10/07/2019

Rapporto sull'industria italiana: "Si seguita a camminare sul fondo"

Il sesto dei dieci messaggi chiave elaborati dal Centro Studi Confindustria sui fenomeni in corso nella manifattura italiana e mondiale.

La manifattura mondiale sta uscendo da una lunga fase di sviluppo, avvenuta nel segno della globalizzazione. Il tramonto di questa fase, che aveva visto affermarsi a livello mondiale una visione multilaterale degli scambi internazionali e una progressiva liberalizzazione dei mercati, apre un orizzonte nuovo, e pone le economie industriali (antiche e recenti) di fronte a percorsi inediti.

Per dare un contributo all'analisi del fenomeno del cambiamento globale, il Centro Studi Confindustria ha elaborato dieci messaggi chiave sui fenomeni in corso nella manifattura italiana e mondiale nel suo "Rapporto sull’industria italiana 2019".

Di seguito il punto numero 6, il precedente, "La qualità aumenta" è qui.

6. Si seguita a camminare sul fondo

Dopo un triennio di ripresa, nel corso del 2018 si è assistito a un ripiegamento dell’attività produttiva della manifattura italiana (grafico nella foto). E poiché il recupero era stato in ogni caso contenuto, accade che dopo dieci anni dall’inizio della crisi finanziaria internazionale sono ancora evidenti ampie ferite: nell’ampio gap dei livelli produttivi rispetto agli anni pre-crisi, e nell’erosione del perimetro stesso della manifattura, dove il numero di imprese seguita a contrarsi.

Le possibilità di espansione della produzione appaiono vincolate in termini ormai strutturali dalla debolezza della domanda interna, che nonostante un leggero recupero negli anni più recenti seguita a mantenersi meno dinamica di quella degli altri principali partner europei.

La forza dimostrata dai produttori nazionali sui mercati internazionali non può bastare a sostenere l’intera manifattura, perché anche per i settori e le imprese più orientati verso l’estero il peso del mercato interno è, mediamente, preponderante. Vengono al pettine su questo piano i limiti di una visione dello sviluppo tutta e solo rivolta alla ricerca continua di una maggiore competitività: che da sola non può bastare a sostenere i livelli produttivi in assenza di domanda.