05/03/2014

Edoardo Bresolin, da Bassano al mondiale di rally WRC

Il giovane pilota vicentino, uno degli unici due italiani nel mondiale di rally, è pronto per la nuova stagione con la speranza di correre di più.


C’è un nome vicentino, più precisamente bassanese, che si sente girare nel circus del Campionato del Mondo di rally della FIA. È quello di Edoardo Bresolin, classe 1990, uno degli unici due piloti italiani che partecipano al World Rally Championship (WRC) nonché secondo pilota più giovane in assoluto.

Edoardo è cresciuto respirando a pieni polmoni la passione legata al mondo dei motori, sia per il suo impegno nell’attività di famiglia, Autodemolizione Bresolin S.r.l., sia per l’amicizia con Miki Biason, anche lui bassanese e soprattutto l’unico pilota italiano ad aver vinto il mondiale di rally, nel 1988 e 1989, con la Lancia Delta Integrale, un’auto entrata nel mito.
Inizia quindi con il motocross, ad appena 12 anni, ma la strada del rally è lì ad aspettarlo: “È stato mio padre a trasmettermi la passione per il rally – racconta il pilota bassanese – e appena ho preso la patente ho fatto di tutto per fare la prima gara”.

Nel 2009 Edoardo inizia quindi la sua avventura nel mondo delle corse rally arrivando giovanissimo, nel 2011, a vincere la classifica under 25 del campionato Race Day Terra, piazzandosi terzo in assoluto. Passeranno solo pochi mesi prima che Edoardo possa far suo il campionato che vince infatti nella stagione 2011/12.

Sono grandi le soddisfazioni, il sogno, però, è quello che accomuna tutti i piloti: quello di arrivare a gareggiare con i più grandi nel WRC.
Nel 2012 si apre uno spiraglio, il primo contatto con Ford: “Un canale con la casa costruttrice si è aperto via BR Sport – reparto auto da corsa del Gruppo Bresolin - che ha l’esclusiva per l’italia i ricambi M-sport. Questo contatto, unito ai buoni risultati raggiunti nel 2011 e 2012, sono valsi l’appoggio tecnico di Ford che mi ha permesso di entrare nel WRC a bordo della Fiesta RRC”.

Il sogno inizia a prendere concretamente forma ed Edoardo entra nel circus nella categoria WRC2, la seconda classe del campionato che, analogamente a quel che succede ad esempio nel Motomondiale, partecipa alle stesse gare della classe regina. E soprattutto, concorre anche alla stessa classifica. “È stata un’emozione unica – spiega Bresolin -, questo campionato rappresenta la massima aspirazione per un pilota. Ho anche avuto modo di confrontarmi con figure come quella di Robert Kubica (ex pilota di Formula 1, ndr), campione vero, da tutti i punti di vista”.



Il pilota vicentino ha all’attivo ben 5 partecipazioni a gare del WRC con le due tappe disputate nel 2012, in Finlandia e Gran Bretagna, a cui si sono aggiunte le tre del 2013 con la seconda partecipazione sia al Neste Oil Rally Finland che e al Wales GB Rally oltre all’esordio nel Vodafone Rally in Portogallo.
E i risultati sono di primo piano, nonostante i circa 60 cavalli in meno rispetto ai competitor della categoria superiore, Edoardo si è classificato per due volte 13° assoluto (contando quindi anche i piloti WRC) su circa 100 partecipanti e, ancora per due volte, 5° contando solo contando la classifica riservata ai piloti WRC2.

Ma se in moltissimi sport di squadra si dice che il difficile non è tanto arrivare, ma continuare a confermare le proprie qualità; questo è vero anche nel rally di primissimo livello: “Rimanere nel circuito è molto complicato perché non sono sufficienti solo le qualità del pilota e le prestazioni dell’auto, che con l’appoggio di Ford sono assicurate. I costi da sostenere sono importanti e risulta quindi indispensabile trovare degli sponsor che ti sostengano, aziende che cercano visibilità all’estero, cosa che sicuramente il WRC offre su larghissima scala e con il prestigio della FIA e dei grandi marchi internazionali che partecipano al circuito”.
Il WRC è infatti trasmesso in 200 paesi per 800 milioni di spettatori, senza contare la copertura sulla stampa specializzata (in Italia Autosprint, TuttoRally, Rally Emotion) e non e gli eventi di presentazione del team presso fiere etc..
“Anche per il fatto i piloti italiani sono solamente due – continua Bresolin -, le testate specialistiche e le tv nazionali, Motoring e da quest’anno anche Fox Sports 2 di Sky, dedicano molto spazio alle nostre prestazioni, come pilota e come team. Trovando delle aziende interessate a questo tipo di visibilità diffusa, credo che quest’anno posso davvero far bene riuscendo a correre di più e meglio e magari fare anche il salto di qualità”.