09/10/2013

Il lavoro che vorrei: i 30 premi del Progetto Marzotto

Sono stati premiati al Teatro Comunale di Vicenza i vincitori del concorso per studenti della provincia promosso dall’Associazione Progetto Marzotto.

“Questo è un bel rumore, una bella energia”. Esordisce così Matteo Marzotto davanti ad una movimentata platea composta da oltre 1000 tra docenti, genitori e soprattutto ragazze e ragazzi delle scuole dell’obbligo di ogni ordine e grado accorsi al Teatro Comunale di Vicenza per la cerimonia di premiazione del concorso “Il lavoro che vorrei”. Promosso dall’Associazione Progetto Marzotto che ha come obiettivo quello di ascoltare le voci delle nuove generazioni per capire le esigenze dell’Italia del domani, il concorso ha chiesto agli studenti di Vicenza di realizzare lavori o opere creative ispirate al tema “Il lavoro che vorrei”.
“Con questa iniziativa – spiega Matteo Marzotto, presidente dell’Associazione Progetto Marzotto – si vuole approfondire la sensibilità al lavoro delle fasce d’età scolare, per raccogliere contenuti di positività e sviluppo in linea con la missione dell’Associazione, convinti che anche il lavoro vada rinnovato con le idee, la creatività, la formazione, l’apertura mentale e la disponibilità al cambiamento sull’esempio di quanto fecero Gaetano e Giannino Marzotto, figura ispiratrice la prima e promotrice la seconda, dell’Associazione”.

Tra i 500 lavori inviati da 117 istituti, l’Associazione Progetto Marzotto, in collaborazione con Regione Veneto, Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza, Prefettura di Vicenza, il Comune di Vicenza e quelli della provincia, ha assegnato 30 riconoscimenti: 27 borse di studio e 3 premi speciali agli istituti. I finalisti e i premiati, tutti presenti alla cerimonia del teatro, hanno sfilato sul palco del Comunale presentando le loro opere che spaziano dal testo scritto alla canzone, fino alla creazione di opere d’arte figurativa, video, edizioni ‘speciali’ di telegiornali, poster e corti d’animazione.
“È una grande festa – ha detto Cristiano Seganfreddo, direttore generale dell’Associazione Progetto Marzotto –, la possiamo paragonare ad un “sismografo contemporaneo” in grado di sentire la sensibilità del territorio”.
“Quando i ragazzi partecipano con il cuore per realizzare un progetto a scuola perché nel farlo ci si entusiasma – ha aggiunto Margherita Marzotto –, sicuramente si tratta di qualcosa che fa crescere”.

Per la categoria scuole primarie sono stati premiati, con borse di studio da 750 euro, due lavori individuali, Art.1 della costituzione di Lovis Boateng della scuola A. Manzoni di Valdagno e Disegnare come mangiare di Emanuele Pertegato dell’Istituto Comprensivo Giacomo Zanella di Bolzano Vicentino; e sette lavori di gruppo delle classi 2^a e 2^b della Scuola A. Campesano di Bassano del Grappa con il video Domani sarò; della 4^ della Scuola Giovanni Pascoli – Marsan di Marostica con il video Il lavoro che vorre..mmo; della 4^b della Scuola Paolo Lioy di Vicenza con il video Il lavoro che vorrei; della 4^c della Scuola Paolo Lioy di Vicenza con il video Una storia..che puzza!; della Scuola Monte Ortigara di Asiago con il video Khindar TG: Il lavoro che vorrei; della 2^a della Scuola Giovanni XXIII Borne di Valdagno con il video Il lavoro che vorrei; delle classi 4^a e 3^a della Scuola Cesare Battisti di Gambugliano con la proposta di testo e video Il giardino di Matilde.
All’Istituto Lioy di Vicenza il Premio Speciale da 5.000 euro per il maggior numero di progetti finalisti.

Tra le secondarie di primo grado, la cui borsa di studio ammonta a 1.000 euro, premiati tre lavori individuali, il testo Fare… O filosofare di Alessandro Dussin della Scuola Jacopo Vittorelli di Bassano del Grappa; il video Il mio Sogno di Luca Fron della Scuola J. Ferrazzi di Cartigliano e Non so ancora che lavoro vorrei…ma so come lo vorrei fare di Elia Nascinguerra della Scuola Jacopo Vittorelli di Bassano del Grappa. Premiate per sei lavori di gruppo le classi 3^d, 3^e e 3^f della Scuola Carlo Rodolfi di Lonigo con l’elaborato Cubismo, umanistica e design a Lonigo; le classi 2^d, 2^e, 2^f, della Scuola Galileo Galilei di Zugliano con il video Vorrei; la classe 2^d della Scuola Giuseppe Ungaretti – sede staccata di Monteviale con il testo Vestiamo i panni di…; la classe 3^a della Scuola Francesco Maffei di Vicenza con il video Tanti lavori una sola Italia; la Scuola Giacomo Zanella di Sandrigo con il video Move into the Future; le classi 3^a e 3^b dell’Istituto Comprensivo Val Liona di Grancona con l’elaborato Vorrei un lavoro artigianale e creativo.
Per il terzo anno consecutivo va all’Istituto Jacopo Vittorelli di Bassano del Grappa il Premio Speciale.

Le borse di studio da 1.500 euro destinate alle secondarie di secondo grado e centri di formazione professionale sono andati a cinque lavori individuali: Segui le tue passioni di Angelo Cerisara della classe 5mb del Liceo Scientifico Nicolò Tron di Schio; Pieghevole di Elena Corà della classe 5c grafico dell’Istituto Professionale per i Servizi Sociali Bartolomeo Montagna di Vicenza; What else? Fermo immagine di un aspirante ricercatore di Melania De Agnoi della classe 3c del Liceo Gian Battista Brocchi di Bassano del Grappa; L’arte nella mano di Luca Faburlani del Liceo Artistico Antonio Canova di Vicenza; Zeitgeist job di Alessio Morini del Liceo classico Antonio Pigafetta di Vicenza.
Quattro, invece, i lavori di gruppo premiati, quello della 4^ma del Liceo Scientifico Niccolò Tron di Schio per il video Cosa ci aspetta dopo la scuola?; della classe 1^b del Centro di Formazione Professionale Pia Società San Gaetano di Vicenza per il video Un robot di competenze; dell’Istituto Santa Dorotea di Thiene per l’elaborato Lavoro: diritto, dignità, soddisfazione; della 2^g dell’Istituto Tecnico Industriale Statale Enrico Fermi di Bassano del Grappa con il video Il mio futuro inizia da un sogno.
Il Premio Speciale, infine, è andato al Liceo Scientifico Niccolò Tron di Schio per essersi aggiudicato il maggior numero di borse di studio.

I progetti vincitori saranno consultabili sul sito dell’Associazione Progetto Marzotto e, come avvenuto per i lavori del concorso “L’ambiente che vorrei” organizzato dall’Associazione dello scorso anno, gli elaborati più interessanti saranno pubblicati in un volume.
“Dobbiamo rimanere un paese industrializzato e per quanto la competizione sia sempre più grande e sia necessario imparare le lingue, non dimenticate le vostre radici vicentine – ha infine detto Matteo Marzotto rivolgendosi ai ragazzi delle scuole –, radici che adesso devono provare a rinnovarsi e voi siete il rinnovamento” .
L'appuntamento con il concorso dell'Associazione Progetto Marzotto è rinnovato anche per l'anno prossimo il cui tema sarà: "La tecnologia che vorrei".