07/10/2025

Ricerca sui Pfas di Acque del Chiampo e Università di Padova presentata al congresso WETPOL 2025

Lo studio sull’assorbimento di microinquinanti da parte di piante acquatiche illustrato in Polonia.

La sperimentazione sui Pfas condotta da Acque del Chiampo in collaborazione con l’Università di Padova è stata presentata in Polonia al congresso internazionale WETPOL 2025 (Wetland Pollutant Dynamics and Control), dedicato alla fitodepurazione e alle Nature Based Solutions per il trattamento sostenibile delle acque. L’evento si è svolto dal 7 all’11 settembre al Politecnico di Danzica.

Con l’abstract intitolato “Evaluation of landfill leachate phytotoxicity and PFAAs uptake by emergent macrophytes” sono stati presentati i risultati delle ricerche realizzate tra il 2021 e il 2023 dal gestore idrico e dal Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente (DAFNAE) dell’ateneo patavino. Le prove, svolte in serra presso il depuratore di Arzignano, hanno coinvolto diverse specie vegetali alimentate con percolati di discarica contenenti Pfas. Acque del Chiampo ha curato il monitoraggio dei parametri chimico-fisici e le analisi delle biomasse vegetali attraverso il proprio laboratorio.

L’obiettivo della ricerca è valutare come la fitodepurazione possa contribuire a ridurre la dispersione di microinquinanti grazie all’azione combinata di substrato e pianta, individuando le specie più efficaci per la bonifica ambientale.

“C’è grande interesse da parte del mondo scientifico per la tematica Pfas” – afferma Alessandro Pellizzaro, tecnico del laboratorio di Acque del Chiampo che ha illustrato lo studio in Polonia – “Molta attenzione è stata rivolta ai dati che abbiamo presentato, ritenuti innovativi in un contesto di alto livello internazionale”.

“Dal 2013 stiamo investendo oltre 37 milioni di euro per affrontare l’emergenza Pfas con la riqualificazione della rete acquedottistica” – aggiunge il presidente Renzo Marcigaglia“Parallelamente stiamo consolidando collaborazioni con università e centri di ricerca per condividere l’esperienza di Acque del Chiampo e contribuire alla ricerca di soluzioni per un problema ambientale di portata globale”.

Il valore scientifico della collaborazione tra DAFNAE e Acque del Chiampo è confermato dai risultati e dalle numerose pubblicazioni congiunte su riviste internazionali. “Come ricercatori abbiamo il compito di generare e diffondere conoscenza” – sottolinea Nicola Dal Ferro, professore associato del DAFNAE e referente scientifico del progetto – “La presentazione al congresso si aggiunge alle nostre pubblicazioni condivise, riconosciute a livello internazionale”.

La collaborazione proseguirà con l’avvio, a novembre, di un dottorato di ricerca supervisionato dal professor Dal Ferro e sostenuto da Acque del Chiampo, a conferma della solidità e della prospettiva di questo percorso comune.