Il nuovo accordo sottoscritto con NICE Hospitality porta Arsenale 1104 – società specializzata nella gestione di immobili ad uso residenziale, controllata dalla bassanese Algebria Capital – ad espandersi nell'ambito del cosiddetto "turismo sanitario".
Il “turismo sanitario” è un settore che vale 100 miliardi di dollari l’anno a livello globale, e muove almeno 11 milioni di turisti in cerca di cure di qualità o a volte solo più economiche senza disdegnare la possibilità di alloggiare durante il periodo di assistenza in un luogo con interesse storico, culturale o con bellezze naturali.
Per rimanere in Italia, sono ben 1.700.000 gli italiani che viaggiano ogni anno per curarsi fuori regione (dati Censis 2019). Di questi 950.000 sono malati e gli altri sono gli accompagnatori. Questo spostamento avviene prevalentemente dal Sud al Nord Italia, ma la tendenza è quella di cercare strutture sanitarie adatte a cure altamente specializzate.
“Siamo molto contenti di questo accordo – afferma Andrea Guarise, Amministratore unico di Algebria Capital e Arsenale 1104 – in quanto siamo i primi in Veneto a stringere un accordo con NICE Hospitality, e per noi è un arricchimento della nostra offerta, e una possibilità ulteriore di presidiare un mercato destinato a crescere, anche, banalmente per noi, da un punto di vista dello scouting immobiliare: siamo sempre alla ricerca, difatti, di situazioni immobiliari che possono essere poste sul mercato per le varie necessità temporanee delle persone che si spostano, vuoi per diletto, vuoi per necessità lavorative, vuoi per esigenze personali di salute”.
Nella fattispecie l’accordo prevede la possibilità per tutti coloro che prenotano tramite il portale di NICE Hospitality, di usufruire delle strutture immobiliari, e dei relativi servizi, gestite da Arsenale 1104 srl nelle città di Verona, in una prima fase, per seguire poi le città di Padova e Vicenza, poste nelle vicinanze di ospedali e cliniche private e case di cura.
“Veniamo da due anni molto difficili – continua Guarise – e proprio perché si parla di temi delicati come la salute delle persone è necessario non solo offrire un posto dove dormire, ma far sentire come a casa propria persone che per pochi giorni o qualche settimana, se non per un tempo più prolungato hanno intrapreso questo genere di viaggi, che molto spesso è vissuto in modo negativo, ansioso, e, quasi, punitivo. Ecco perché il fattore umano di accoglienza, col nostro personale, è un fattore importante”.
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