Si è tenuto martedì 3 ottobre l'incontro di coordinamento periodico tra AFV Acciaierie Beltrame Spa e i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali nazionali e provinciali di FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL, UGLM-UGL e le RSU dei singoli stabilimenti.
La riunione si è svolta con la consueta trasparenza e in un clima di fattiva collaborazione.
L’azienda ha fatto il punto sull’andamento 2017 che vede confermato il trend positivo dopo un 2016 già in forte progressione rispetto agli esercizi precedenti pur in presenza di un mercato caratterizzato da incertezza e con una forte speculazione sulle materie prime.
La società ha ribadito la riconquistata posizione di leadership europea nella produzione di laminati e profili speciali per applicazioni civili e industriali.
Ha ribadito la solidità dell'azionariato compatto e concentrato sullo sviluppo dell'azienda e una posizione finanziaria rafforzata da un recente accordo con un pool di banche per il rifinanziamento dell'indebitamento ottenendo linee di credito per complessivi 416 milioni di euro.
I dati illustrati ai rappresentanti sindacali sono ancora più significativi alla luce della complessa ristrutturazione, avviata tre anni fa a seguito dell’accordo siglato con il sistema bancario ai sensi dell’art. 67, 3 comma, lettera d) della legge fallimentare, che ha comportato un percorso di riorganizzazione dei costi delle strutture interne, delle politiche commerciali, la definizione di nuovi investimenti e un nuovo assetto industriale.
Le azioni messe in campo con successo in questi anni hanno privilegiato la progressiva specializzazione dei diversi siti produttivi e il ridimensionamento dei costi generali.
Gli investimenti pianificati dal Gruppo nel perimetro italiano per 26 milioni di euro nei tre anni (2015-2017) hanno riguardato interventi sugli impianti di produzione per il miglioramento della qualità del prodotto e l'ottimizzazione dei consumi energetici, sui laminatoi e sulle linee di finitura e verticalizzazione del prodotto.
Azioni migliorative sono state dedicate prioritariamente all’incremento dei livelli di sicurezza sul lavoro e di gestione ambientale e al mantenimento di elevati standard di efficienza impiantistica.
Gli eccellenti risultati economici e finanziari degli ultimi tre anni sono stati ottenuti dall’azienda pur in presenza di una costante e residua sovra capacità produttiva determinata da condizioni strutturali del mercato che è stata gestita attraverso un utilizzo sistematico degli ammortizzatori sociali, ed in particolare del Contratto di Solidarietà, in condivisione con le Organizzazioni Sindacali.
L’attuale normativa che regola la durata massima di utilizzo degli ammortizzatori sociali prevede per gli stabilimenti italiani di AFV Acciaierie Beltrame Spa, tenuto conto di quanto già usufruito finora, un esaurimento a breve termine della disponibilità degli stessi, così come analizzato e condiviso più volte con le Organizzazioni Sindacali. Questa situazione impone all’azienda di affrontare nei tempi giusti la sovra capacità produttiva adeguando la struttura organizzativa agli effettivi volumi di mercato.
L’azienda ha invitato oggi le Organizzazione Sindacali a seguire un percorso comune di confronto per cercare di trovare, per ciascun stabilimento italiano, una soluzione condivisa ed innovativa al problema della sovra capacità produttiva che risponda a criteri di equità e di solidarietà, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sociale.
La riunione si è svolta con la consueta trasparenza e in un clima di fattiva collaborazione.
L’azienda ha fatto il punto sull’andamento 2017 che vede confermato il trend positivo dopo un 2016 già in forte progressione rispetto agli esercizi precedenti pur in presenza di un mercato caratterizzato da incertezza e con una forte speculazione sulle materie prime.
La società ha ribadito la riconquistata posizione di leadership europea nella produzione di laminati e profili speciali per applicazioni civili e industriali.
Ha ribadito la solidità dell'azionariato compatto e concentrato sullo sviluppo dell'azienda e una posizione finanziaria rafforzata da un recente accordo con un pool di banche per il rifinanziamento dell'indebitamento ottenendo linee di credito per complessivi 416 milioni di euro.
I dati illustrati ai rappresentanti sindacali sono ancora più significativi alla luce della complessa ristrutturazione, avviata tre anni fa a seguito dell’accordo siglato con il sistema bancario ai sensi dell’art. 67, 3 comma, lettera d) della legge fallimentare, che ha comportato un percorso di riorganizzazione dei costi delle strutture interne, delle politiche commerciali, la definizione di nuovi investimenti e un nuovo assetto industriale.
Le azioni messe in campo con successo in questi anni hanno privilegiato la progressiva specializzazione dei diversi siti produttivi e il ridimensionamento dei costi generali.
Gli investimenti pianificati dal Gruppo nel perimetro italiano per 26 milioni di euro nei tre anni (2015-2017) hanno riguardato interventi sugli impianti di produzione per il miglioramento della qualità del prodotto e l'ottimizzazione dei consumi energetici, sui laminatoi e sulle linee di finitura e verticalizzazione del prodotto.
Azioni migliorative sono state dedicate prioritariamente all’incremento dei livelli di sicurezza sul lavoro e di gestione ambientale e al mantenimento di elevati standard di efficienza impiantistica.
Gli eccellenti risultati economici e finanziari degli ultimi tre anni sono stati ottenuti dall’azienda pur in presenza di una costante e residua sovra capacità produttiva determinata da condizioni strutturali del mercato che è stata gestita attraverso un utilizzo sistematico degli ammortizzatori sociali, ed in particolare del Contratto di Solidarietà, in condivisione con le Organizzazioni Sindacali.
L’attuale normativa che regola la durata massima di utilizzo degli ammortizzatori sociali prevede per gli stabilimenti italiani di AFV Acciaierie Beltrame Spa, tenuto conto di quanto già usufruito finora, un esaurimento a breve termine della disponibilità degli stessi, così come analizzato e condiviso più volte con le Organizzazioni Sindacali. Questa situazione impone all’azienda di affrontare nei tempi giusti la sovra capacità produttiva adeguando la struttura organizzativa agli effettivi volumi di mercato.
L’azienda ha invitato oggi le Organizzazione Sindacali a seguire un percorso comune di confronto per cercare di trovare, per ciascun stabilimento italiano, una soluzione condivisa ed innovativa al problema della sovra capacità produttiva che risponda a criteri di equità e di solidarietà, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sociale.