05/10/2016

Istat: lievi miglioramenti del settore manifatturiero in Italia

Ritorno alla crescita dei prezzi al consumo dopo 7 mesi di deflazione.

Nella nota mensile sull'andamento dell'economia, l'Istat riporta come settembre veda un lieve miglioramento per il manifatturiero e un ritorno alla crescita dei prezzi al consumo dopo 7 mesi di deflazione.

"Nel secondo trimestre del 2016 - rivela la nota Istat -, la revisione dei Conti Nazionali ha confermato la variazione nulla del Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, rispetto al trimestre precedente. La variazione congiunturale degli investimenti fissi lordi è risultata pari a +0,2% in rialzo rispetto a -0,3% della stima precedente.

A luglio, l’attività produttiva del settore industriale (al netto delle costruzioni) ha registrato incremento (+0,4%) che ha interessato tutti i comparti: i beni di consumo (+2,0%), i beni strumentali (+1,1%), i beni intermedi (+0,9%) e, in misura più limitata, l’energia (+0,5%). Nella media del trimestre maggio-luglio 2016, tuttavia, la produzione è diminuita dello 0,5% in termini congiunturali. La dinamica positiva dell’attività del settore manifatturiero è confermata dai dati del fatturato, misurato a prezzi correnti: a luglio si è rilevato un incremento congiunturale del 2,1% determinato dall’andamento favorevole del mercato interno (+3,2%) e dalla sostanziale stabilità del mercato estero. Nello stesso mese gli ordinativi hanno subito una decisa flessione su base congiunturale (-10,8%) determinata dal risultato eccezionalmente elevato registrato nel mese precedente (+14,3% rispetto a maggio).Tuttavia nel trimestre maggio-luglio gli ordinativi evidenziano una crescita dell’1,9%. clima di fiducia delle imprese manifatturiere ha segnato un incremento a seguito del miglioramento dei giudizi sugli ordini e di un lieve peggioramento delle attese di produzione.

Prosegue la fase di rallentamento del commercio estero. In luglio le importazioni hanno registrato un aumento in termini congiunturali (+0,5%) sostenuto dagli acquisti dai paesi extra Ue (+1,5%) a fronte di un calo di quelli Ue (-0,2%). Le esportazioni hanno invece evidenziato una contrazione (-0,6%) influenzata dalla riduzione delle vendite sui mercati Ue (-1,1%). Ad agosto il commercio estero sui mercati extra Ue ha registrato un incremento congiunturale, più consistente per le importazioni (+2,5%; +7,2% al netto dell’energia) che per le esportazioni (+0,9%). A luglio l’indice della produzione delle costruzioni è diminuito (-0,4% rispetto a giugno) dopo l’incremento registrato nel mese precedente (+1,2%). A settembre, l’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione ha registrato un miglioramento guidato dai giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione e dalle attese sull’occupazione. Nello stesso mese, l’indice del clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato ha segnato un aumento rispetto ad agosto

A settembre l’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere ha segnato un incremento a seguito del miglioramento dei giudizi sugli ordini e di un lieve peggioramento delle attese di produzione. Prosegue la fase di rallentamento del commercio estero. In luglio le importazioni hanno registrato un aumento in termini congiunturali (+0,5%) sostenuto dagli acquisti dai paesi extra Ue (+1,5%) a fronte di un calo di quelli Ue (-0,2%, Figura 5). Le esportazioni hanno invece evidenziato una contrazione (-0,6%) influenzata dalla riduzione delle vendite sui mercati Ue (-1,1%). Ad agosto il commercio estero sui mercati extra Ue ha registrato un incremento congiunturale, più consistente per le importazioni (+2,5%; +7,2% al netto dell’energia) che per le esportazioni (+0,9%).

A luglio l’indice della produzione delle costruzioni è diminuito (-0,4% rispetto a giugno) dopo l’incremento registrato nel mese precedente (+1,2%). A settembre, l’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione ha registrato un miglioramento guidato dai giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione e dalle attese sull’occupazione. Nello stesso mese, l’indice del clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato ha segnato un aumento rispetto ad agosto.

A settembre, dopo sette mesi di valori negativi, l’inflazione è risultata leggermente positiva. La variazione tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (+0,1%) ha segnato un recupero di 0,6 punti percentuali rispetto al minimo toccato in aprile (-0,5%, Figura 8). L’aumento riflette principalmente la forte attenuazione della caduta annua dei prezzi energetici (3 punti in meno rispetto ad agosto), mentre le determinanti interne continuano a non fornire spinte rilevanti: l’inflazione di fondo rimane su livelli bassi (+0,4% l’inflazione al netto di energia, alimentari e tabacchi). Nelle fasi a monte della distribuzione finale, le pressioni inflazionistiche rimangono molto deboli o assenti. Per i prodotti industriali, in luglio i prezzi all’importazione dei beni di consumo hanno registrato una nuova caduta tendenziale (-1,2%), con modesti rincari limitati ai beni durevoli (+0,6%); la stessa dinamica si riscontra per i prezzi alla produzione. In settembre le attese delle imprese che producono beni per il consumo finale non evidenziano cambiamenti significativi delle politiche di prezzo, con un sostanziale equilibrio tra chi prevede rincari dei listini nel breve termine e chi ne prospetta riduzioni. T