25/01/2022

Cereal Docks, Inglesina, PBA e Sirmax: 4 vicentine tra le aziende di "Imprenditori e Samurai"

Il progetto di Fabio Cappellozza e Gianni Dal Pozzo, della vicentina Considi, raccoglie 15 interviste firmate da Mariano Maugeri.

Quindici storie d’impresa in uno spaccato dell’Italia manifatturiera, da Sud a Nord, in una "ostinata esplorazione" di nuovi prodotti e nuovi mercati. Brevetti biomedicali, food, polimeri, florovivaismo, lanifici diventano racconti di frontiera, nei quali aziende locali venete, lombarde, emiliane, marchigiane, calabresi e siciliane si sono trasformate in piccole multinazionali.

Come? Lo racconta Imprenditori e samurai. Viaggio alla scoperta dei valori e dello spirito dei nobili guerrieri giapponesi nelle imprese italiane, a cura di Fabio Cappellozza e Gianni Dal Pozzo, con interviste del giornalista Mariano Maugeri e prefazione di Marco Vitale (Edizioni E.S.T.E. 2021, 144 pagine).

La chiave di lettura è sovrapporre la figura del samurai a quella dell’imprenditore. Niente armature e spade, ma la consapevolezza che le nostre decisioni e azioni sono le orme che altri, dopo di noi, seguiranno. Qui sta il senso della responsabilità verso il lascito che l’impresa rappresenta per la comunità in cui cresce e prospera. Impresa e bushidō sono culture destinate a incontrarsi, ricorda Marco Vitale nella sua prefazione al libro, come accade nella figura di Arturo Ferrarin, il pilota di Thiene, nel Vicentino, che nel 1920 con un biplano di seconda mano, l’Ansaldo S.V.A. 9, riuscì nell’impresa di volare da Roma a Tokyo: un raid di 18mila chilometri in 29 tappe, dal 14 febbraio al 31 maggio dopo 112 ore di volo.

Il principe Hirohito proclamò 40 giorni di festeggiamenti in onore di Ferrarin, conferendogli onorificenze e una preziosa spada da samurai. Ferrarin era diventato pilota di aeroplani disobbedendo al padre che lo voleva a tutti i costi alla guida dell’azienda. La sua impresa aveva pochi strumenti: un altimetro e una bussola, lo spirito d’imprenditore gliela fece portare a compimento.

Fedeltà a una missione e coraggio nel portarla al successo sono i tratti che emergono nei ritratti degli imprenditori che Mariano Maugeri ha intervistato per comporre questo libro, evoluzione del progetto ReStart della vicentina Considi, di cui Fabio Cappellozza e Gianni Dal Pozzo sono rispettivamente presidente e AD, per avvicinare gli imprenditori nel momento più buio del 2020, in pieno lockdown e distanziamento fisico, a storie di imprese nate per la tenacia dei loro fondatori e cresciute sui mercati globali per l’ostinata esplorazione di donne e uomini che hanno fatto propri i valori dei samurai.

ReStart era un manuale di sopravvivenza e adattamento in forma di webinar: impresa contro Covid; Imprenditori e Samurai è un racconto analogico di passione, tenacia e inventiva lungo la Penisola che riserva molte sorprese e vuole consegnare esempi da seguire, sia alle imprese familiari impegnate con il passaggio generazionale che alle imprese alle prese con il passaggio dimensionale che richiede, sì, cultura manageriale, che è il lavoro di Cappellozza e Dal Pozzo nutrito di cultura Lean, ma anche ispirazione da case history in settori molto diversi tra di loro.

Tra le 15 imprese protagoniste sono 4 quelle che fanno base nel Vicentino:

CEREAL DOCKS. Gruppo industriale italiano attivo dal 1983, nella prima trasformazione agro-alimentare, per la produzione di ingredienti destinati ad applicazioni nei settori alimentare, farmaceutico, cosmetico, nutrizione animale, tecnico ed energetico. Il suo fatturato è di 998 milioni di euro, mentre la quota export è del 15,7%.

INGLESINA. Azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di passeggini, carrozzine e accessori nel settore della prima infanzia. Fondato nel 1963, il marchio veneto ha un fatturato di 48,5 milioni di euro e una quota export del 50%.

PBA. Azienda nata nel 1976. Ad oggi è uno dei marchi di completamenti per l’architettura riconosciuto nel mondo nelle più importanti opere architettoniche, con un fatturato di 18 milioni di euro e una quota export del 75%.

SIRMAX. Fornitore di composti e resine plastiche leader a livello internazionale, nato nel 1964. Ad oggi conta sette stabilimenti all’estero, dislocati tra Polonia, Brasile, Stati Uniti e India. I suoi prodotti sostenibili ed i biopolimeri sono diventati il prodotto di scelta per un'ampia varietà di mercati, con un fatturato di 400 milioni di euro.