16/12/2025

Valore aggiunto, Vicenza batte la media nazionale e primeggia per ricchezza pro capite

L’analisi della Camera di commercio di Vicenza evidenzia primati provinciali su valore aggiunto pro capite e manifattura.

L’ultima analisi della Camera di commercio di Vicenza sul valore aggiunto mette a confronto l’andamento dell’economia italiana e vicentina. Nel 2024 il valore aggiunto nazionale cresce più di quello provinciale (+2,1% in Italia contro +0,4% a Vicenza), ma il quadro si ribalta osservando la serie storica degli ultimi dieci anni.

Tra il 2014 e il 2024 il valore aggiunto totale è aumentato in provincia di Vicenza del 38,1%, superando la crescita nazionale ferma al 34,4%. Anche il valore aggiunto pro capite mostra una dinamica più favorevole nell’area berica (+40,7%) rispetto alla media italiana (+38,6%).

Nel 2024 la ricchezza complessiva prodotta nel territorio vicentino supera i 33 miliardi di euro, mentre il valore aggiunto pro capite sfiora i 39mila euro, a fronte di circa 33mila euro a livello nazionale. Nella graduatoria delle province italiane Vicenza mantiene il 12° posto per valore aggiunto pro capite per il terzo anno consecutivo, confermandosi la prima provincia veneta in classifica, primato detenuto dal 2017.

Il posizionamento della provincia è particolarmente rilevante nei comparti produttivi. Vicenza è 5ª in Italia per valore aggiunto dell’industria in senso stretto (quasi 13 miliardi di euro nel 2022), per valore aggiunto dell’artigianato (quasi 4 miliardi) e per incidenza dell’artigianato sul totale dell’economia provinciale.

Analizzando la composizione settoriale, emerge che oltre metà del valore aggiunto vicentino è generato dai servizi (54,6%), ma l’industria (38,9%) presenta un peso nettamente superiore rispetto al dato nazionale, dove i servizi incidono per il 72,8% e il manifatturiero per il 25,0%. L’agricoltura contribuisce per l’1,3% a Vicenza, contro il 2,2% italiano.

L’artigianato vicentino genera ricchezza per quasi 4 miliardi di euro: circa un quinto proviene dalle costruzioni, che concentrano anche la maggior quota di occupati, mentre un ruolo rilevante è svolto dalla fabbricazione di prodotti in metallo. A livello nazionale le costruzioni pesano di più sull’artigianato (34,0% contro il 21,8% vicentino), insieme ai servizi alla persona.

La Pubblica Amministrazione provinciale produce oltre 2 miliardi di euro di valore aggiunto, per metà riconducibili all’amministrazione pubblica in senso stretto; seguono l’istruzione, con percentuali superiori al 20%, e la sanità, con quote a doppia cifra. I liberi professionisti generano circa 1 miliardo di euro (dato 2020), concentrato in particolare nelle attività legali e di consulenza gestionale, nei servizi sanitari e negli studi di architettura e ingegneria.

La cooperazione vicentina contribuisce con 638 milioni di euro, di cui quasi un terzo derivante dai servizi finanziari, mentre il non profit produce 359 milioni di euro, in larga parte legati al settore dell’istruzione.