20/10/2021

Fitt vara una policy a tempo indeterminato per lo smart working

Dopo un percorso durato quasi 3 anni, l’azienda vicentina vara la propria policy nei 7 stabilimenti italiani e inizia la sperimentazione in Francia.

FITT, gruppo leader internazionale, è pioniere nella produzione e nello sviluppo di soluzioni ad alto contenuto innovativo finalizzate al passaggio di fluidi per uso domestico, professionale e industriale.

Nel 2018 FITT ha deciso di introdurre un approccio innovativo all’organizzazione del lavoro, caratterizzata da flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari di lavoro e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati. Iniziava così, in maniera sperimentale e volontaria, il percorso di smart working dell’azienda vicentina.

Il progetto ha sviluppato, nei due anni successivi, un’importante attività di formazione continua per i manager e per i collaboratori al fine di radicare la cultura del “lavoro agile” in tutte le risorse. Ciò ha prodotto un cambio netto nel modo di operare e nella sua valutazione: dalle “ore lavorate” si è passati al “raggiungimento di obiettivi”, basato sulla fiducia e sul senso di responsabilità di ciascuno dei collaboratori.

La formazione continua, la sperimentazione di nuovi processi e nuove tecnologie, la pandemia persistente e un’indagine interna condotta nei mesi estivi del 2020 hanno portato alla stesura definitiva della policy di smart working, condivisa con la FITT People lo scorso mese di settembre.

La policy è entrata in vigore dal 18 ottobre e avrà valenza a tempo indeterminato: in una settimana di 5 giorni lavorativi, per i collaboratori di FITT che svolgono mansioni compatibili con lo smart working, sarà possibile lavorarne 3 da casa, o da altro luogo idoneo e a norma, inclusi i nascenti spazi pubblici di co-working.

Al momento l'iniziativa interesserà 180 collaboratori, quindi il 25% della popolazione italiana. 

Favorire l’equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata dei collaboratori è, senza dubbio, l’obiettivo primario della nuova policy di smart working: a ciò si aggiungono infondere maggiore autonomia e responsabilità nell’operato quotidiano, aumentare l’efficienza e la produttività e, infine, incrementare la soddisfazione e l’ingaggio della popolazione aziendale. 

"Il 31 dicembre è prevista la fine dello stato di emergenza e andrà a scadenza il regime semplificato per il lavoro agile. Noi in FITT abbiamo voluto anticipare questa scadenza e, grazie alla formazione e all’esperienza maturata in tre anni, siamo stati in grado di stendere la nostra policy di smart working. – afferma Sara Trentin, HR Director di FITT - La pandemia non ci ha trovato impreparati, ma ha dato una forte accelerata alle nostre intenzioni. In FITT il benessere dei collaboratori rimane al centro di ogni strategia aziendale, ma è importante anche ritornare e a vivere l’azienda in senso tradizionale, incontrando i colleghi nei corridoi, scambiando idee e soluzioni alla macchinetta del caffè, partecipando dal vivo a corsi di formazione: ecco perché abbiamo reso obbligatori in presenza due giorni alla settimana. La nostra intenzione è quella di estendere entro breve tempo la policy di smart working anche a tutte le aziende estere che fanno parte del gruppo FITT, in Francia abbiamo già iniziato la fase di sperimentazione".

L’attenzione costante che l’azienda da sempre dedicata alle proprie persone, è stata riconosciuta anche dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (Itqf) che, attraverso il metodo del Social Listening Index, ha compiuto uno studio sui migliori datori di lavoro in Italia, selezionando le 300 aziende “TOP JOB – ITALY’S BEST EMPLOYERS 2021/2022”FITT viene considerata la terza migliore azienda in cui lavorare del settore dell’industria idraulica e pneumatica. Un importante e autorevole riconoscimento della qualità della vita aziendale!