16/09/2015

Alpac si mantiene solida nonostante la crisi del settore edilizio

Incrementato il numero clienti del 12% ed è in produzione una nuova linea di prodotto cui è destinato il capannone appena acquistato.

Innovazione, investimenti, export: sono questi gli asset che hanno permesso ad Alpac, azienda di Schio specializzata nella progettazione e produzione di soluzioni avanzate per la chiusura del foro finestra, di fronteggiare la crisi, evitando qualsiasi genere di taglio, a partire dai dipendenti, che si mantengono sulle 100 unità, senza alcun ricorso alla cassa integrazione o riduzioni di orario.

“L’azienda ha saputo reggere e confrontarsi in maniera costruttiva e strategica con questo perdurare della situazione di crisi del settore edilizio, che continuo a ritenere strutturale, e che necessita, sempre a mio avviso, di un cambio di rotta sostanziale - afferma Luciano Dalla Via – amministratore Unico di Alpac –. Permane lo stallo delle grandi opere e dei grandi cantieri, il mercato si mantiene ancora molto frammentato, coinvolgendo solo piccoli interventi, per lo più di ristrutturazione. Alpac ha continuato ad investire nella propria organizzazione interna, rendendola sempre più dinamica e flessibile per rispondere coerentemente a questa situazione, e nella ricerca di soluzioni all’avanguardia e dalle alte prestazioni di isolamento del foro finestra, nell'ottica della moderna cultura del risparmio energetico e nel rispetto delle normative europee orientate all’edilizia sostenibile”.

Si riconferma poi l’obiettivo di crescere nei mercati esteri di Francia, Svizzera, Russia e Austria, supportato da una politica commerciale aggressiva e premiata da un primo successo nei paesi del Medio Oriente, con un importante progetto in Qatar.

“Il fatturato 2014 ha subito una flessione contenuta sotto il 10%, oggettivamente prevista, che rispecchia l’attuale situazione – conclude Dalla Via commentando i risultati di bilancio - ma possiamo dire di averla affrontata meglio delle previsioni, anzi, incrementando il portafoglio clienti e prodotti e, soprattutto, mantenendo integro l’assetto organizzativo. Noi imprenditori abbiamo il dovere di continuare ad avere fiducia e non smettere di investire in qualità e strategie di sviluppo, solo così si torna a crescere”.