CLA di Lagni Luigi, storica azienda vicentina attiva nella progettazione e costruzione di impianti per i settori farmaceutico, chimico e alimentare, cambia proprietà e governance. Dopo quasi cinquant’anni di gestione familiare, la società è stata acquisita da un gruppo di imprenditori del territorio con l’obiettivo di garantire continuità, rafforzare la struttura organizzativa e sostenere un nuovo percorso di crescita, mantenendo saldo il radicamento locale.
La transizione nasce dalla conclusione di un ciclo di ricambio generazionale: il passaggio di proprietà e governance a nuovi soci è stato individuato come la soluzione più adatta per assicurare sviluppo e stabilità nel lungo periodo.
Nel nuovo assetto amministrativo, la guida dell’azienda è stata affidata a Nadia Malaj, manager con esperienza in importanti realtà industriali del Vicentino e a livello nazionale. La scelta, spiegano i soci, è ricaduta su una figura in grado di operare in un contesto considerato "ad alta complessità", in cui competenze tecniche e know-how specialistico rappresentano un fattore distintivo.
"Il primo intervento della nuova governance ha riguardato l’organizzazione interna, con il rafforzamento del reparto commerciale, l’inserimento di nuove professionalità e l’avvio di un processo di digitalizzazione in linea con le best practice del settore manifatturiero. L’azienda conta oggi venti dipendenti in un ambiente multietnico e una presenza femminile significativa, promuovendo un contesto di lavoro inclusivo e valorizzando la diversità come asset strategico. È stato inoltre avviato un piano di crescita delle competenze interne, anche grazie all’inserimento di figure senior dedicate alla formazione dei giovani tecnici", spiega Malaj.
Le prime azioni di riorganizzazione stanno già producendo risultati. "Per il 2025 è previsto un incremento del 25% degli ordini, sostenuto sia dalla ripresa dei rapporti con clienti storici sia dall’apertura di nuove collaborazioni internazionali", afferma Malaj. Tra queste, una partnership commerciale in Francia che ha già generato un ordine da un milione di euro, con prospettive di rinnovo annuale per i prossimi cinque anni, e una collaborazione strategica in Italia finalizzata allo sviluppo dei mercati europei.
La strategia industriale del nuovo corso, oltre ai settori farmaceutico e chimico, guarda anche ai mercati del nucleare e dell’aerospace, ambiti che richiedono certificazioni e standard produttivi avanzati. È in corso l’ottenimento della certificazione ASME (U-Stamp, S), requisito indispensabile per l’accesso al mercato statunitense.
"L’obiettivo è migliorare la qualità del servizio, aumentare la competitività e riportare stabilità dopo anni complessi. Con certificazioni attive come ISO 9001 e PED, un laboratorio prove interno potenziato e una maggiore attenzione ai servizi post-vendita, puntiamo a un fatturato nel 2026 in crescita fino al 40% rispetto al 2025, con l’intenzione di raddoppiare nel medio periodo la media storica della società. CLA resta vicentina, ma oggi guarda con decisione all’estero e all’innovazione", conclude Malaj.

