31/05/2021

Giorgio Dalla Bona, CEO di Cereal Docks International Spa, confermato vice presidente di Coceral

È l’associazione europea che rappresenta il comparto dell’approvvigionamento, distribuzione, importazione ed esportazione di materie prime agricole.

Tempo di nuove nomine in Coceral, l’associazione europea che rappresenta il comparto dell’approvvigionamento, della distribuzione, dell’importazione ed esportazione di materie prime agricole, che nei giorni scorsi ha riconfermato nel ruolo di Presidente il francese Philippe Mitko Head of Public Affairs di InVivo e in quello di Vice Presidente l’italiano Giorgio Dalla Bona CEO di Cereal Docks International Spa società di Cereal Docks Group. Nuova nomina invece per l’altro Vice Presidente, Olivier Calvar, Regional Manager della società Viterra.

 

Giorgio Dalla Bona, CEO di Cereal Docks International Spa, confermato vice presidente di Coceral
    
Fondata nel 1958, Coceral rappresenta i commercianti di cereali e mangimi e promuove un approccio all’agricoltura in sintonia con il quadro economico globale. Obiettivo dell’associazione è di rispondere alle importanti sfide del settore coniugando una maggiore produttività ed efficienza del sistema agricolo con la tutela dell’ambiente e del clima. 

L’associazione dedica particolare attenzione ai temi legati alla sicurezza alimentare e ha un ruolo importante anche per le politiche che interessano la comunità agricola e agroalimentare europea. Tra queste, particolarmente importante è il piano dell’UE Farm to Fork Strategy che ha suscitato un ampio dibattito nel corso dell’ultimo anno e che sarà al centro dell’attenzione di un importante evento promosso da Coceral il prossimo 23 giugno.
    
“Siamo consapevoli che il sistema alimentare debba integrare ulteriori misure per migliorare la sua sostenibilità il più rapidamente possibile, mantenendo i più alti standard di qualità e convenienza alimentare – ha spiegato Dalla Bona commentando le sfide che aspettano Coceral in futuro –. Dobbiamo però riconoscere che la strategia proposta solleva ancora molte perplessità nella comunità agricola e agroalimentare europea. Da tempo richiediamo alla Commissione europea una valutazione d'impatto completa per avviare una discussione concreta e basata sui fatti della strategia Farm to Fork, che avrà un impatto importante sulla qualità ambientale della nostra agricoltura, così come sulla nostra capacità di produzione, sulla competitività, le importazioni e, in ultima analisi, sui prezzi al consumo. Argomenti troppo importanti perché siano ostaggio di ideologie e posizioni politiche non basate su dati concreti e evidenze scientifiche. In occasione dell’evento del 23 giugno avremo modo di esporre il nostro punto di vista, frutto di un intenso lavoro di raccolta dati che ci ha impegnato in questi ultimi mesi”.



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