DAGLI ESORDI AGLI ANNI 80 - La F.lli Mazzon, azienda chimica di Schio che produce resine leganti e vernici refrattarie per fonderie e prodotti chimici per l'edilizia, arriva al traguardo dei cinquant'anni.
Fondata nel 1962 dai fratelli Gianni, Luigi e Antonio Mazzon, l'azienda occupa oggi una settantina di addetti, ha raggiunto i 30 milioni di euro di fatturato e ha una produzione annua di 25 mila tonnellate, un giro giro d'affari all'estero più che triplicato negli ultimi cinque anni e una presenza in oltre trenta paesi in Europa e nel mondo.
Il primo business aziendale, in quel 1962, è la produzione di miscele alcoliche per fonderia. Per passi successivi, dal 1962 al 1980, l’azienda si sviluppa nei numeri e negli spazi, all'ingresso di Schio, arrivando agli attuali 25 mila metri quadrati di area produttiva, di cui 10 mila coperti, tra capannoni e aree di stoccaggio e di carico.
Negli anni Settanta e Ottanta, grazie all'espansione della produzione di fonderia italiana, Mazzon trova il suo cavallo di battaglia nelle vernici refrattarie, proposte accanto ai diluenti alcolici e ai distaccanti a base di idrocarburi.
Disponendo di molteplici materie prime, l'azienda estende la produzione ai diluenti nitro e sintetici per vernici e agli antiruggine, a cui segue la produzione di smalti e antiruggine per la protezione del metallo. In quegli anni va espandendosi anche il mercato di vernici bituminose per la verniciatura delle fusioni per il mercato edile, prodotti che sostennero negli anni successivi lo sviluppo del settore impermeabilizzazione. Grande rilievo assume anche la divisione detergenza industriale per le smalterie legate alla produzione nazionale di elettrodomestici, con una serie di prodotti per lo sgrassaggio e il decapaggio delle lamiere metalliche da utilizzarsi prima della smaltatura porcellanata.
Nel 1980 si inizia a puntare sul settore del colorificio industriale, prima limitato a un piccolo reparto.
LA SECONDA GENERAZIONE - Negli anni Novanta entra in azienda la seconda generazione. In quel periodo, dopo aver quasi saturato la domanda nazionale di vernici refrattarie per fonderia e consolidato il mercato dei prodotti ausiliari (diluenti, distaccanti, colle, copertori esotermici, additivi) si intraprende la produzione di resine leganti, un settore allora per lo più in mano alle multinazionali. In un primo tempo si presentano notevoli difficoltà nell’acquisizione di quote di mercato, dovute alla forza dei concorrenti, ma un po' alla volta, grazie a una continua personalizzazione e innovazione di prodotto, il settore resine diviene sempre più importante per l’azienda, contribuendo oggi al 60% del fatturato totale.
Alla fine del 2005 inizia un’intensa fase di investimenti con il progressivo processo di modernizzazione, rinnovamento, sostituzione e potenziamento di numerosi impianti e macchinari di produzione. Tra il 2006 e il 2011 vengono investiti oltre 8 milioni di euro con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva, che passa dalle 16 mila tonnellate del 2005 alle 25 mila del 2008, per evadere gli ordini consistenti in tempi sempre più brevi, soddisfare la domanda crescente da parte di nuovi mercati e promuovere la sicurezza del lavoro. Si investe molto anche in ricerca e sviluppo, nello studio di prodotti innovativi, ci si apre all’Europa e ad altri paesi oltreoceano.
L'INTERNAZIONALIZZAZIONE - Oggi, con un fatturato all’estero più che triplicato negli ultimi cinque anni e che supera il 30% del giro d’affari totale, l’azienda ha consolidato la propria presenza in oltre trenta Paesi, potendo contare su una rete di agenti e distributori, garantendo assistenza tecnica qualificata e un servizio logistico puntuale e affidabile. Il “pacchetto clienti” conta circa 250 aziende di rilevanza internazionale, in Italia e all’estero.
In questo processo di internazionalizzazione, Mazzon è diventata importante fornitore del colosso russo UralVagonZavod, uno dei principali produttori russi e mondiali di vagoni ferroviari, macchine movimento terra e prodotti metallurgici. La UralVagonZavod, che ha sede a Nizhny Tagil, non lontano da Ekaterinburg, oltre i monti Urali, occupa 20 mila addetti e ha un fatturato di 5 miliardi di dollari. Alla Mazzon il grande produttore russo si è rivolto per la fornitura di vernici e resine per la fusione di parti delle ruote e degli assali dei vagoni ferroviari. La commessa russa riguarda la fornitura di oltre mille tonnellate l'anno di vernice refrattaria, per un valore di 2 milioni di euro.
"Non nascondiamo una certa preoccupazione per il futuro, a causa della difficile situazione economica italiana e internazionale e delle tante variabili in gioco, come la perdita di competitività del sistema produttivo del nostro paese, l'incerta salute finanziaria di alcuni clienti, la crescita internazionale di alcuni concorrenti e lo spostamento progressivo dei mercati che implica un crescente sforzo logistico e organizzativo. Si tratta di continuare a lavorare tenendo fede ai valori che abbiamo seguito in tutti questi anni, per continuare a essere protagonisti dello scenario internazionale anche in futuro”.
