"L’elettrificazione della linea ferroviaria Vicenza-Schio sarebbe un’inequivocabile conquista per tutti: per la popolazione, per il tessuto economico, per l’ambiente. Ed è davvero positivo che la politica locale e la rappresentanza in Parlamento abbiano agito in maniera coesa, lungimirante e seria" questo in sintesi il giudizio di Pietro Sottoriva, presidente del Raggruppamento Alto Vicentino di Confindustria Vicenza, sulle recenti evoluzioni relative al progetto della linea ferraviaria Vicenza-Schio.
La nona commissione trasporti della Camera dei Deputati ha infatti approvato il "Documento strategico della rete ferroviaria italiana sulla mobilità ferroviaria di passeggeri e delle merci" che individua, come condizione necessaria, che si arrivi all'elettrificazione della linea. Questo comporta anche la necessità di arrivare al più presto ad un finanziamento.
Riportiamo di seguito il commento integrale del presidente Sottoriva.
Una linea ferroviaria finalmente al passo con i tempi, elettrificata e privata degli anacronistici passaggi a livello offre notevoli opportunità: non è un tema che riguarda solo questa o quella specifica comunità.
Significa, per un’ampia parte della provincia, disporre finalmente di un’efficace infrastruttura di trasporto e di collegamento tra l’area più industrializzata del nostro territorio, il capoluogo e, attraverso quest’ultimo, le metropoli nazionali e non solo.
Avere un collegamento con Vicenza, con convogli ogni 30 minuti, significa connettersi efficacemente, attraverso la rete dell’alta velocità, con Verona, Milano, Venezia e, quindi, con i relativi nodi infrastrutturali d’interscambio terreste, aereo e marittimo.
Significa, in parole povere, essere connessi con il mondo.
E questo vale sia per le persone, i tecnici e i professionisti del nostro territorio, che devono spostarsi versi i grandi centri di business italiani ed europei, sia per quanti, collaboratori, consulenti, clienti, turisti, fanno il percorso inverso.
Un’infrastruttura leggera, veloce e, non dimentichiamolo, molto più sostenibile e sicura rispetto a una fila di auto incolonnate in autostrada o nei centri e nelle frazioni interessate, rende anche più attrattivo l’Alto Vicentino, permettendo un pendolarismo che non sacrifichi l’equilibrio vita-lavoro delle persone.
Si andrebbe a configurare una vera e propria metropolitana di superficie, come accade in altre parti del mondo più evolute e, al contempo, con più elevati standard di qualità della vita. Significa quindi, per le nostre aziende, avere la possibilità proporsi ad un bacino di lavoratori e professionisti davvero ampio e viceversa.
Trovare le risorse per fare questo passaggio, vuol dire superare il primo grande ostacolo per poter finalmente arrivare a “fare le cose”.
Poi sappiamo benissimo che vanno superati anche gli scogli tecnici, ma questo primo, per quanto parziale, risultato raggiunto con il parere della Commissione Trasporti della Camera ci induce ad essere ottimisti.
Naturalmente, l’attenzione e l’impegno vanno mantenuti e se possibile accresciuti a tutti i livelli di rappresentanza politico-istituzionale del nostro territorio, quello parlamentarie e quello amministrativo locale, nonché da parte delle categorie economiche.
Agli amministratori locali, in particolare, spetta il delicato compito di individuare, confrontandosi con i competenti apparati tecnici (per le ferrovie, il riferimento è a RFI) e con le comunità, soluzioni compatibili con le esigenze infrastrutturali del territorio e con le risorse che, finalmente, sembrano rendersi disponibili.
Tutti devono fare squadra per raggiungere questo obiettivo comune e la nostra associazione non mancherà di offrire, come sempre, il suo contributo trasparente ed oggettivo.
Accogliamo, quindi, con soddisfazione questo primo risultato raggiunto, che però non deve farci rallentare nell’impegno.
Da un lato, le risorse necessarie per l’ammodernamento della linea Vicenza-Schio non sono state ancora quantificate, né tanto meno ancora inserite nel nuovo contratto di programma tra il Ministero ed RFI.
Dall’altro, devono essere ancora assunte decisioni delicate, ma imprescindibili, riguardanti alcuni nodi essenziali dell’infrastruttura, costituiti dai passaggi a livello presenti nei territori dei due comuni capolinea di Vicenza e di Schio.
Confidiamo che la comunione d’intenti registrata in quest’occasione prosegua, nel qual caso potremmo dirci soddisfatti e, finalmente, festeggiare.
Noi ci siamo per sostenere il territorio e per proporre e valutare assieme ogni questione tecnica che ci si trovi davanti.
Photo by Comune di Schio - 8c. Binario on flickr.com