26/01/2022

Sostenibilità, aziende a confronto con Niuko per far crescere le buone pratiche

Fra le realtà che hanno partecipato al percorso proposto dalla società di formazione di Confindustria Vicenza anche la Zepa spa di Pianezze.

Un lungo viaggio costellato da interventi aziendali e tappe interaziendali per mettere a confronto le esperienze delle aziende partecipanti e aprire le finestre su nuovi mondi e nuove realtà per raccogliere stimoli e idee da trasferire all’interno della propria impresa su un tema – quello della sostenibilità in tutte le sue declinazioni – destinato a diventare sempre più centrale.

Si è chiuso nei giorni scorsi il progetto di Niuko Innovation & Knowledge RSI: sviluppo sostenibile per le aziende venete finanziato dalla Regione Veneto attraverso i fondi POR FESR 2014-2020 (DGR 816 dell’11/06/2019).

Accanto agli interventi aziendali sono state proposte due visite che hanno portato le imprese aderenti a confronto con le esperienze di tre realtà vicentine capaci di precorrere i tempi sposando i principi dell’economia circolare.

Le visite aziendali hanno accompagnato i partecipanti in Favini e Alisea, due realtà del territorio vicentino che hanno sposato la “pratica” dell’economia circolare quando ancora questo termine era fuori dai radar e l’idea di guardare agli scarti come a una risorsa per la produzione era poco diffusa.

In Favini la scommessa di produrre la carta utilizzando scarti naturali era partita già negli anni Novanta come risposta al problema dello smaltimento delle alghe che affliggevano l’Adriatico: una lunga e tenace attività di ricerca aveva portato al primo brevetto. Da lì è partita una spinta all’innovazione che non si è mai fermata: oggi la carta di Favini viene realizzata con decine di materiali diversi, dalle bucce di limone agli scarti delle nocciole e il reparto ricerca e sviluppo è al lavoro per trovare continuamente nuovi materiali da “recuperare” e impiegare nei prodotti. La visita in azienda è stata così occasione per osservare da vicino il processo produttivo, ma anche per dialogare al tempo stesso con il responsabile ricerca e sviluppo, il responsabile risorse umane e il responsabile marketing: l’economia circolare, oltre a essere una scelta che disegna il modello di produzione, coinvolge l’organizzazione delle risorse e permea le strategie di marketing.

Ricchi di stimoli anche la testimonianza di Armido Marana, amministratore delegato di Ecozema, il laboratorio interattivo guidato da Nadia Lambiase, founder della startup Mercato Circolare, mentre il progetto si è chiuso con un evento in presenza che ha visto fra i protagonisti Federico Stefani e Marianna Moser della startup Vaia.

Fra le aziende che hanno partecipato al progetto anche Zepa, realtà di Pianezze (Vicenza) che opera nei settori degli elettrodomestici e della costruzione di stampi ed è posseduta al 100% dal gruppo internazionale Teka.

Centro di competenza per la progettazione di prodotti gas per tutto il Gruppo Teka, l’azienda fattura oltre 26 milioni di euro ed occupa circa 110 persone. "Grazie a questo progetto che ha coinvolto i dipendenti di diverse aree – spiega Enrico Rosa, responsabile R&D – con la guida esperta del docente, siamo arrivati a stilare una lista di azioni per stimolare il percorso verso la sostenibilità della nostra azienda individuando poi le azioni che possono essere messe in campo più velocemente senza la necessità di investimenti e tracciando un percorso per orientare gli interventi futuri. Un lavoro che ci sarà molto utile, così come sono state davvero preziose le visite aziendali, che si rivelano sempre occasioni di guardare il mondo in modo diverso e per motivarsi o rimotivarsi".