28/10/2021

Laura Dalla Vecchia: "Necessario sviluppare l'università e valorizzare la figura del ricercatore"

La Presidente di Confindustria Vicenza è intervenuta ad "Aspettando il Festival del Futuro".

La sfida del presente sta nel migliorare, insieme, il modello di società e azienda in Veneto di modo che sia a misura di futuro. Ovvero di coloro che oggi hanno 10-15 anni. O meno.

Io non ho ricette magiche, sarebbe assurdo pensare di avere la verità e le soluzioni in tasca. Credo però uno tra i principali temi da affrontare sia quello dell’università e dell’alta formazione. E credo che, nei territori, possiamo essere molto ambiziosi.
 

Non solo nel far crescere, come sta crescendo, l’università a Vicenza. Ma sono convinta che dobbiamo sfruttare la forza che sprigiona un polo di gioventù, ingegno, ricerca e studio, quale è un’università, per cambiare anche il volto della città e non solo.

Sarebbe un sogno poter sviluppare un campus a Vicenza. Significherebbe rendere migliore anche la città. Riqualificare stabili o quartieri, ripensare la mobilità, ridar vita anche al commercio dei quartieri e dei centri. Rendere più vitale il cuore della provincia.
 

Riflettiamo su un dato: la provincia di Vicenza, tra il 2016 e il 2020, ha perso 12.000 abitanti. Ma è il dettaglio demografico ad essere particolarmente significativo: ci sono circa 22.000 under 40 in meno a fronte di 9.000 over 64 in più.

Un’università che non sia solo un’aula dove arrivare il mattino, far lezione, e tornare la sera può aiutarci ad invertire questa tendenza”.
 

La presidente di Confindustria Vicenza Laura Dalla Vecchia è intervenuta così, nello specifico del tema dell'università e dell'alta formazione, in occasione della tappa vicentina del tour "Aspettando il Festival del Futuro" promosso da Athesis.
 

In merito ai ricercatori, all'ANSA, la presidente ha poi aggiunto: "In Italia è necessario pagare di più i ricercatori universitari, e in questo deve contribuire anche lo Stato - ha dichiarato la Presidente -. Bisogna trovare delle soluzioni se si vuole che rimangano e non vadano all'estero.

È una figura fondamentale, di cui abbiamo bisogno, per la crescita delle università ma anche delle aziende sul territorio, è un valore che va riconosciuto e pagato dignitosamente".



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