Si chiama Baxi Spa ma per i bassanesi sono sempre state le “smalterie”, una realtà industriale che negli ultimi novant’anni ha intrecciato la sua storia con quella della città.
La fabbrica che ha dato lavoro a quattro generazioni di bassanesi si chiamava in origine Smalteria Metallurgica Veneta. La produzione iniziò nel maggio del 1925 nella sede attuale di via Trozzetti. La proprietà era suddivisa fra un gruppo italiano e uno tedesco, che faceva capo ad una dinastia di industriali austriaci, i Westen. Per incentivare l’avvio dell’impresa l’Amministrazione comunale di Bassano erogò un contributo di 100 mila lire come “premio di incoraggiamento”. Non solo: il Comune si fece carico di allargare via Trozzetti per agevolare il transito dei mezzi pesanti ed esonerò le “smalterie” dal pagamento di ogni tassa comunale per un periodo di cinque anni. Queste elargizioni stanno a testimoniare quanto la Bassano del dopo guerra sentisse la necessità di un’industria di questo tipo. Il trascorrere dei decenni ha consolidato il rapporto simbiotico fra l’azienda e il suo contesto sociale.
Oggi Baxi Spa progetta e produce le sue caldaie a muro e a terra nel più grande stabilimento europeo del settore. I suoi prodotti vengono esportati in oltre 50 paesi in tutto il mondo.
Le celebrazioni per il 90° anniversario dalla fondazione, programmate a inizio anno, sono andate ben oltre i cancelli dell’azienda. E’ stata allestita una mostra nella quale sono stati esposti documenti inediti dell´archivio comunale, una collezione fotografica messa a disposizione dalla Baxi e oggetti usciti dalla fabbrica fino agli anni 60, prestati alla collettività da singoli cittadini. Il museo dell´automobile Bonfanti-Vimar ha fornito una testimonianza tangibile della versatilità delle “smalterie” contribuendo con un esemplare dello scooter Laverda, il cui telaio veniva stampato in via Trozzetti.
Nel programma dei festeggiamenti anche una conferenza dal titolo “Le Smalterie a Bassano - 90 anni di storia Bassanese”, nella quale lo storico Giovanni Favero ha ripercorso le tappe fondamentali della storia dell’azienda.
Ai suoi esordi la Smalteria Metallurgica Veneta contava su una forza lavoro di quasi 600 addetti e produceva stoviglie di acciaio porcellanato. Furono introdotte altre linee dedicate ai radiatori, alle vasche da bagno, alle cucine e ai lavelli. L’azienda si sviluppò rapidamente, tanto che negli anni 40 occupava una superficie di 34 mila metri quadri. I suoi 1.400 dipendenti erano quasi tutti bassanesi.
Il periodo di massimo fulgore coincise con gli anni 60. Lo stabilimento fu ampliato fino a raggiungere 64 mila metri quadrati e i dipendenti salirono a 1.800.
Il declino degli oggetti smaltati segnò la fase più sfortunata dell’azienda. Fu così che, alla fine degli anni 70, si iniziarono a produrre gli apparecchi domestici a gas per il riscaldamento. Era l’inizio di una nuova era, durante la quale le caldaie bassanesi conobbero una forte espansione nei mercati esteri.
Alla fine degli anni 90 entra a far parte del gruppo inglese Baxi Group, leader in Europa nel settore riscaldamento. Con il passare del tempo l´offerta si è evoluta, passando dalla proposta di un singolo prodotto al sistema integrato con fonti rinnovabili.
Oggi Baxi si avvale di un dipartimento di progettazione e sviluppo all´avanguardia: gli investimenti attuati negli ultimi anni sono valsi a questo comparto il titolo di "centro di eccellenza" per la progettazione di caldaie murali per il Gruppo BDR Thermea (leader internazionale a cui Baxi appartiene dal 2009). Lo stabilimento di Bassano occupa una superficie di 100.000 metri quadrati e conta 13 linee che possono arrivare a produrre fino a 4.000 caldaie al giorno.
