-Settembre 2017: 1 miliardo e 57 milioni
Gennaio-Settembre 2018: 1 miliardo e 137 milioni
La Francia è il secondo partner economico della nostra provincia dopo la Germania.#ItaliaFrancia pic.twitter.com/wuaTIUyGtu