31/07/2021

Cereal Docks Group: i vantaggi ambientali ed economici di un sistema logistico efficiente

Oltre 24 milioni di euro di risparmi in termini di inquinamento, incidenti, rumore, grazie al crescente utilizzo del trasporto merci ferroviario.

"Puntare sul trasporto ferroviario significa avere un approccio sostenibile, in quanto questa modalità di trasporto ha esternalità negative molto più basse rispetto al trasporto su gomma".

Lo dimostra, numeri alla mano, uno studio realizzato dal prof. Andrea Giuricin, docente di Economia dei Trasporti presso il CESIP, Università degli Studi Milano Bicocca per conto di Cereal Docks, gruppo industriale vicentino che opera nella prima trasformazione agro-alimentare.

L’azienda produce ingredienti provenienti dal mondo vegetale, in primis da semi oleosi come soia, girasole, colza per produrre farine, oli, lecitine e cereali, destinati ad applicazioni nei settori feed, food, pharma, cosmetic e technical. Attivo da 38 anni, il Gruppo Cereal Docks conta oltre 250 addetti e genera un fatturato consolidato superiore a 800 milioni di euro.

Oggi il Gruppo Cereal Docks gestisce il proprio business attraverso sette stabilimenti, di cui uno in Romania e i restanti in Italia. Sei su sette sono dotati di raccordo ferroviario per un’integrazione totale con la rete ferroviaria e la gestione diretta delle merci via treno.

A livello strategico il Gruppo sta ridisegnando la gestione logistica sia delle materie prime che dei propri prodotti finiti prediligendo la ferrovia e i trasporti su gomma a basso impatto ambientale, come quelli ibridi alimentati a diesel Euro 6 di ultima generazione, e GNL.

Gli obiettivi sono duplici: spostare su rotaia gran parte dell’approvvigionamento delle granaglie e semi oleosi e gestire intermedi e prodotti finiti tramite la multi-modalità, ovvero il primo trasporto di lungo raggio via treno e il successivo trasporto di prossimità o corto raggio via camion.

Il nostro modello può essere definito 'hub and spoke': tutta la merce confluisce nei nostri hub che, a loro volta, sono collegati tra loro attraverso una rete multimodale che integra acqua, gomma, ferro – spiega Alexandre Galiotto, responsabile della logistica di Cereal Docks Group –. L’ottimizzazione del traffico è un aspetto cruciale. La nostra esperienza ci insegna che non esiste un’unica modalità di trasporto competitiva sempre e comunque, – prosegue Galiotto – perché ogni soluzione di trasporto ha una diversa efficienza a seconda delle tipologie di carico e tratta: ad esempio sulle lunghe percorrenze e nel caso di carichi pesanti, il trasporto su ferro e fluvio-marittimo risultano nettamente più competitivi della gomma”.

La capacità di sostituire il trasporto su gomma con il trasporto su ferro è una delle caratteristiche dell’azienda che ha visto il proprio traffico ferroviario, espresso in tonnellate chilometro, aumentare di circa il 64% nell’ultimo triennio. La crescita è stata costante e generalizzata in tutti gli stabilimenti, ma a trainarla è lo scalo di Portogruaro (Venezia) che supporta il 75% del traffico ferroviario del Gruppo e che rappresenta uno dei leader in Italia per traffico merci trasportate su rotaia. Il principale hub della logistica via treno, oltre ai risultati di investimenti più che ventennali per il miglioramento delle strutture di servizio, gode di importanti sinergie con l’interporto di Portogruaro, localizzato a fianco dell’impianto.

Puntare sul trasporto ferroviario significa anche avere un approccio sostenibile in quanto questa modalità di trasporto ha esternalità negative molto più basse rispetto al trasporto su gomma: quest’ultimo è 36 volte più pericoloso del trasporto su ferro (dati ufficiali dell’ERA, European Railway Agency). Inoltre, uno studio dell’EEA (European Environment Agency) evidenzia come il trasporto merci su strada emetta 139 grammi di anidride carbonica per tonnellata chilometro, quasi 10 volte di più del trasporto merci su ferrovia.

I costi ambientali e sociali derivanti dalle esternalità negative sono sempre più tenuti in considerazione dai diversi Stati e dalla stessa Commissione Europea. Non è un caso che le politiche europee abbiano puntato molto sul trasporto merci ferroviario: lo stesso, nel suo piccolo, sta facendo il Gruppo Cereal Docks.

Nello studio curato dal prof. Giuricin viene calcolato l’impatto della logistica su ferro rispetto alla diminuzione delle cosiddette esternalità negative (inquinamento, rumore, incidenti).

A questo scopo, è stato utilizzato il modello messo a punto dal Governo Svedese (leader nell’abbattimento delle emissioni) e approvato ufficialmente dalla Commissione Europea per riconoscere degli incentivi all’utilizzo del trasporto ferroviario rispetto a quello su gomma.

Il calcolo si basa sul concetto di esternalità negative ovvero i “danni sociali” che non vengono considerati quando si ricerca un equilibrio meramente economico. Le variabili di danno considerate sono: incidenti, rumore, emissioni escluso il biossido di carbonio, costo climatico (biossido di carbonio).

L’inquinamento è il tipico esempio di esternalità negativa che storicamente non era conteggiato nel computo economico della produzione di un determinato bene o servizio.

Per la produzione di un determinato servizio (come ad esempio il trasporto) è possibile invece trovare un punto di equilibrio tra il costo marginale privato (quello sostenuto direttamente da un’azienda) e il danno marginale esterno. Calcolando il costo marginale sociale che include ad esempio anche i danni derivanti dall’inquinamento il punto di equilibrio raggiunto vedrà una produzione inferiore ad un prezzo più elevato, perché tale nuovo equilibrio include anche i costi marginali dell’esternalità.

Per quanto riguarda Cereal Docks, i risparmi dovuti alla scelta modale del treno sono calcolabili grazie al numero di tonnellate/chilometri di merci trasportate su ferro da parte dell’azienda. Per la sola variabile climate cost nel triennio sono stati risparmiate esternalità per oltre 15 milioni di euro. Tali costi, che non sono visibili a prima vista, hanno però un impatto importante sulla qualità della vita delle persone che vivono nelle aree interessate.

Calcolando il risparmio delle esternalità negative per quanto riguarda l’incidentalità si raggiungono valori di 3,5 milioni di euro nel triennio e di 1,4 milioni di euro nel solo 2019.

Sono stati calcolati anche i risparmi dovuti all’utilizzo del treno rispetto al trasporto su gomma per quanto riguarda la variabile rumore. In questo caso il beneficio quasi raggiunge 6 milioni di euro nel triennio, con un valore vicino a 2,5 milioni di euro per quanto riguarda il 2019.

Complessivamente, l’utilizzo crescente del trasporto ferroviario merci da parte di Cereal Docks ha portato, in tre anni, a quasi 24 milioni di euro di risparmi di esternalità negative in termini di inquinamento, rumore, incidenti.

Lo studio evidenzia come le scelte di una singola azienda possano avere un impatto importante non solo per l’azienda stessa, ma anche per l’economia e l’ambiente dei territori dove opera, – conclude il prof.  Andrea Giuricin –. Il caso Cereal Docks dimostra che attivare una reale ottimizzazione modale, focalizzata sul combinato ferroviario, è non solo possibile, ma anche vantaggioso. Utilizzare il treno come spina dorsale di un sistema di trasporto è essenziale per migliorare l’efficienza aziendale, ma contribuisce anche alla riduzione degli impatti ambientali e sociali delle attività logistiche: aspetti che oggi devono andare a braccetto per poter costruire un business di successo”.