La fabbrica che ha dato lavoro a quattro generazioni di bassanesi si chiamava in origine Smalteria Metallurgica Veneta. La produzione iniziò nel maggio del 1925 nella sede attuale di via Trozzetti. La proprietà era suddivisa fra un gruppo italiano e uno tedesco, che faceva capo ad una dinastia di industriali austriaci, i Westen. Per incentivare l’avvio dell’impresa l’Amministrazione comunale di Bassano erogò un contributo di 100 mila lire come “premio di incoraggiamento”. Non solo: il Comune si fece carico di allargare via Trozzetti per agevolare il transito dei mezzi pesanti ed esonerò le “smalterie” dal pagamento di ogni tassa comunale per un periodo di cinque anni. Queste elargizioni stanno a testimoniare quanto la Bassano del dopo guerra sentisse la necessità di un’industria di questo tipo. Il trascorrere dei decenni ha consolidato il rapporto simbiotico fra l’azienda e il suo contesto sociale.
Oggi Baxi Spa progetta e produce le sue caldaie a muro e a terra nel più grande stabilimento europeo del settore. I suoi prodotti vengono esportati in oltre 50 paesi in tutto il mondo.
Le celebrazioni per il 90° anniversario dalla fondazione, programmate a inizio anno, sono andate ben oltre i cancelli dell’azienda. E’ stata allestita una mostra nella quale sono stati esposti documenti inediti dell´archivio comunale, una collezione fotografica messa a disposizione dalla Baxi e oggetti usciti dalla fabbrica fino agli anni 60, prestati alla collettività da singoli cittadini. Il museo dell´automobile Bonfanti-Vimar ha fornito una testimonianza tangibile della versatilità delle “smalterie” contribuendo con un esemplare dello scooter Laverda, il cui telaio veniva stampato in via Trozzetti.
Nel programma dei festeggiamenti anche una conferenza dal titolo “Le Smalterie a Bassano - 90 anni di storia Bassanese”, nella quale lo storico Giovanni Favero ha ripercorso le tappe fondamentali della storia dell’azienda.
Ai suoi esordi la Smalteria Metallurgica Veneta contava su una forza lavoro di quasi 600 addetti e produceva stoviglie di acciaio porcellanato. Furono introdotte altre linee dedicate ai radiatori, alle vasche da bagno, alle cucine e ai lavelli. L’azienda si sviluppò rapidamente, tanto che negli anni 40 occupava una superficie di 34 mila metri quadri. I suoi 1.400 dipendenti erano quasi tutti bassanesi.
Il periodo di massimo fulgore coincise con gli anni 60. Lo stabilimento fu ampliato fino a raggiungere 64 mila metri quadrati e i dipendenti salirono a 1.800.
Il declino degli oggetti smaltati segnò la fase più sfortunata dell’azienda. Fu così che, alla fine degli anni 70, si iniziarono a produrre gli apparecchi domestici a gas per il riscaldamento. Era l’inizio di una nuova era, durante la quale le caldaie bassanesi conobbero una forte espansione nei mercati esteri.
Alla fine degli anni 90 entra a far parte del gruppo inglese Baxi Group, leader in Europa nel settore riscaldamento. Con il passare del tempo l´offerta si è evoluta, passando dalla proposta di un singolo prodotto al sistema integrato con fonti rinnovabili.
Oggi Baxi si avvale di un dipartimento di progettazione e sviluppo all´avanguardia: gli investimenti attuati negli ultimi anni sono valsi a questo comparto il titolo di "centro di eccellenza" per la progettazione di caldaie murali per il Gruppo BDR Thermea (leader internazionale a cui Baxi appartiene dal 2009). Lo stabilimento di Bassano occupa una superficie di 100.000 metri quadrati e conta 13 linee che possono arrivare a produrre fino a 4.000 caldaie al giorno.