Fondata nel 1962 dai fratelli Gianni, Luigi e Antonio Mazzon, l'azienda occupa oggi una settantina di addetti, ha raggiunto i 30 milioni di euro di fatturato e ha una produzione annua di 25 mila tonnellate, un giro giro d'affari all'estero più che triplicato negli ultimi cinque anni e una presenza in oltre trenta paesi in Europa e nel mondo.
Il primo business aziendale, in quel 1962, è la produzione di miscele alcoliche per fonderia. Per passi successivi, dal 1962 al 1980, l’azienda si sviluppa nei numeri e negli spazi, all'ingresso di Schio, arrivando agli attuali 25 mila metri quadrati di area produttiva, di cui 10 mila coperti, tra capannoni e aree di stoccaggio e di carico.
Negli anni Settanta e Ottanta, grazie all'espansione della produzione di fonderia italiana, Mazzon trova il suo cavallo di battaglia nelle vernici refrattarie, proposte accanto ai diluenti alcolici e ai distaccanti a base di idrocarburi.
Disponendo di molteplici materie prime, l'azienda estende la produzione ai diluenti nitro e sintetici per vernici e agli antiruggine, a cui segue la produzione di smalti e antiruggine per la protezione del metallo. In quegli anni va espandendosi anche il mercato di vernici bituminose per la verniciatura delle fusioni per il mercato edile, prodotti che sostennero negli anni successivi lo sviluppo del settore impermeabilizzazione. Grande rilievo assume anche la divisione detergenza industriale per le smalterie legate alla produzione nazionale di elettrodomestici, con una serie di prodotti per lo sgrassaggio e il decapaggio delle lamiere metalliche da utilizzarsi prima della smaltatura porcellanata.
Nel 1980 si inizia a puntare sul settore del colorificio industriale, prima limitato a un piccolo reparto.
LA SECONDA GENERAZIONE - Negli anni Novanta entra in azienda la seconda generazione. In quel periodo, dopo aver quasi saturato la domanda nazionale di vernici refrattarie per fonderia e consolidato il mercato dei prodotti ausiliari (diluenti, distaccanti, colle, copertori esotermici, additivi) si intraprende la produzione di resine leganti, un settore allora per lo più in mano alle multinazionali. In un primo tempo si presentano notevoli difficoltà nell’acquisizione di quote di mercato, dovute alla forza dei concorrenti, ma un po' alla volta, grazie a una continua personalizzazione e innovazione di prodotto, il settore resine diviene sempre più importante per l’azienda, contribuendo oggi al 60% del fatturato totale.
Alla fine del 2005 inizia un’intensa fase di investimenti con il progressivo processo di modernizzazione, rinnovamento, sostituzione e potenziamento di numerosi impianti e macchinari di produzione. Tra il 2006 e il 2011 vengono investiti oltre 8 milioni di euro con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva, che passa dalle 16 mila tonnellate del 2005 alle 25 mila del 2008, per evadere gli ordini consistenti in tempi sempre più brevi, soddisfare la domanda crescente da parte di nuovi mercati e promuovere la sicurezza del lavoro. Si investe molto anche in ricerca e sviluppo, nello studio di prodotti innovativi, ci si apre all’Europa e ad altri paesi oltreoceano.
L'INTERNAZIONALIZZAZIONE - Oggi, con un fatturato all’estero più che triplicato negli ultimi cinque anni e che supera il 30% del giro d’affari totale, l’azienda ha consolidato la propria presenza in oltre trenta Paesi, potendo contare su una rete di agenti e distributori, garantendo assistenza tecnica qualificata e un servizio logistico puntuale e affidabile. Il “pacchetto clienti” conta circa 250 aziende di rilevanza internazionale, in Italia e all’estero.
In questo processo di internazionalizzazione, Mazzon è diventata importante fornitore del colosso russo UralVagonZavod, uno dei principali produttori russi e mondiali di vagoni ferroviari, macchine movimento terra e prodotti metallurgici. La UralVagonZavod, che ha sede a Nizhny Tagil, non lontano da Ekaterinburg, oltre i monti Urali, occupa 20 mila addetti e ha un fatturato di 5 miliardi di dollari. Alla Mazzon il grande produttore russo si è rivolto per la fornitura di vernici e resine per la fusione di parti delle ruote e degli assali dei vagoni ferroviari. La commessa russa riguarda la fornitura di oltre mille tonnellate l'anno di vernice refrattaria, per un valore di 2 milioni di euro.
"Non nascondiamo una certa preoccupazione per il futuro, a causa della difficile situazione economica italiana e internazionale e delle tante variabili in gioco, come la perdita di competitività del sistema produttivo del nostro paese, l'incerta salute finanziaria di alcuni clienti, la crescita internazionale di alcuni concorrenti e lo spostamento progressivo dei mercati che implica un crescente sforzo logistico e organizzativo. Si tratta di continuare a lavorare tenendo fede ai valori che abbiamo seguito in tutti questi anni, per continuare a essere protagonisti dello scenario internazionale anche in futuro”.