15/07/2025

Mercato del lavoro Veneto, il punto del primo trimestre 2025

Contratti in calo, crescita rallentata nei servizi e saldo positivo contenuto: tengono tempo indeterminato e industria.

Secondo quanto riportato nel report "Il Sestante – Osservatorio regionale del Mercato del Lavoro" di Veneto Lavoro, relativo al primo trimestre 2025, il mercato del lavoro veneto si apre con segnali di rallentamento. Le assunzioni totali sono state 207.000, in calo del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nonostante una leggera flessione anche delle cessazioni (-2%), il saldo complessivo si attesta a +26.400 posizioni lavorative, inferiore rispetto agli anni precedenti.

La flessione è attribuita in parte al posticipo delle festività pasquali, che ha ritardato l’avvio delle attività stagionali nei servizi turistici. Il calo ha colpito in modo particolare donne, adulti tra i 30 e i 54 anni e lavoratori italiani, con una minore domanda di lavoro e una riduzione parallela anche nelle cessazioni. Tra i gruppi professionali, la contrazione delle assunzioni nei servizi qualificati è risultata significativa.

Tipologie contrattuali: il tempo indeterminato in crescita

In controtendenza, i contratti a tempo indeterminato segnano una forte crescita: il saldo è positivo per +11.400, grazie all’aumento delle trasformazioni da tempo determinato (+12%) e a una diminuzione delle cessazioni (-5%).

Il contratto di apprendistato resta invece in flessione, con un saldo leggermente negativo. Le assunzioni calano del 9%, le cessazioni dell’8%, mentre aumentano le conferme a tempo indeterminato (+9%).

I contratti a termine mantengono un saldo positivo (+13.200), ma in netto calo rispetto al 2024 (+21.300). Le assunzioni calano del 4%, le cessazioni restano stabili. Le trasformazioni al tempo indeterminato tornano a crescere (+13%), dopo la flessione del 2024.

In ripresa anche il lavoro in somministrazione con un saldo positivo di +2.100 posizioni, superiore rispetto al 2024 e vicino ai livelli del 2023.

Andamenti settoriali e territoriali

Il rallentamento si riflette nei settori produttivi: saldo positivo ma ridimensionato nei servizi (+13.100) e in agricoltura (+3.400). L’industria mostra segnali di rafforzamento con un saldo di +9.400, trainata dal metalmeccanico (+3.400) e da una ripresa nel made in Italy (alimentare, conciario, legno-mobilio).

Le costruzioni confermano la crescita (+3.100), mentre nel terziario si segnala un saldo negativo nel commercio al dettaglio (-890) e un indebolimento nei servizi turistici (+6.000 contro +11.600 del 2024), penalizzati dal ritardo della stagione.

A livello provinciale, risultati positivi e in crescita si registrano a Padova (+4.000), Treviso (+3.700) e Vicenza (+3.100). In lieve contrazione Verona, Venezia e Rovigo, mentre a Belluno il saldo è negativo (-1.200), complice la fine della stagione invernale.

Lavoro intermittente, domestico e parasubordinato

Nel lavoro intermittente, le attivazioni crescono del 3% (18.500), mentre nel lavoro domestico si rileva una lieve flessione rispetto al 2024 (7.600 attivazioni), con un bilancio leggermente positivo.

Per il lavoro parasubordinato, influenzato dalla riforma nel settore sportivo, si contano 18.600 attivazioni, di cui 8.100 legate al nuovo contratto di collaborazione sportiva. Il saldo è di +300 unità.

I tirocini sono in calo: 5.300 avviamenti nel trimestre, in diminuzione del 13% rispetto al 2024, con una flessione soprattutto tra gli adulti.

Indicatori Istat

Secondo i dati Istat citati nel report di Veneto Lavoro, nel primo trimestre 2025 in Veneto si contano 2,2 milioni di occupati, di cui 1,3 milioni uomini. Le persone in cerca di lavoro sono 73.000, mentre gli inattivi sono 1,9 milioni, con una prevalenza femminile (1,2 milioni).

Nella fascia d’età 15-74 anni, il tasso di occupazione è del 61,1%, quello di disoccupazione al 4,9% e il tasso di attività al 63,1%.



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