Xacus, azienda di moda con sede a San Vito di Leguzzano, ha inaugurato di recente un nuovo show-room a Milano, nella zona finanziaria nei pressi della Scala. Uno spazio monomarca di 150 metri quadrati progettato da Flavio Albanese e pensato per proporre le proprie collezioni di camicie e accessori (scarpe, borse e cinture) in particolare alla clientela internazionale. Lo show room milanese va ad affiancare quelli già aperti da tempo da Xacus ad Amsterdam, Mosca, Tokyo e Honk Kong, nell'ambito di una strategia di internazionalizzazione che è da oltre trent'anni caratteristica dell'azienda.
Fondata nel 1956 da Alberto Xoccato e guidata oggi dai figli Giorgio e Paolo, Xacus si è aperta infatti all'esportazione già dagli anni Ottanta, puntando dapprima sul mercato nordamericano ed estendendo poi il raggio d’azione agli altri principali mercati mondiali.
Con gli anni Novanta ha iniziato un processo pianificato di investimenti in nuovi impianti produttivi e commerciali che ha portato a rinnovare completamente l'organizzazione produttiva e logistica e ad aprire oltre 50 corner e “shop in shop” esclusivi in Italia e all'estero. A partire dal 2000, Xacus ha ulteriormente sviluppato la propria attività aprendo una serie di speciali rapporti produttivi nell’ambito della camiceria con alcuni tra i nomi più prestigiosi del Made in Italy.
Il nuovo show room di Milano rappresenta un passo avanti nello sviluppo di un concetto completo di vendita, che vede inseriti i prodotti Xacus in un concept nel quale trovano spazio tutte le linee, sia quelle principali legate alla camiceria uomo e donna, sia quelle dei prodotti delle linee di accessori in pelle da uomo, proposte con il marchio Andrea Zori.
Gli show room e i corner monomarca fanno parte integrante della strategia produttiva e commerciale dell'azienda. “Da tempo interloquiamo con i nostri negozi attraverso un sistema di B2B nel quale gli ordini vengono trasmessi online, consentendo di ottenere maggiore efficienza, organizzazione, e vedere in tempo reale le disponibilità presenti in magazzino”, spiega Giorgio Xoccato, presidente dell'azienda.
Per Xacus il fattore umano, la creatività, lo stile e la capacità di innovare si integrano tra loro, applicati a processi che usano le tecnologie più avanzate per il settore.
“La combinazione tra sapere antico e tecnologia – osserva Giorgio Xoccato - è ciò che ha permesso in tutti questi anni all'azienda di aprire strade nuove, soprattutto nei mercati esteri, dove oggi esportiamo il 40% della produzione, con l'obiettivo di arrivare al 60% nei prossimi due anni”.
Fondata nel 1956 da Alberto Xoccato e guidata oggi dai figli Giorgio e Paolo, Xacus si è aperta infatti all'esportazione già dagli anni Ottanta, puntando dapprima sul mercato nordamericano ed estendendo poi il raggio d’azione agli altri principali mercati mondiali.
Con gli anni Novanta ha iniziato un processo pianificato di investimenti in nuovi impianti produttivi e commerciali che ha portato a rinnovare completamente l'organizzazione produttiva e logistica e ad aprire oltre 50 corner e “shop in shop” esclusivi in Italia e all'estero. A partire dal 2000, Xacus ha ulteriormente sviluppato la propria attività aprendo una serie di speciali rapporti produttivi nell’ambito della camiceria con alcuni tra i nomi più prestigiosi del Made in Italy.
Il nuovo show room di Milano rappresenta un passo avanti nello sviluppo di un concetto completo di vendita, che vede inseriti i prodotti Xacus in un concept nel quale trovano spazio tutte le linee, sia quelle principali legate alla camiceria uomo e donna, sia quelle dei prodotti delle linee di accessori in pelle da uomo, proposte con il marchio Andrea Zori.
Gli show room e i corner monomarca fanno parte integrante della strategia produttiva e commerciale dell'azienda. “Da tempo interloquiamo con i nostri negozi attraverso un sistema di B2B nel quale gli ordini vengono trasmessi online, consentendo di ottenere maggiore efficienza, organizzazione, e vedere in tempo reale le disponibilità presenti in magazzino”, spiega Giorgio Xoccato, presidente dell'azienda.
Per Xacus il fattore umano, la creatività, lo stile e la capacità di innovare si integrano tra loro, applicati a processi che usano le tecnologie più avanzate per il settore.
“La combinazione tra sapere antico e tecnologia – osserva Giorgio Xoccato - è ciò che ha permesso in tutti questi anni all'azienda di aprire strade nuove, soprattutto nei mercati esteri, dove oggi esportiamo il 40% della produzione, con l'obiettivo di arrivare al 60% nei prossimi due anni”.