02/07/2025

Pedemontana, un'infrastruttura che dimostra il suo valore

Il Vicepresidente Confindustria Vicenza con delega alle Infrastrutture Claudio Pozza interviene sui numeri in crescita della SPV.

"I dati diffusi in questi giorni sull’utilizzo della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) confermano ciò che il mondo imprenditoriale ha sempre sostenuto con chiarezza: questa infrastruttura non è un lusso, ma una necessità strategica per il territorio vicentino e per l’intero Nord-Est.

Il balzo del +74% nel traffico tra Valle Agno e Breganze – con oltre 84.000 transiti giornalieri raggiunti – dimostra che quando si rende un’opera accessibile, essa viene utilizzata. Questo è particolarmente evidente nel nostro Vicentino, cuore pulsante del manifatturiero, dove imprese e lavoratori si muovono su tempi e logiche che richiedono efficienza, rapidità e sicurezza.

Confindustria Vicenza ha da sempre sostenuto che la SPV avrebbe avuto bisogno di tempo per esprimere pienamente il suo potenziale, in particolare per l’utenza leggera. È naturale che una nuova arteria incontri inizialmente diffidenza, soprattutto se i costi di transito appaiono poco competitivi. Ma oggi, con l’introduzione di sconti per i pendolari e un collegamento finalmente diretto all’A4, si iniziano a vedere gli effetti di una pianificazione a lungo termine.

Non dimentichiamo, però, che le imprese hanno creduto nella Pedemontana fin da subito. I flussi di mezzi pesanti – come già rilevato nei mesi scorsi – hanno da subito superato le aspettative. Questo è un dato che va sottolineato, perché racconta una verità spesso trascurata nel dibattito politico: la SPV è già oggi un’infrastruttura che sostiene concretamente la competitività delle nostre imprese.

Più logistica efficiente significa meno costi, meno tempi morti, meno congestione nei centri abitati.

Oggi però non possiamo fermarci. È il momento di guardare avanti e completare il sistema infrastrutturale lungo l’asse Nord-Sud. In questo senso, il progetto della Valdastico Nord rappresenta una priorità strategica, come più volte affermato dallo stesso Presidente Zaia. Realizzare questo collegamento significa dotare il nostro territorio di un nuovo e fondamentale accesso al corridoio del Brennero, sfruttando appieno la sinergia con la SPV.
La Pedemontana infatti intercetta già oggi la A31: il suo prolungamento verso Nord darebbe finalmente compimento alla visione originaria di un sistema infrastrutturale integrato, capace di connettere in modo efficiente le nostre imprese ai mercati europei.

Perché questo disegno si concretizzi in modo efficace, è fondamentale però partire dai dati: per questo, è necessario aggiornare lo studio commissionato della Provincia sulle ricadute della Pedemontana, oggi che l’opera è pienamente operativa e interconnessa. Solo un’analisi aggiornata dei flussi di traffico potrà dare indicazioni affidabili su come pianificare le prossime infrastrutture con visione e responsabilità.

Quanto alle polemiche sui conti pubblici, mi permetto un richiamo alla responsabilità. La sostenibilità economica di un’opera di questa portata si misura su orizzonti pluridecennali, non con confronti mensili. Ma soprattutto, la vera domanda che dovremmo porci è: quanto costerebbe al nostro territorio non avere un’infrastruttura come la Pedemontana?
Quanto ci costerebbe in ritardi, incidenti, congestione, minore attrattività per gli investimenti?

Ora serve continuità: incentivi mirati e integrazione con le altre arterie stradali. Confindustria Vicenza continuerà a sostenere con determinazione tutte le iniziative che rendano la nostra rete infrastrutturale più moderna e funzionale".

 

Claudio Pozza, Vicepresidente Confindustria Vicenza con delega alle Infrastrutture