Con l’approvazione ufficiale da parte della Regione Veneto del nuovo protocollo per il riconoscimento dei rifili, pezzami e ritagli di pelle finita come sottoprodotti, prende forma una novità attesa da anni dalle imprese della filiera conciaria: una disciplina chiara, condivisa e operativa per il riutilizzo di un materiale storicamente prezioso.
Il documento, risultato della collaborazione tra Confindustria Vicenza, il Distretto Veneto della Pelle, Confindustria Veneto e la Regione Veneto, rappresenta il primo esempio concreto di sottoprodotto riconosciuto per la pelle finita. Un traguardo che consente finalmente di valorizzare uno scarto pregiato, da sempre riutilizzato per la produzione di accessori come cinturini, calzature e portafogli, ma finora gestito con incertezza normativa, ricadendo troppo spesso nel sistema dei rifiuti.
La complessità del Testo Unico Ambientale, in particolare l’articolo 184-bis, ha per anni frenato le aziende a causa di responsabilità a carico del produttore, rischi interpretativi e controlli a posteriori. Questo scenario non solo ostacolava il riutilizzo, ma penalizzava l'intera economia circolare.
Il nuovo protocollo regionale risolve queste criticità: stabilisce criteri oggettivi, quali l’origine, le dimensioni minime (20 cm²), le caratteristiche tecnico-ambientali, la tracciabilità e l’idoneità all’utilizzo, offrendo finalmente certezze normative alle imprese.
Mirko Balsemin, presidente della Sezione Concia di Confindustria Vicenza: "Quello che presentiamo oggi è molto più di un riconoscimento tecnico: è la testimonianza di un metodo e di una visione. Per anni, imprenditori che operano con responsabilità e innovazione sono rimasti imbrigliati in norme interpretabili e poco applicabili, pur sapendo che i rifili di pelle finita sono da sempre impiegati come materie prime per nuove produzioni. Con questo protocollo, cambia tutto. L’aver ottenuto il primo riconoscimento ufficiale di sottoprodotto in ambito pelle è una pietra miliare, che apre la strada a una gestione virtuosa dei materiali. Ringrazio Confindustria Veneto, il Distretto Veneto della Pelle, le aziende che hanno partecipato al tavolo tecnico e la Regione. È una vittoria per l’impresa, per l’ambiente e per una cultura industriale che guarda avanti".
Riccardo Boschetti, presidente del Distretto Veneto della Pelle: "Siamo lieti di presentare un risultato che nasce da un lavoro condiviso e da una stretta collaborazione tra realtà del territorio. È la prova di quanto la sinergia tra istituzioni, imprese e associazioni sia la via maestra per rafforzare la competitività del nostro settore. Con questo riconoscimento, si fa finalmente chiarezza: rifili, pezzami e ritagli non sono più rifiuti, ma sottoprodotti. È un passaggio fondamentale che conferma la vocazione circolare del comparto conciario e apre nuove prospettive per tutta la filiera".
Il protocollo è stato approvato con Decreto Regionale n. 78 del 7 marzo 2025, a seguito della proposta congiunta avanzata da Confindustria Vicenza e dal Distretto Veneto della Pelle. La denominazione ufficiale del nuovo sottoprodotto è: “Sottoprodotto per Filiera – Filiera della pelle – Rifili, pezzami e ritagli di pelle finita”.
Un risultato che conferma come l’innovazione normativa, la collaborazione tra pubblico e privato e una visione comune possano produrre risultati tangibili e duraturi, rafforzando la competitività di un comparto che fa della qualità e della sostenibilità la propria cifra distintiva.
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