17/05/2018

Il CEO di Autoware premiato in occasione della CSIA Conference a San Francisco

Luigi De Bernardini ha ricevuto il riconoscimento per la capacità d’innovazione nel mondo tecnologico.

L’ingegner Luigi De Bernardini, CEO di Autoware, ha ricevuto il premio “Charlie Bergman Remember Me Award” per la sua comprovata capacità d’innovare e prevedere situazioni nel mondo tecnologico. Il prestigioso riconoscimento internazionale è stato consegnato in occasione della CSIA Executive Conference a San Francisco, in California.



A spiegare con soddisfazione le ragioni di questo importante traguardo è proprio De Bernardini: “Collaboro con CSIA dal 2009 e ho avuto il grande onore di ricevere questo premio come riconoscimento per il mio contributo all’interno dell’associazione in termini di visione internazionale e di leadership”.

Un aspetto è assolutamente significativo nell’attribuzione del premio “Charlie Bergman Remember Me Award” di quest'anno: per la prima volta, con Autoware, una realtà europea entra nella storia dell'associazione.

A conferire il riconoscimento la CSIA-Control System Integration Association è un’associazione mondiale, la cui sede è a Madison, in Wisconsin, (Stati Uniti), che riunisce le migliori aziende di Control System Integration tra cui appunto l’impresa vicentina Autoware. L’obiettivo principale di CSIA, di cui Luigi De Bernardini è tesoriere, è quello di fornire alle aziende associate strumenti per offrire ai clienti le migliori soluzioni di automazione per migliorare il loro business.

Autoware è certificata CSIA dal 2014. La certificazione è specifica per integratori e fornisce le best practices che riguardano trasversalmente tutte le varie aree aziendali. Essere certificati CSIA significa aver implementato le linee guida delle best practices, ovvero aver strutturato un sistema di Project Management e Quality Assurance, un piano di organizzazione, valutazione, crescita e valorizzazione delle risorse umane, un piano di strategia aziendale, commerciale e marketing, un sistema qualificato in termini di Information Technology.

Tra le case history di successo di Autoware, l’azienda Goglio, produttrice di macchine confezionatrici con sede a Daverio, in provincia di Varese, con 1.600 dipendenti e 400 milioni di fatturato, che aveva la necessità di preservare il range di efficienza ai propri clienti in termini di funzionamento dei macchinari e risparmio su costi di manutenzione.

Grazie ai servizi offerti da Autoware, Goglio ha potuto ridurre i costi del personale, garantirsi il monitoraggio dei trend da remoto e uno strumento potenziale per la predittività. O l’azienda A-27 S.p.A., con sede a Gattico, in provincia di Novara, che produce dessert di pasticceria nel rispetto della più antica tradizione pasticcera italiana e internazionale, che aveva la necessità di aggiungere nuove funzionalità per assecondare le nuove esigenze di produzione e che, grazie ad Autoware, ha ottenuto un processo di schedulazione semplificato e intuitivo e la garanzia di uno stato di avanzamento di ordini e giacenze di magazzino in real time, con relativa eliminazione del cartaceo.

I benefici e i valori che i servizi offerti da Autoware generano, sono dettati dall’implementazione di una determinata politica aziendale volta alla soddisfazione del cliente, politica che ha contribuito alla affermazione di De Bernardini negli States: “La conquista del premio Oltreoceano è il frutto del lavoro di squadra su cui puntiamo in Autoware – sottolinea il CEO dell’azienda vicentina –. Noi crediamo molto nelle nostre risorse umane, tant’è che ogni anno investiamo ben 46 giornate presso le sedi principali dei nostri fornitori tecnologici internazionali per attività di aggiornamento, allineamento, formazione, studio e analisi dei trend di mercato e di vision, l’unico modo che ci consente di individuare i reali bisogni dei nostri clienti e offrire loro un servizio all’avanguardia, sostenibile e affidabile”.

Puntiamo a essere una vera e propria eccellenza, orgogliosi di appartenere al nostro territorio ma aperti al mondo per competere nelle sfide globali del mercato”, conclude l’ingegner De Bernardini.