01/11/2022

AFV Beltrame: premiata alla nona edizione di "Bilanci d’acciaio"

Cinque i riconoscimenti alle aziende dell’acciaio italiano con i migliori tassi di crescita e redditività del 2021.

In occasione di Bilanci d’Acciaio, siderweb per il nono anno ha premiato le aziende della filiera siderurgica che si sono distinte per i migliori tassi di crescita e redditività.

La giuria, presieduta da Claudio Teodori, professore ordinario dell’Università degli Studi di Brescia, e composta da Gianfranco Tosini e Stefano Ferrari dell’Ufficio Studi siderweb, ha preso in considerazione le aziende inserite nello studio Bilanci d’Acciaio 2022, raggruppandole in cinque categorie: produzione di acciaio (semiprodotti, acciai inossidabili, acciai comuni e legati); prima trasformazione (fabbricazione di tubi, laminazione di semiprodotti); distribuzione; centri servizio; commercio di rottame e ferroleghe.

Nella categoria produzione di acciaio ha trionfato l’azienda vicentina AFV Beltrame Group che opera nel settore siderurgico da più di un secolo, producendo laminati destinati alle costruzioni edili, alla cantieristica navale e alle macchine movimentazione terra. Ha sedi produttive in Italia (a Vicenza) e in Svizzera, Francia e Romania. La sua struttura commerciale le permette di essere presente in tutti i mercati europei e del bacino del Mediterraneo. Ha 2.500 dipendenti. Nel 2021 ha ottenuto un fatturato di 1,7 miliardi di euro e vendite per 2,3 milioni di tonnellate.

I REQUISITI – Essere inclusi nello studio Bilanci d’Acciaio; avere un valore della produzione annuo per l’esercizio 2021 (ultimo anno del triennio esaminato) superiore ai 5 milioni di euro. 

GLI INDICATORI

  • Tasso di redditività complessiva (ROA riferito all’ultimo esercizio disponibile).
  • Tasso di marginalità sulle vendite, identificato nell’incidenza dell’Ebitda sulle vendite (riferito all’ultimo esercizio disponibile).
  • Redditività delle vendite, identificato nell’incidenza dell’Ebit sulle vendite (riferito all’ultimo esercizio disponibile).
  • Incidenza degli oneri finanziari sull’Ebitda (riferito all’ultimo esercizio disponibile).
  • Rapporto di indebitamento complessivo, identificato dal rapporto tra mezzi di terzi e mezzi propri (riferito all’ultimo esercizio disponibile).
  • Tasso di crescita del fatturato (media dell’ultimo triennio).

“Congiuntura e struttura. Sono questi i due macro-temi coinvolti dal cambiamento – ha commentato Antonio Gozzi, presidente di Federacciai in occasione dei premi -. In primis la congiuntura, la quale ha due elementi di novità: tassi di inflazione sconosciuti negli ultimi trent’anni e, come conseguenza diretta di pandemia e guerra, l’attenuarsi del processo del grande processo di globalizzazione. Due fattori che, unendosi, sono cause del cambiamento di paradigma in atto. L’acciaio deve comprendere i meccanismi strutturali di questa trasformazione per riuscire a governarla». Un altro elemento toccato dal presidente di Federacciai è quello relativo alla crisi energetica, rispetto alla quale l’associazione dei produttori siderurgici ha avviato «con Eni progetti di sviluppo di fonti di energia decarbonizzata e con Ansaldo Energia un consorzio di scouting per la realizzazione di impianti di DRI, all’estero o in Italia, per alimentare il fabbisogno energetico della siderurgia”.