24/10/2025

In Ravazzolo, al via l'Academy per formare i maestri sarti di domani, "anche partendo da zero".

Fino a 5 persone saranno formate, in azienda, per 200 ore totali, da un un artigiano che condividerà tutto ciò che sa sulla confezione dei capi.

L’industria della moda italiana affronta oggi una sfida profonda: il rischio di perdere l’artigianalità e le competenze che da sempre sono il cuore pulsante del Made in Italy. “Siamo in una situazione che ci spinge a impegnarci sempre di più, al fine di preservare e trasmettere alle nuove generazioni un sapere antico fatto di manualità, di pazienza e di attenzione ai dettagli. In risposta a questa esigenza, anche noi abbiamo deciso di iniziare un percorso di formazione, mirato alla ricerca di nuove risorse, aprendo le porte alla nostra Academy. Con questo nuovo progetto, che sarà realizzato in un’ala dedicata, all’interno dei nostri reparti produttivi, cominceremo a formare cinque candidati che intendano entrare in questo settore di nicchia, anche partendo da zero”, afferma Andrea Ravazzolo, amministratore della Confrav Spa, azienda titolare del marchio storico Ravazzolo (riconosciuto tale dal MISE a Febbraio del 2022) e produttrice di abiti sartoriali da uomo.

Il corso comincerà il prossimo 3 novembre, presso la sede di Grumolo delle Abbadesse. “L’idea nasce da una constatazione molto pratica – continua Ravazzolo -: molte delle figure chiave stanno terminando il loro percorso lavorativo e nonostante la collaborazione con scuole professionali, facciamo fatica a trovare nuove risorse che scelgano di intraprendere il lavoro di sarto o sarta. I giovani che vogliono iniziare questa strada non sono sufficienti a colmare le uscite delle risorse che escono dal mondo del lavoro per sopraggiunti limiti d’età”.

Quindi per evitare perdite di competitività dovute a vuoti nei reparti produttivi, Ravazzolo ha voluto affidare a uno dei suoi maestri sarti senior (con una forte propensione all’insegnamento) il compito di formare direttamente in azienda le nuove leve.

Il percorso prevede 200 ore totali: 120 ore su capi-test, per l’addestramento all’utilizzo delle varie macchine per cucire, (oggi fra le competenze più richieste) e 40 + 40 ore nei reparti produttivi, al fianco di operatori esperti. A tenere le redini del corso sarà quindi proprio un maestro sarto, il cui ruolo non sarà solo tecnico, ma anche istruttivo; chi entrerà in Academy troverà non solo il formatore, ma un artigiano disposto a condividere tutto ciò che sa sulla confezione dei capi.

Il nostro mestiere non si improvvisa – aggiunge Ravazzolo -: servono mesi di formazione per impararlo e anni per acquisire la consapevolezza di saperlo fare bene; quando raggiungi questa sicurezza, lo ami e resterà con te per tutta la tua vita. Per questo abbiamo deciso di aprire le porte di questa Academy per accogliere chi ha voglia di fare; inizieremo a trasmetterlo con lo stesso metodo che si utilizzava in passato, quando si insegnava da zero questo mestiere.”

Il contratto di lavoro sarà a tempo indeterminato e confermato al termine di un periodo di prova di un anno. Ovviamente per l’azienda questo non è solo un corso, ma un investimento sulle persone e sul futuro. “E’ giusto sfatare certi falsi luoghi comuni sulle industrie: non è vero che non si può fare carriera in un’industria manifatturiera. Alcuni dei nostri migliori tecnici sono entrati senza conoscenze ed oggi invece gestiscono interi reparti di lavorazione. Quando una risorsa ha i numeri, è interesse di tutti farla crescere, in primis per valorizzarla e poi anche per fidelizzarla all’azienda. L'importante è che ci sia attitudine alla manualità, umiltà e fame di imparare”, spiega.

I Ravazzolo, da oltre nove generazioni, rappresentano una colonna della tradizione manifatturiera sartoriale veneta. Oggi, come allora, ogni capo viene concepito, tagliato e confezionato qui. In azienda si parla ancora di 'rever', 'coperta del collo', 'rollino per giri manica', 'distribuire la lentezza nella cucitura', vocaboli antichi che continuano a raccontare un mondo che si sa ancora difendere. “Senza mani esperte, queste parole diventano vane”, prosegue Ravazzolo. “Per questo l’Academy sarà uno strumento fondamentale per continuare nel futuro un mestiere che ha ancora tanto da offrire.”

Dopo un’attenta selezione basata sulla motivazione dei candidati e sull’interesse e passione per il settore, il progetto accoglierà una classe di massimo 5 persone. I partecipanti lavoreranno in un’ area dedicata dell’azienda, allestita con macchinari di ultima generazione e adatti alla didattica. Si tratterà, da subito, di “operare a cuore aperto”: niente teoria sterile, ma apprendimento immersivo a contatto diretto con la produzione. Il processo di selezione sarà rapido, orientato alle attitudini personali e non al curriculum. “Cerchiamo persone vere,” conclude Ravazzolo, “che abbiano volontà, curiosità e intraprendenza. Il resto lo insegniamo noi; formeremo i maestri sarti di domani”.