04/02/2025

Veneto Lavoro e Confindustria Vicenza insieme contro il mismatch

Tra le azioni per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro: cura del capitale umano, sinergie, personalizzazione e politiche attive.

Si è svolto nel pomeriggio di mercoledì 29 gennaio 2025, l’incontro promosso da Confindustria Vicenza e dall’Unità Organizzativa Territoriale di Vicenza di Veneto Lavoro con l’obiettivo di presentare alle imprese del territorio i servizi dei Centri per l’impiego finalizzati a contrastare il fenomeno del mismatch tra le richieste di personale da parte delle aziende e le professionalità disponibili sul territorio.

Ad aprire i lavori il Vice Presidente di Confindustria Vicenza con delega alle Relazioni Industriali, Alberto Favero: “Nel 2024, il nostro territorio ha registrato 43 mila posizioni scoperte, un segnale chiaro delle difficoltà nel reperire le professionalità necessarie. Questo gap, che interessa oltre uno su due tra i profili richiesti, rappresenta una sfida che non possiamo ignorare. Dobbiamo agire per rafforzare il legame tra le imprese e le risorse umane disponibili, lavorando insieme per garantire un equilibrio tra domanda e offerta. In questo senso, i Centri per l’Impiego possono esprimere un potenziale davvero importante per attenuare questa pressione e aiutare le aziende a crescere e a mantenere la competitività in un mercato in continua evoluzione”.

Lisa Lora, Dirigente di Veneto Lavoro per l’Ambito di Vicenza ha illustrato le principali opportunità e innovazioni messe a disposizione dai Centri per l’impiego vicentini, tra strumenti operativi, quali tempestività nell’accesso e nell’erogazione del servizio offerto e la messa a disposizione di un operatore dedicato e personale, l’account manager, e strategie di sistema legate alla diversificazione dei servizi stessi e allo sviluppo di sinergie territoriali. Iniziative quali webinar, newsletter dedicate alle imprese, eventi di recruiting e incontri sul territorio hanno inoltre favorito la prossimità del servizio nei confronti dell’utente. L’insieme di tutte queste azioni ha permesso in questi anni di osservare un incremento dei livelli di occupabilità e inserimento lavorativo degli utenti del Centro per l’impiego.

Elisa Andreozzi, Responsabile del servizio di incrocio domanda e offerta di Veneto Lavoro per il territorio vicentino, si è successivamente focalizzata sul servizio gratuito di preselezione dei candidati, che, in presenza di un’offerta di lavoro, consente alle imprese di disporre di un elenco di profili in linea con la posizione offerta.

Susanna Casellato, Responsabile Progettazione di Niuko srl, società di Confindustria Vicenza che si occupa di formazione aziendale e servizi di consulenza, e Lisa Rigadello, Responsabile dei Servizi per l’impiego SPI di Veneto Lavoro per l’UOT di Vicenza, hanno illustrato le azioni e le strategie sperimentali per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, con particolare riferimento alle politiche attive del lavoro di orientamento, formazione upskilling e reskilling, accompagnamento al lavoro e tirocinio.

In chiusura, Silvia Cavallarin, Coordinatrice dell’Unità Organizzativa Veneto Welfare, ha presentato il Registro regionale delle imprese virtuose in materia retributiva di genere e pari opportunità nel lavoro, istituito nell’ambito della Legge regionale n. 3/2022 sulla promozione della parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all’occupazione femminile di qualità. Al registro possono iscriversi le imprese pubbliche e private con sede legale e operanti sul territorio regionale e professionisti e lavoratori autonomi iscritti agli ordini professionali e aderenti alle associazioni professionali. Maggiori informazioni e modalità di iscrizione sono disponibili sul portale ClicLavoro Veneto alla pagina www.cliclavoroveneto.it/registro-imprese-virtuose.

Le conclusioni sono state affidate al Direttore di Veneto Lavoro, Tiziano Barone: “Il mismatch lavorativo è un fenomeno complesso e parte della soluzione passa dalla cura del capitale umano da parte delle aziende. Ciò significa, da un lato, gestire in maniera strutturata e non occasionale le ricerche di personale, slegandosi da logiche legate ad esigenze contingenti. Dall’altro, trattenere il personale in azienda lavorando sulla fidelizzazione dei propri dipendenti, sia tramite Academy aziendali che curino in modo permanente il capitale umano, presente e futuro, sia attraverso politiche di welfare e altre iniziative finalizzate a incrementare l’attrattività dell’azienda”.