Manca pochissimo all’ultimo giorno utile, il 30 maggio, per partecipare a “La tecnologia che vorrei”, quarta edizione del concorso rivolto agli studenti delle scuole della Provincia di Vicenza e promosso dall'Associazoone Progetto Marzotto, ente senza scopo di lucro nato al fine di onorare la memoria del Conte Gaetano Marzotto.
Il concorso, che invita gli studenti a dare la propria visione e interpretazione su un tema centrale della nostra società come la tecnologia, prevede un montepremi di oltre 40mila euro in favore dei 31 lavori migliori con 27 borse di studio e tre riconoscimenti collaterali.
Quest’anno il premio dell’Associazione prevede anche una collaborazione con l’innovativo MUSE Museo delle Scienze di Trento, recentemente rinnovato con un progetto di Renzo Piano, che darà l’opportunità ai partecipanti di vincere la prima edizione del Premio Speciale MUSE dedicato alle nuove tecnologie che siano in sintonia con i principi della sostenibilità ambientale.
“Il museo delle Scienze di Trento – spiega Matteo Cattadori, responsabile della didattica del MUSE - da sempre cerca di dialogare con la società, per questo il coinvolgimento delle persone – in particolare dei più giovani - rappresenta una delle sue principali vocazioni”.
Con quale spirito è iniziata la collaborazione tra il premio e il MUSE?
La collaborazione con il Progetto Marzotto nasce dal desiderio di dialogo tra i direttori dell’Associazione e del Museo data la fortissima volontà, condivisa dai due enti, di ricercare e valorizzare le eccellenze che emergono dal mondo della scuola. E questo non per promuovere uno spirito di competizione, ma per diffondere e riconoscere in maniera pubblica le buone pratiche e i progetti migliori.
Qual è l’aspetto che più vi ha interessato di questa sinergia con il Progetto Marzotto?
Al di là della dimensione e della grande professionalità organizzativa che sta alla base del Progetto, la volontà di accostare premi legati alla scuola e all’imprenditoria è un plus che sicuramente abbiamo ritenuto qualificante sia perché è una qualità non comune, sia perché anche al MUSE crediamo molto in questo tipo di contaminazione, Non a caso un piano del nostro museo è dedicato alle attività produttive.
Quest’anno si assegnerà anche il Premio MUSE, cosa prevede?
La classe della squadra vincitrice del premio potrà partecipare ad un percorso educativo che abbiamo voluto chiamare “Astronomia Itinerante”. Si divide in tre diverse attività: la prima è una lezione di osservazione astronomica che i nostri esperti terranno nella scuola vincitrice. Nello stesso contesto – e qui la seconda attività – ci sarà anche l’allestimento di un planetario con successiva esposizione. Infine la casse avrà la possibilità di venire a Trento presso il MUSE e partecipare ad uno dei nostri laboratori didattici.
Il concorso, che invita gli studenti a dare la propria visione e interpretazione su un tema centrale della nostra società come la tecnologia, prevede un montepremi di oltre 40mila euro in favore dei 31 lavori migliori con 27 borse di studio e tre riconoscimenti collaterali.
Quest’anno il premio dell’Associazione prevede anche una collaborazione con l’innovativo MUSE Museo delle Scienze di Trento, recentemente rinnovato con un progetto di Renzo Piano, che darà l’opportunità ai partecipanti di vincere la prima edizione del Premio Speciale MUSE dedicato alle nuove tecnologie che siano in sintonia con i principi della sostenibilità ambientale.
“Il museo delle Scienze di Trento – spiega Matteo Cattadori, responsabile della didattica del MUSE - da sempre cerca di dialogare con la società, per questo il coinvolgimento delle persone – in particolare dei più giovani - rappresenta una delle sue principali vocazioni”.
Con quale spirito è iniziata la collaborazione tra il premio e il MUSE?
La collaborazione con il Progetto Marzotto nasce dal desiderio di dialogo tra i direttori dell’Associazione e del Museo data la fortissima volontà, condivisa dai due enti, di ricercare e valorizzare le eccellenze che emergono dal mondo della scuola. E questo non per promuovere uno spirito di competizione, ma per diffondere e riconoscere in maniera pubblica le buone pratiche e i progetti migliori.
Qual è l’aspetto che più vi ha interessato di questa sinergia con il Progetto Marzotto?
Al di là della dimensione e della grande professionalità organizzativa che sta alla base del Progetto, la volontà di accostare premi legati alla scuola e all’imprenditoria è un plus che sicuramente abbiamo ritenuto qualificante sia perché è una qualità non comune, sia perché anche al MUSE crediamo molto in questo tipo di contaminazione, Non a caso un piano del nostro museo è dedicato alle attività produttive.
Quest’anno si assegnerà anche il Premio MUSE, cosa prevede?
La classe della squadra vincitrice del premio potrà partecipare ad un percorso educativo che abbiamo voluto chiamare “Astronomia Itinerante”. Si divide in tre diverse attività: la prima è una lezione di osservazione astronomica che i nostri esperti terranno nella scuola vincitrice. Nello stesso contesto – e qui la seconda attività – ci sarà anche l’allestimento di un planetario con successiva esposizione. Infine la casse avrà la possibilità di venire a Trento presso il MUSE e partecipare ad uno dei nostri laboratori didattici.