12/01/2023

Fustellificio Vicentino: la politica del riuso arriva sui banchi di Scuola

400 valigette di cartone "Controversa" sono state donate ai bambini dell'IC3 di Vicenza.

Controversa goes School, iniziativa del Fustellificio Vicentino, ha portato alla donazione di 400 valigette di cartone Controversa, brand del Fustellificio, riempite con materiale utile ad affrontare un nuovo anno scolastico. Si tratta di ritagli di carta derivati dalle lavorazioni che, diversamente, sarebbero stati destinati al macero.

“Da scarto a risorsa”: è questo il leitmotiv dell’iniziativa 100% sostenibile e 100% al femminile portata ai bambini dell’IC3 di Vicenza, e, in particolare, alle sue scuole dell’infanzia e sei classi prime delle primarie, da Nicoletta Zamunaro, accompagnata da Luisanna Paiusco.

“La dottoressa Paiusco è una psicologa dello sviluppo e dell’educazione particolarmente attenta all’arte e alla creatività; quando le abbiamo proposto il progetto se n’è fatta promotrice e ci ha permesso di aprire un dialogo concreto con la scuola. Un dialogo che ci ha portato alla sensibilizzazione sulla sostenibilità, tema di fondamentale importanza cui è necessario dedicare spazi educativi”, spiega Nicoletta Zamunaro, CEO del Fustellificio Vicentino.

Controversa, la scatola reversibile per natura, è un’eccellenza vicentina approdata in tutta Italia. 

“Sentivamo la necessità di restituire al nostro territorio: è qui, a Vicenza, che è nata Controversa, per questo, malgrado l’espansione geografica del nostro mercato, annaffiamo le radici. Sono profondamente legata a Vicenza e tengo a che i nostri valori diventino valore per la comunità", aggiunge la CEO.

L’iniziativa è stata possibile grazie alla Dirigente Scolastica, Chiara Segato, che ha accolto la proposta e il progetto con entusiasmo. 

A condire la bellezza dell’iniziativa ci ha pensato Elena Antonutti, illustratrice che ha creato un mondo fantastico e tutto da colorare, pieno di numeri, lettere e animali. Questo mondo si trova all’interno delle valigette Controversa che, se rimontate al contrario, diventano un oggetto di design tutto da personalizzare. Controversa vuole essere una tela bianca nelle mani di piccoli astisti.

I bambini hanno accolto l’iniziativa con lo stupore e l’entusiasmo che li distingue. “Abbiamo spiegato, con l’aiuto delle maestre, come sia importante aver cura delle cose e riutilizzarle, in una dinamica giocosa che li vedeva protagonisti di un momento extra-ordinario - afferma Paiusco -. La seconda fase dell’iniziativa si spinge verso la scuola secondaria e riguarda, in particolare, i progetti di orientamento. Nessun oggetto avrebbe potuto essere più rappresentativo di una valigia”.