17/06/2015

Settant'anni di Confindustria Vicenza

Dal primo dopoguerra l’associazione degli Industriali berici ha accompagnato lo sviluppo della provincia che è diventata polo primario del manifatturiero e dell’economia del Paese.

Il mese di giugno 2015 dà il via al Settantesimo anniversario dalla fondazione di Confindustria Vicenza, l’associazione degli imprenditori di Vicenza che dalla “laniera” Schio, dove tutto ebbe inizio, ha accompagnato lo sviluppo di quella che è una delle province manifatturiere più rappresentative e importanti non solo del Nordest, ma di tutto il Paese.
Perciò da questa settimana un logo celebrativo sarà presente sul materiale comunicativo dell’associazione, sui siti ufficiali (www.confindustria.vicenza.it e www.industriavicentina.it) e nella trasmissione tv (ConfindustriaSette).

Ripercorrendo la storia dell’Associazione, il presidente del periodo fondativo, Adriano Cibele (1945-1947), ha legato il proprio nome all’opera di avvio e consolidamento dell'organizzazione. Il successore, Alberto Lancerotto, rimane in carica fino al 1955, lavorando per consolidare la ricostruzione e per gestire il cambiamento.
E' poi la volta di Pietro Laverda, che rimane alla guida degli imprenditori vicentini per vent'anni, fino al 1975. Sono gli anni in cui la provincia passa da un’economia legata alla terra ad una fortemente legata all’industria. L'associazione segue questa crescita, aumentando a sua volta i servizi e le risorse umane a disposizione delle aziende.
Nel 1975 assume la presidenza Giancarlo Ferretto. Durante il suo mandato l'associazione si proietta maggiormente all’esterno, diventando sempre più parte attiva nel dibattito tra le forze sociali della provincia e qualificandosi in particolare come struttura di servizio alle imprese.
La presidenza di Pietro Marzotto (1983-1987) continua l'opera di rinnovamento, imprimendo all'associazione autorevolezza in sede nazionale. La sua presidenza è caratterizzata da un metodo di lavoro fondato sulle deleghe e sul decentramento.
Gli ultimi anni Ottanta sono quelli della presidenza di Franco Gemmo. Vengono sviluppati nuovi progetti in vari campi, in particolare in quelli della formazione e della scuola e dell’internazionalizzazione. Nel '90 a Gemmo succede Carlo Dolcetta, che porta a compimento il mandato del suo predecessore, concentrando l’attività sui filoni avviati.
Nel 1991 viene eletto Giovanni Bettanin, che punta, tra l'altro, al massimo coinvolgimento degli imprenditori nella vita associativa. All’esterno dell’impresa, viene riservata particolare attenzione al problema delle carenze infrastrutturali.
Pino Bisazza, presidente dal '95, caratterizza Il suo mandato per una particolare attenzione verso i temi della formazione, dell'innovazione e dell'internazionalizzazione.
Nel 1999 il testimone passa a Valentino Ziche. Tra i principali obiettivi il rafforzamento della presenza diretta sui mercati internazionali, il miglioramento della qualità delle risorse umane e il sostegno alle attività di ricerca e innovazione.
A Ziche succede nel 2003 Massimo Calearo, che insiste sul lavoro di squadra e di sistema, per aiutare le aziende a essere più competitive e a crescere puntando su internazionalizzazione, innovazione, formazione, finanza.
Nel 2008 viene eletto alla presidenza Roberto Zuccato, che nel suo programma, accanto a temi sempre forti come l'internazionalizzazione, attribuisce particolare importanza al potenziamento dei servizi di assistenza alle imprese e a punti fermi come formazione, innovazione, università e sicurezza sul lavoro.
Oggi alla guida di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto ha portato a termine la riforma della presenza dell’associazione sul territorio provinciale, argomento che si affianca al continuo impegno su temi che riguardano il territorio in particolare sui temi della giustizia, delle infrastrutture viarie e della scuola.