Sono iniziati martedì 5 novembre e si concluderanno, salvo imprevisti, entro la fine dell’anno, i lavori di demolizione dell’istituto d’istruzione superiore “Galileo Galilei” di Mirandola. Il complesso che ospita il Galilei è quello che ha registrato i danni più seri a seguito delle scosse di terremoto che ha colpito l'Emilia nel maggio 2012.
La nuova sede della scuola sarà ricostruita nella medesima posizione e misurerà circa 6.000 metri quadrati, sviluppati su quattro piani dove troveranno posto aule, laboratori e spazi per uffici e servizi.
L’edificio sarà realizzato con una struttura portante metallica e strutture secondarie a secco, tecnologie alternative di più rapida esecuzione rispetto a quelle tradizionali, pur con un’elevata resa qualitativa.
Per quanto riguarda gli altri edifici del polo Galilei, sono già stati recuperati e messi a disposizione degli studenti i locali del blocco officine/laboratori, ristrutturati grazie anche al contributo del Fondo “Vicenza per Modena” promosso dalle categorie economiche vicentine (Industriali, Artigiani, Apindustria, Commercianti, CNA e Coldiretti), dal Comune di Vicenza e dalla Banca Popolare di Vicenza.
Il progetto di demolizione del Galilei - che ha avuto una classificazione del danno da parte della Protezione Civile di tipo E, quindi di inagibilità totale - è stato impostato in modo da salvaguardare gli edifici confinanti e non intralciare l’attività didattica del blocco che ospita le officine e i laboratori e le palestre. Complessivamente verranno demoliti circa 35mila metri cubi nell’edificio principale a quattro piani, oltre alla struttura monopiano degli spogliatoi della palestra per un volume di circa 2.000 metri cubi.
Suddiviso in due corpi, il progetto verrà realizzato in un’unica soluzione e avrà un costo complessivo di oltre 10 milioni di euro. Il Gruppo Barilla ha finanziato la ricostruzione del corpo storico edificato negli anni 70, che ha riportato i danni più ingenti. Le Fondazioni Cassa di Risparmio di Modena, Mirandola e Vignola, insieme all’Associazione Casse e Monti dell’Emilia Romagna, hanno stanziato oltre 8 milioni di euro per finanziare la ricostruzione delle altre parti dell’edificio; a questi si aggiungono risorse proprie della Provincia di Modena.
La nuova sede della scuola sarà ricostruita nella medesima posizione e misurerà circa 6.000 metri quadrati, sviluppati su quattro piani dove troveranno posto aule, laboratori e spazi per uffici e servizi.
L’edificio sarà realizzato con una struttura portante metallica e strutture secondarie a secco, tecnologie alternative di più rapida esecuzione rispetto a quelle tradizionali, pur con un’elevata resa qualitativa.
Per quanto riguarda gli altri edifici del polo Galilei, sono già stati recuperati e messi a disposizione degli studenti i locali del blocco officine/laboratori, ristrutturati grazie anche al contributo del Fondo “Vicenza per Modena” promosso dalle categorie economiche vicentine (Industriali, Artigiani, Apindustria, Commercianti, CNA e Coldiretti), dal Comune di Vicenza e dalla Banca Popolare di Vicenza.
Il progetto di demolizione del Galilei - che ha avuto una classificazione del danno da parte della Protezione Civile di tipo E, quindi di inagibilità totale - è stato impostato in modo da salvaguardare gli edifici confinanti e non intralciare l’attività didattica del blocco che ospita le officine e i laboratori e le palestre. Complessivamente verranno demoliti circa 35mila metri cubi nell’edificio principale a quattro piani, oltre alla struttura monopiano degli spogliatoi della palestra per un volume di circa 2.000 metri cubi.
Suddiviso in due corpi, il progetto verrà realizzato in un’unica soluzione e avrà un costo complessivo di oltre 10 milioni di euro. Il Gruppo Barilla ha finanziato la ricostruzione del corpo storico edificato negli anni 70, che ha riportato i danni più ingenti. Le Fondazioni Cassa di Risparmio di Modena, Mirandola e Vignola, insieme all’Associazione Casse e Monti dell’Emilia Romagna, hanno stanziato oltre 8 milioni di euro per finanziare la ricostruzione delle altre parti dell’edificio; a questi si aggiungono risorse proprie della Provincia di Modena.