Gruppo Zilio, azienda specializzata nello sviluppo di sistemi ed impianti di trattamento delle acque, ha vinto una gara d’appalto pubblica indetta dal comune di Zrenjanin (Serbia), per la costruzione e la manutenzione di un impianto di potabilizzazione delle acque destinate al consumo umano. L’accordo è stato alla presenza dell’Ambasciatore italiano a Belgrado Giuseppe Manzo e del sindaco di Zrenjanin Čedomir Janjić.
“In questo nuovo progetto saranno investiti 6.5 milioni di euro – spiega Jean-Marc Janailhac, Presidente ed Amministratore Delegato di Gruppo Zilio -, che creeranno un gettito di 40 milioni di euro in 20 anni. Gruppo Zilio costruirà e gestirà l’impianto per un periodo minimo di 15 anni, garantendo costantemente agli abitanti di Zrenjanin acqua potabile secondo la normativa serba”.
Zrenjanin è la città più grande della provincia autonoma di Vojvodina, situata al centro della parte serba della regione del Banato, sulle rive dei fiumi Tisza e Begej. È la città con la più alta concentrazione di corsi d’acqua in Serbia. Con oltre 132.000 abitanti, 80.000 dei quali all’interno della città, la municipalità di Zrenjanin è il centro amministrativo del distretto ed è la città che offre migliori opportunità commerciali in Serbia. L’inquinamento da arsenico e boro nelle acque potabili è particolarmente concentrato nella parte nord della Serbia, nella provincia di Vojvodina. In queste zone la popolazione è costretta a bere esclusivamente acque imbottigliate invece dell’acqua corrente.
Con una capacità massima di 9 milioni di m3/anno ed una potenzialità di 286 l/s, l’impianto sarà in grado di eliminare i vari elementi contaminanti tra cui materia organica, ammoniaca, arsenico, ferro come anche sodio e boro. L’impianto di potabilizzazione eliminerà questi elementi inquinanti dall’acqua, aiutando l’ambiente e creando vantaggi economici per gli abitanti generati dal risparmio sull’acquisto dell’acqua potabile confezionata in bottiglie e sarà dotato delle principali tecnologie per la potabilizzazione delle acque fra cui le membrane in carburo di silicio, le membrane polimeriche per l’osmosi inversa e le resine a scambio ionico.
L’impianto sarà completamente automatizzato e prevede una serie di strumenti di controllo per il costante monitoraggio della qualità dell’acqua in uscita. Inoltre, sono previsti blocchi dell’impianto in caso di anomalie per prevenire qualsiasi rischio di erogazione di acqua non idonea. L’impianto sarà monitorato sia in loco che con un sistema di telecontrollo, con una disponibilità di intervento 24/7.
“Il progetto di Zrenjanin – aggiunge Janailhac - è il coronamento di due anni di attività durante i quali Gruppo Zilio ha investito in Serbia tramite una sua struttura costituita da collaboratori locali di elevata competenza. Questo successo è per Gruppo Zilio un punto di inizio nel processo di miglioramento delle infrastrutture per la potabilizzazione delle acque in Serbia, al quale Gruppo Zilio vuole contribuire attraverso la sua vasta esperienza e le tecnologie all’avanguardia di cui dispone”.
“In questo nuovo progetto saranno investiti 6.5 milioni di euro – spiega Jean-Marc Janailhac, Presidente ed Amministratore Delegato di Gruppo Zilio -, che creeranno un gettito di 40 milioni di euro in 20 anni. Gruppo Zilio costruirà e gestirà l’impianto per un periodo minimo di 15 anni, garantendo costantemente agli abitanti di Zrenjanin acqua potabile secondo la normativa serba”.
Zrenjanin è la città più grande della provincia autonoma di Vojvodina, situata al centro della parte serba della regione del Banato, sulle rive dei fiumi Tisza e Begej. È la città con la più alta concentrazione di corsi d’acqua in Serbia. Con oltre 132.000 abitanti, 80.000 dei quali all’interno della città, la municipalità di Zrenjanin è il centro amministrativo del distretto ed è la città che offre migliori opportunità commerciali in Serbia. L’inquinamento da arsenico e boro nelle acque potabili è particolarmente concentrato nella parte nord della Serbia, nella provincia di Vojvodina. In queste zone la popolazione è costretta a bere esclusivamente acque imbottigliate invece dell’acqua corrente.
Con una capacità massima di 9 milioni di m3/anno ed una potenzialità di 286 l/s, l’impianto sarà in grado di eliminare i vari elementi contaminanti tra cui materia organica, ammoniaca, arsenico, ferro come anche sodio e boro. L’impianto di potabilizzazione eliminerà questi elementi inquinanti dall’acqua, aiutando l’ambiente e creando vantaggi economici per gli abitanti generati dal risparmio sull’acquisto dell’acqua potabile confezionata in bottiglie e sarà dotato delle principali tecnologie per la potabilizzazione delle acque fra cui le membrane in carburo di silicio, le membrane polimeriche per l’osmosi inversa e le resine a scambio ionico.
L’impianto sarà completamente automatizzato e prevede una serie di strumenti di controllo per il costante monitoraggio della qualità dell’acqua in uscita. Inoltre, sono previsti blocchi dell’impianto in caso di anomalie per prevenire qualsiasi rischio di erogazione di acqua non idonea. L’impianto sarà monitorato sia in loco che con un sistema di telecontrollo, con una disponibilità di intervento 24/7.
“Il progetto di Zrenjanin – aggiunge Janailhac - è il coronamento di due anni di attività durante i quali Gruppo Zilio ha investito in Serbia tramite una sua struttura costituita da collaboratori locali di elevata competenza. Questo successo è per Gruppo Zilio un punto di inizio nel processo di miglioramento delle infrastrutture per la potabilizzazione delle acque in Serbia, al quale Gruppo Zilio vuole contribuire attraverso la sua vasta esperienza e le tecnologie all’avanguardia di cui dispone”.