14/03/2024

Veneto Lavoro: oltre 10 mila posti in più da inizio anno, ma la crescita rallenta

I dati de "La Bussola" sul mercato del lavoro veneto nel mese di febbraio 2024.

Veneto Lavoro rivela i principali dati dell'indagine "La Bussola" di febbraio 2024 che indaga il mercato del lavoro veneto.

"Sono oltre 10.700 i posti di lavoro dipendente guadagnati in Veneto nei primi due mesi dell’anno, nonostante un lieve calo delle assunzioni rispetto all’analogo periodo del 2023 (-1%). Il bilancio occupazionale positivo si concentra in particolare nel mese di febbraio e interessa in modo trasversale le diverse categorie di lavoratori e tutte le tipologie contrattuali.

contratti a tempo indeterminato registrano 7.800 posizioni lavorative in più nel bimestre, nonostante una netta riduzione di assunzioni (-6%) e trasformazioni (-12%) e una sostanziale stabilità nelle cessazioni. Circa 2.500 nuovi posti di lavoro sono invece a tempo determinato, mentre l’apprendistato ne fa segnare 400 in più.

Il calo delle assunzioni è trainato da donne, italiani e lavoratori delle fasce di età centrali, mentre stranieri e over 54 registrano invece un incremento dei reclutamenti (rispettivamente +7% e +5%). Aumentano anche le assunzioni a part time (+4%), soprattutto tra gli uomini e in relazione a specifiche dinamiche settoriali nell’agricoltura e in alcuni ambiti del terziario. La loro incidenza sul totale delle assunzioni raggiunge il 32% nell’ultimo mese e risulta in progressivo rafforzamento per entrambi i generi pur rimanendo più elevata per le donne (51% contro il 21% degli uomini).

Il saldo dei primi due mesi dell’anno è positivo in tutte le province del Veneto con l’eccezione di Belluno (-240), ma risulta in leggero ridimensionamento rispetto al 2023. La crescita occupazionale è trainata dai territori di Venezia, dove si registra un aumento di 3.100 posti di lavoro ma anche un calo della domanda di lavoro particolarmente accentuato (-13,3%), Verona (+2.200) e Treviso (+1.800). A seguire, Padova (+1.400), Vicenza (+1.350) e Rovigo (+1.000). Il volume delle assunzioni risulta invece in crescita soltanto nel veronese (+9,2%) e nel bellunese (+9,1%).

Dal punto di vista settoriale, i dati riferiti ai primi due mesi dell’anno mostrano bilanci positivi per tutti e tre i macro settori: +2.000 posizioni lavorative in agricoltura, +5.100 nell’industria e +3.600 nei servizi. Da segnalare, in particolare, gli andamenti del metalmeccanico, che presenta un saldo positivo ma dimezzato rispetto al 2023, e quelli, negativi, del sistema moda (tessile-abbigliamento e calzature). In controtendenza, si confermano in miglioramento i risultati osservati nelle costruzioni, che nel bimestre segnano un aumento di 2.200 posizioni di lavoro in essere e un incremento delle assunzioni pari al +8% rispetto al 2023. Si rafforza la crescita occupazionale nel terziario: +3.600 i posti di lavoro nel bimestre, con terziario avanzato e servizi alla persona a fare da traino. Perdono posizioni di lavoro il commercio al dettaglio (-630), le attività di supporto alle imprese (-160) e la logistica (-100).

Gli ingressi in condizione di disoccupazione nei primi due mesi del 2024 sono stati complessivamente 22.200, in linea con quelli dell’anno precedente, ma se da un lato si riducono le did (dichiarazioni di immediata disponibilità) presentate dai disoccupati veri e propri, ovvero coloro che hanno cessato un rapporto di lavoro, dall’altro aumentano gli ingressi in disoccupazione degli inoccupati, persone alla ricerca del primo impiego".